30 novembre 2006

Barcellona: finalmente il fotoalbum.

Ecco, grazie all'amico Italo, alcuni esilaranti scatti del sottoscritto intento a parlare di televisione digitale al congresso FMC di Barcellona lo scorso 22 novembre.




Degno finale: nella slide di ringraziamento, la mia foto con la Strato. Tutto, pur di non prendermi sul serio.

Qua sotto, invece, qualche scatto in più fatto a Barcellona.

La vista dalla camera dell'albergo:

Una piazza del centro storico, e figurati se mi ricordo il nome:

Il suggestivo interno del ristorante 4Gats:

28 novembre 2006

iPod virtuale.

Blogmusik si è inventato una specie di Pandora o comunque di social media web per chi proprio all'iPod non sa rinunciare, nemmeno quando non ce l'ha. (via iamsc)

Lisbon's stories.

Ho un bel po' di arretrato degli ultimi giorni e degli ultimi viaggi alle città sull'acqua. La tappa a Barcellona per il FMC Congress mi ha riportato indietro di 10 anni alla mia prima incursione sulle Ramblas e nel Barrio Gotico. Allora avevo un sacco di capelli e una Yashica FX3, motivi per cui mi sentivo imbattibile. Ora ho meno capelli e tutto quello che sono riuscito a fare a Barcellona è questo blurry shot sulla Rambla.

In realtà avrei anche delle foto di me che parlo alla conferenza. Vediamo se riesco a metterci le mani e a pubblicarle.

Di ritono da Barcellona, all'aeroporto di Fiumicino ho appreso che sarei ripartito presto per Lisbona, ospite nientemeno che della radio televisione portoghese, per parlare di televisione digitale e nuove piattaforme di delivery. Vedo che se ne parla (poco) anche sul web.

Il breve soggiorno è stato quanto di meglio potessi aspettarmi: una grande ospitalità, persone realmente curiose delle nostre tecnologie, organizzazione ineccepibile. Aggiungo: il pesce raramente è buono come in Portogallo.
Di Lisbona, purtroppo, ho (ri)visto nulla o quasi: giusto l'aeroporto, la sede RTP e il centro commerciale Twin Towers (cambiare il nome no, eh?).

26 novembre 2006

Verso Lisbona.

Sto per partire per Lisbona per un nuovo speech in tema di TV digitale. Si fa tutto in giornata, le foto le troverò su Flickr.

20 novembre 2006

Kodak EasyShare P880: pareri sul web.

Raccolgo qui pareri, impressioni, prove e recensioni della fotocamera digitale Kodak EasyShare P880. Usare il tasto destro per aprire in nuovo tab o nuova finestra.

Verso Barcellona.

Martedì sarò in volo per Barcellona per uno speech (tema: mobile music) al Fixed Mobile Convergence Congress.
Per quest'anno dovrebbe essere l'ultima città sull'acqua e l'ultima conferenza.
Manco da Barcellona dal 1996. Che sarà rimasto di allora, a parte i mimi sulle Ramblas e il cantiere della Sagrada Familia?

19 novembre 2006

Zune visto da vicino.

Il 14 novembre ero a New York, propro il giorno in cui Microsoft ha iniziato la vendita di Zune. Così nel pomeriggio sono andato da J&R a vederlo dal vivo, aspettandomi una coda chilometrica e delirante come per l'uscita della PS3 in Giappone. In effetti a L.A. un po' di festa c'è stata, pure con i RHCP: ma a vedere le foto sembrava poco spontanea.

Da J&R, dicevo, Zune era relegato in un mezzanino, affidato alle cure di un venditore svogliato e pressoché muto. Per fare come San Tommaso, ci ho un po' giocato e non ho trovato nulla di più di quello che si è letto sul web in questi mesi: audio, video, hard disk da 30 Gb e la funzione community che attiva uno scan Wi-Fi di altri Zune connessi. Fine.
Lo scherzetto, si sapeva, fa 249$, che è il prezzo dell'iPod video da 30 Gb. Ma Zune si presenta grosso, gommoso e meno sexy.

Verso le 22 ero a Times Square, e sono entrato da Virgin. Stessa scena: gli Zune in un angolino dietro ai CD-R, zero personale dedicato, nessun acquirente.

