Sinceramente me ne frego se uno fa il cascamorto e l'altra la parte della cornuta.
Lanciatevi un sacrosanto servizio di piatti, e smettetela di rompere le palle su Repubblica.
31 gennaio 2007
30 gennaio 2007
Joe R. Lansdale, Freddo a luglio.
Ieri notte ho finito questo romanzo di Lansdale, a metà strada tra un poliziesco e i miei ricordi dei vecchi Stephen King, che leggevo il pomeriggio nella casa dei miei.
Allora, com'è questo libro? Domanda difficile. Credo che la traduzione, non tanto nella scelta delle parole quanto nella resa dei dialoghi e delle atmosfere, non renda pienamente giustizia al plot, che di per sé è intrigante e non del tutto scontato.
La scrittura resta comunque scorrevole e si rimane coinvolti nella narrazione abbellita da quel grandissimo dono di Lansdale, la capacità di creare metafore irriverenti e tremendamente suggestive.
I personaggi sono ben tratteggiati, e ognuno ha il proprio ruolo: Richard il corniciaio sotratto alla propria vita routinaria, Jim Bob il detective privato dalla parlata rude e i modi spicci, Russell il galeotto in cerca di redenzione attraverso un finale catartico.
È nel complesso un racconto gradevole, senza alcuna pretesa artistica o didascalica: è poco più di una storia raccontata intorno al fuoco, ma intrattiene e coinvolge, senza fronzoli. E, cosa assai rara, è (presumibilmente, causa la traduzione) ben scritto, con lo stile asciutto e immediato di questo ragazzaccio del Texas.
Difficile e forzato il paragone con i Drive-in o con Maneggiare con cura: In Freddo a luglio, Lansdale sceglie la realtà, magari un po' amplificata da qualche scena splatter, ma tutto sommato roba buona per un telefim poliziesco. Insomma, da leggere per occupare piacevolmente 3-4 giorni.
Allora, com'è questo libro? Domanda difficile. Credo che la traduzione, non tanto nella scelta delle parole quanto nella resa dei dialoghi e delle atmosfere, non renda pienamente giustizia al plot, che di per sé è intrigante e non del tutto scontato.
La scrittura resta comunque scorrevole e si rimane coinvolti nella narrazione abbellita da quel grandissimo dono di Lansdale, la capacità di creare metafore irriverenti e tremendamente suggestive.
I personaggi sono ben tratteggiati, e ognuno ha il proprio ruolo: Richard il corniciaio sotratto alla propria vita routinaria, Jim Bob il detective privato dalla parlata rude e i modi spicci, Russell il galeotto in cerca di redenzione attraverso un finale catartico.
È nel complesso un racconto gradevole, senza alcuna pretesa artistica o didascalica: è poco più di una storia raccontata intorno al fuoco, ma intrattiene e coinvolge, senza fronzoli. E, cosa assai rara, è (presumibilmente, causa la traduzione) ben scritto, con lo stile asciutto e immediato di questo ragazzaccio del Texas.
Difficile e forzato il paragone con i Drive-in o con Maneggiare con cura: In Freddo a luglio, Lansdale sceglie la realtà, magari un po' amplificata da qualche scena splatter, ma tutto sommato roba buona per un telefim poliziesco. Insomma, da leggere per occupare piacevolmente 3-4 giorni.
28 gennaio 2007
Pedalboard finita!
Ho appena finito di assemblare la pedalboard artigianale.
Come si vede dalle immagini, ospita 4 stomp box standard, un wah e un alimentatore (all'interno della scatola rialzata).
I pedali sono fissati alla pedana con fascette da elettricista nere e sono molto fermi grazie alla base di gomma.
Ho utilizzato legno d'abete da 14 mm di spessore che ho fatto taglare seguendo il progettino già pubblicato qui. In pratica si tratta di una base con una scatola a base rettangolare avvitata sopra. Il legno è stato verniciato con spray acrilico nero opaco, e le varie parti fissate con viti parker autofilettanti brunite.
Svitando tre viti sul fond della base, si stacca la parte rialzata e si accede all'alimentatore senza muovere altro.
Vantaggio ecologico: non devo più comprare e buttare batterie da 9V.
In definitiva, mi sembra abbastanza coerente con l'idea iniziale:
27 gennaio 2007
Today is that day.