In albergo, su CNBC il telegiornale parla del lancio di un lettore MP che avrebbe potuto essere innovativo 5 anni fa e che potrebbe essere un mezzo fiasco per la Microsoft.
Le penne cattive del web gli danno la mazzata finale: sarebbe bello sapere che cosa Gizmodo intende con Swamp Water Jello. Di certo c'è solo che non è un complimento.
Scott Ard, editor di Cnet.com, dice di non essere impressionato da Zune. La critica più feroce? Se Zune non supporta Windows DRM 9, si deve donare in beneficenza tutti i brani acquistati su Napster?
Auguri.

PayPal: niente American Express in Italia.

Con dispiacere ieri notte - stavo comprando su Ebay da un tedesco - ho appreso che PayPal ha sospeso le carte American Express registrate sugli account degli utenti italiani, pare a causa delle commissioni troppo elevate rispetto a Mastercard e Visa.
E non importa se il mio account è sul sito americano di paypal.com e non paypal.it: la mia Amex è sparita dal mio profilo. Non ci metto una mano sul fuoco, ma non ho ricevuto nemmeno uno straccio di mail a proposito.
Credo che la sospensione dagli account paypal.com sia di questi giorni perché ho fatto acquisti poche settimane fa e tutto funzionava.
La cosa buffa è che ora è possibile registrare una carta PostePay sull'account PayPal: eppure Ebay per mesi ha bandito l'uso di PostePay, pena la rimozione degli annunci dove si faceva riferimento a PostePay!
Le commissioni dell'Amex sono un problema noto: ma la cosa che mi fa imbufalire sonoi commercianti che sulla porta del negozio l'accettano ma storcono in naso quando pago con questa carta, e iniziano una lunga serie di lamentele del tipo siamo alla fame ecc ecc. Non sarebbe più semplice e onesto NON accettarla del tutto invece che cambiare idea in corsa o farla pesare?

18 novembre 2006

Tornato da New York.

Rieccomi in Italia dopo la breve puntata newyorkese per parlare alla conferenza Mobile Tv USA. Per la gioia di pochi e l'ilarità dei più, ecco l'immancabile foppaalbum con il sottoscritto impegnato a fare espressioni curiose e a crashare powerpoint non senza imbarazzo.
Le foto sono un po' mosse perché il flash mi avrebbe montato la testa.


Vista d'insieme della sala del Bridgewaters, Manhattan (zona Fulton Fish Market).


Un momento di riflessione?


Durante la sessione di panel in tema di standardizzazione e roaming della mobile TV.


Eccomi invece in compagnia dell'amico Antonio a Seaport. Tra italiani all'estero si crea subito intesa.



Irrinunciabile foto ai colori autunnali in Central Park.


Bene, finita qui con le foto.

Curiosità: sulla linea F della subway di New York, non ricordo in quale stazione, ho incontrato una mia vecchia conoscenza: il (sedicente) campione di scacchi jamaicano che, per raccogliere i soldi necessari per curare il padre malato di cancro, sfida occasionali giocatori per le strade e le stazioni. L'ho visto perla prima volta a Berlino, giugno 2005. Per quel che so di medicina, dovrebbe essere un modo per sbarcare il lunario. Ma va bene così: è un tipo innocuo.

11 novembre 2006

Sono il chitarrista di una band.

Credo che ogni tanto un po' di self esteem possa giovarmi. Sì, perché me ne sono stato zitto zitto per settimane, senza confidare questa specie di segreto. Come se non me lo meritassi, come se non fossi all'altezza.
Outing!
Dopo dieci anni di lontananza da salette maleodoranti, stack Marshall da quattro soldi e batteristi che non la smettono di picchiare, sono tornato a suonare in un gruppo.
Tempo fa ho risposto ad un annuncio su iamsc, cercavano un chitarrista a Torino. Mai avrei potuto lasciar cadere nel vuoto questo appello. Ci siamo conosciuti, si è fatta una prova e le cose sembrano essere andate benino.
Ora si è agli inizi, quando ci vuole mezz'ora per fare girare uno stacco o entrare a tempo. Ma va bene così. Si fa musica italiana, e io ho un ruolo tutto che, sommato, non richiede skill da guitar hero. I dettagli per ora non li dico. Vediamo più avanti.
Proprio come 10 anni fa, segno che certe cose sono destinate a perdurare, le salette puzzano e gli stack sono scoppiati; quando si cerca di parlare, i piatti volano da tutte le parti. Si finisce di provare a mezzanotte, con le dita che fanno male e un ronzio nelle recchie. Va bene così.
E' bellissimo così.