Il mio sabato comincia con un Minoli che dice Tenco è stato un elemento di rottura, Tenco è stato una vittima del sistema. Dice proprio così.
Ieri è stata una giornata di quelle che non vedi l'ora che cali la notte per dormirci su. Ma mi ha insegnato che una nota stonata si corregge con un po' di esercizio, mentre una vita meschina uno se la porta fin dentro la tomba. Per una volta sono felice di aver messo un sol al posto di un la.
Oggi è sabato, e c'è un bel sole fuori. Adesso esco, vado alle poste a origliare i discorsi dei clienti in coda, poi in garage ad assemblare la mia fottuta pedalboard. E poi qui, con metronomo e piede sinistro. Vediamo di mettere a posto anche questa piccola, irriverente nota fuori posto.
Dai, che le cose in fondo vanno benone.
Ieri è stata una giornata di quelle che non vedi l'ora che cali la notte per dormirci su. Ma mi ha insegnato che una nota stonata si corregge con un po' di esercizio, mentre una vita meschina uno se la porta fin dentro la tomba. Per una volta sono felice di aver messo un sol al posto di un la.
Oggi è sabato, e c'è un bel sole fuori. Adesso esco, vado alle poste a origliare i discorsi dei clienti in coda, poi in garage ad assemblare la mia fottuta pedalboard. E poi qui, con metronomo e piede sinistro. Vediamo di mettere a posto anche questa piccola, irriverente nota fuori posto.
Dai, che le cose in fondo vanno benone.
26 gennaio 2007
24 gennaio 2007
Offerte di lavoro.
Capita ogni tanto di dare un'occhiata al mercato del lavoro. Si sente sempre dire che è tutto fermo, che non si trova niente, che è scoppiata la bolla della net economy, che se non conosci un sottosegretario puoi lasciar perdere e via discorrendo.
Ma sarà proprio vero? È davvero così difficile trovare o cambiare lavoro?
Allora io mi sono un po' guardato in giro, e pubblico qui le migliori offerte di lavoro di Torino e provincia di questa settimana.
Ma sarà proprio vero? È davvero così difficile trovare o cambiare lavoro?
Allora io mi sono un po' guardato in giro, e pubblico qui le migliori offerte di lavoro di Torino e provincia di questa settimana.
- Multinazionale dell'est europeo leader nel furto di rame ricerca per consolidare il proprio organico n° 2 addetti alla ricerca materie prime. Il candidato ideale ha dai 17 ai 35 anni, è dinamico, intraprendente e ha abbastanza fiato per correre 20 minuti nei boschi del canavese; è in grado di gestire il lavoro in maniera autonoma (se ti beccano, noi non ci conosciamo) e di parlare due lingue, meglio se in presenza di un avvocato. La retribuzione sarà commisurata all'esperienza pregressa. Uno o più precedenti penali costituiscono titolo preferenziale. Lasciare il curriculum presso il binario 4 della stazione di Chivasso dalle 2 alle 5 di mattina. Un nostro HR representative sarà lieto di recuperarlo.
- Importante realtà nel settore metallurgico cercherebbe impiegato amministrativo per ufficio acquisti. Scriviamo "cercherebbe" perché in realtà il posto è già stato preso da Sandrino, il nipote dell'amministratore delegato, ma pareva brutto mettere tutto a tacere. Per il curriculum, beh, fate voi: noi nemmeno li leggiamo.
- Vuoi entrare nel mondo del lavoro? Vuoi essere vincente? Sei dinamico, automunito e con una buona paghetta settimanale? PubliYes, agenzia di promozione, marketing, viral marketing e comunicazione, ti offre la fantastica opportunità di partecipare ad uno stage semestrale retribuito(*)! Invia il tuo curriculum e il numero della tua carta di credito a PubliYes, CP1717/bis, Torino. (*) Ovviamente con retribuito si intende che PubliYes viene retribuita dallo stagista per pagare la carta delle fotocopie che farà per sei mesi.
- Soldi facili, subito e lavorando da casa! Guadagna fino a 10.000 euro al mese con noi! Come? È semplice: inviaci assegno non trasferibile di soli 999 euro + spese di spedizione e riceverai comodamente a casa tua il nostro kit per infilare fantastiche e allegre collane di perline, che potrai vendere a 10 euro l'una. Hai capito bene! Se ne vendi mille al mese sono proprio 10.000 euro! E se ci presenti un amico, lui non paga le spese di spedizione. Non farti scappare questa opportunità! Chiama ora 166.171.171 (2 euro al minuto, durata massima della chiamata 60 minuti).
- Canne Mozze, branch agency della società finanziaria Cravattari, ricerca per il proprio territorio n° 5 candidati da inserire nella struttura recupero crediti. Il candidato ideale pesa almeno un quintale e ha esperienza pluriennale come buttafuori. Non è richiesta la conoscenza del computer, dell'inglese, e a pensarci bene nemmeno dell'italiano: meno parole, più fatti. Previsti numerosi benefit: auto aziendale, cellulare aziendale, tirapugni aziendale. Presentarsi soli e senza armi nel parcheggio dell'Auchan di Corso Giulio Cesare, a mezzanotte. Ci faremo riconoscere noi con gli abbaglianti: due flash corti e uno lungo.
Costruzione pedalboard.
Più o meno ho consolidato un setup per suonare in sala prove. Solo che a collegare e scollegare tutte le volte mi sto un po' rompendo i maroni. Idem per lo spreco di batterie da 9V.
Così con PowerPoint mi sono messo a progettare (parola grossa) una pedalboard essenziale per alloggiare 4 stomp standard, 1 wah e 1 alimentatore (in apposito vano).
Ecco la sequenza di immagini.
Nell'immagine sottostante, una simulazione in quasi 3D
Chissà quando passerà dalla carta al legno.
Così con PowerPoint mi sono messo a progettare (parola grossa) una pedalboard essenziale per alloggiare 4 stomp standard, 1 wah e 1 alimentatore (in apposito vano).
Ecco la sequenza di immagini.
Nell'immagine sottostante, una simulazione in quasi 3D
Chissà quando passerà dalla carta al legno.
23 gennaio 2007
[Recensione] Joe R. Lansdale, La notte del Drive-in.
Un anno fa lessi l'antologia di racconti Maneggiare con cura, e mi scompisciai dalle risate. Lansdale, invero, riuscì anche a commuovermi e stupirmi, segno che la penna in mano la sa tenere. Ho iniziato qualche giorno fa La notte del Drive-in, che raccoglie le due novelle Drive-in e Drive-in 2 (i drive-in, non si fosse capito, sono una delle magnifiche ossessioni dello scrittore texano).
La notte è teoricamente un libro horror, e gli elementi ci dovrebbero essere tutti: mostri, cannibalismo, omicidi, pellicole assassine e pure i dinosauri. Tuttavia, gli elementi orrorifici sembrano più che altro un contorno folkloristico alle vicende dei protagonisti, che nulla hanno dell'eroe senza macchia e senza paura: anzi, ogni loro azione si rivela un fallimento, ogni loro tentativo coraggioso termina con fughe e spaventi. Sono personaggi intrappolati, invischiati, incollati in una brutta situazioni su cui non hanno alcun controllo. Ma daranno fondo alla loro fantasia per salvare, almeno, la pelle.
Se la prima parte scorre veloce come un ruscello in primavera, tra battute caustiche, caricature di bifolchi campagnoli e stigmatizzazione del razzismo, la seconda novella è un po' più lenta e troppo didascalica, con continui riferimenti al cinema e un'atmosfera troppo surreale per coinvolgere un lettore razionale come me.
Nel complesso La notte è un buon libro, forse privo di quei momenti indimenticabili che Maneggiare con cura mi aveva regalato, ma si legge con piacere perché non si prende mai sul serio, nemmeno nel finale, che l'autore inventa per canzonare gli happy end di tanta fiction nel genere horror.
A Lansdale riconosco due grandi doti: scrivere a ruota libera e con molta libertà; e la capacità di inventare metafore che riescono a descrivere una situazione complicata o uno stato d'animo difficile in una riga o poco più. N. Ammaniti, che firma la postfazione, arriva a dire che varrebbe la pena di imparare a leggere solo per leggere Lansdale. Magari includerei anche Proust e Céline e Saramago e qualcun altro. Ma tant'è, cannibale era, cannibale è rimasto.
La notte è teoricamente un libro horror, e gli elementi ci dovrebbero essere tutti: mostri, cannibalismo, omicidi, pellicole assassine e pure i dinosauri. Tuttavia, gli elementi orrorifici sembrano più che altro un contorno folkloristico alle vicende dei protagonisti, che nulla hanno dell'eroe senza macchia e senza paura: anzi, ogni loro azione si rivela un fallimento, ogni loro tentativo coraggioso termina con fughe e spaventi. Sono personaggi intrappolati, invischiati, incollati in una brutta situazioni su cui non hanno alcun controllo. Ma daranno fondo alla loro fantasia per salvare, almeno, la pelle.
Se la prima parte scorre veloce come un ruscello in primavera, tra battute caustiche, caricature di bifolchi campagnoli e stigmatizzazione del razzismo, la seconda novella è un po' più lenta e troppo didascalica, con continui riferimenti al cinema e un'atmosfera troppo surreale per coinvolgere un lettore razionale come me.
Nel complesso La notte è un buon libro, forse privo di quei momenti indimenticabili che Maneggiare con cura mi aveva regalato, ma si legge con piacere perché non si prende mai sul serio, nemmeno nel finale, che l'autore inventa per canzonare gli happy end di tanta fiction nel genere horror.
A Lansdale riconosco due grandi doti: scrivere a ruota libera e con molta libertà; e la capacità di inventare metafore che riescono a descrivere una situazione complicata o uno stato d'animo difficile in una riga o poco più. N. Ammaniti, che firma la postfazione, arriva a dire che varrebbe la pena di imparare a leggere solo per leggere Lansdale. Magari includerei anche Proust e Céline e Saramago e qualcun altro. Ma tant'è, cannibale era, cannibale è rimasto.
22 gennaio 2007
The Pursuit of Happyness - La ricerca della felicità.
Premessa: non è il film da vedere se si è giù di morale. Siamo sinceri: La ricerca della felicità ( The Pursuit of Happyness) lascia, fino all'ultimo minuto, un magone angosciante, un senso di ansia e di frustrazione. Ma la storia, diretta bene da Muccino (che per fare un film serio ha dovuto attraversare l'oceano) e interpretata benissimo da Will Smith e figlio, è commuovente e bellissima.
La trama è nota: Chris Gardner, uno sciagurato venditore, dotato di acume e coraggio, scivola in una condizione di povertà, perdendo casa, risparmi e moglie. Ma il suo talento e la sua ostinazione ( non permettere a nessuno di dirte che non sei capace a fare qualcosa, nemmeno a me, dirà a suo figlio) gli permettono di cambiare il corso della sua vita, raggiungendo successo e felicità.
Chris, nonostante le molte sventure, continua ad inseguire il diritto al raggiungimento della felicità, a lavorare sodo e, soprattutto, non smette mai di prendersi cura del figlio.
Un film forte, didascalico, quasi sociologico nel mostrare come sia breve la distanza tra difficoltà economiche e povertà: senza una famiglia, senza amici su cui contare, è un attimo perdere ogni certezza e ritrovarsi in mezzo ad una strada.
Esemplare la prova del piccolo Christopher, figlio (ancge nella realtà) di Will Smith.
La trama è nota: Chris Gardner, uno sciagurato venditore, dotato di acume e coraggio, scivola in una condizione di povertà, perdendo casa, risparmi e moglie. Ma il suo talento e la sua ostinazione ( non permettere a nessuno di dirte che non sei capace a fare qualcosa, nemmeno a me, dirà a suo figlio) gli permettono di cambiare il corso della sua vita, raggiungendo successo e felicità.
Chris, nonostante le molte sventure, continua ad inseguire il diritto al raggiungimento della felicità, a lavorare sodo e, soprattutto, non smette mai di prendersi cura del figlio.
Un film forte, didascalico, quasi sociologico nel mostrare come sia breve la distanza tra difficoltà economiche e povertà: senza una famiglia, senza amici su cui contare, è un attimo perdere ogni certezza e ritrovarsi in mezzo ad una strada.
Esemplare la prova del piccolo Christopher, figlio (ancge nella realtà) di Will Smith.
17 gennaio 2007
Saddam visto dall'O.C.
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