29 dicembre 2024

Diga di Rochemolles, in MTB (sulla neve)

La temperatura è quasi primaverile, e il cielo di un blu profondo, privo di nuvole e foschia. Alzando lo sguardo , si vedono solo blu e il profilo nitido delle montagne. 

Sono condizioni ideali. La meta è il lago e la diga di Rochemolles, e per raggiungerli scelgo quella che sarà la via meno agevole. 

Superati Gleise e Cianfuran, raggiungo i bacini Enel di Fregiusa: la salita è abbastanza lunga, con pendenze sempre tra il 9 e il 12%, ma il fondo è un asfalto nuovo e liscissimo. 

Dallo spiazzo dei bacini imbocco la Decauville, un percorso di alcuni kilometri quasi pianeggiante. La neve è battuta e compatta perché d'inverno è una meta molto popolare per camminate con le ciaspole. Si pedala bene, senza fatica. 

Poi la neve battuta finisce. Si vede che hanno deciso che la pista di allenamento doveva finire ad un certo punto, e da lì la neve è fresca, morbida e profonda. 

Le tracce diminuiscono: pochi i segni di piedi e ciaspole. Si intravede il segno di un copertone largo , da fat bike o moto da trial. 

Pedalare è impossibile perché le ruote affondano e si coprono di neve che indurisce sotto il parafango, bloccando il movimento. Non ci sono alternative: si deve spingere. Sono quasi 3 km, che mi mettono a dura prova. 

3 km per incrociare sulla sinistra, finalmente, la carrareccia innevata. E' la strada di servizio che porta alla diga e il fondo è compatto e liscio. Si ricomincia a pedalare senza troppa fatica anche se la pendenza torna sopra il 9%. 2La strada è quasi sempre all'ombra e il fondo è duro, compatto, con qualche tratto di ghiaccio. Gli ultimi km e si arriva alla stradina che porta alla diga e alla casa dei custodi. 

Sono quasi le 15, il sole è ancora caldo ma si sta abbassando, e bisogna tornare indietro. 

Scartata l'idea di scendere dalla Gran Bea, che avevo intravisto durante la salita ed è poco più di una traccia coperta di neve fresca, l'opzione migliore è scendere dalla carrareccia fino al paese di Rochemolles. Una discesa veloce sul fondo di neve compatta, fino ad una piccola deviazione sul sentiero pedonale per Bardonecchia. 

Non lo avevo mai percorso. Il fondo ha un leggero strato di neve immacolato, solcato solo da impronte di un animale. Mi sembra un lupo. Lo percorro tutto, fino alle cascate di ghiaccio. Poi si rientra sulla strada asfaltata fino a Bardonecchia. 


Galleria foto

Salita verso i bacini

Salita verso i bacini

Bacini Enel

Inizio della Decauville

L'incrocio con le piste Jaffreau, e la telecabina

Decauville. Qui ancora si pedala. 



La parte non battuta della Decouville. 


L'incrocio con la strada di servizio

L'arrivo alla diga

Il lago di Rochemolles, parzialmente ghiacciato. 




La casa dei custodi della diga

Da qui inizia il sentiero pedonale per Bardonecchia


Il ponte sotto la cascata


Il video della discesa

12 dicembre 2024

E perché non mi fido più nemmeno dei meccanici di auto

Secondo, inevitabile (essere pessimisti aiuta spesso ad avere ragione) episodio, anche se avrei voluto evitarlo fortemente, dopo le sciagurate vicissitudini con i meccanici di bici.

Storia tutto sommato breve. Piccolo ma noioso problema su un'auto vecchia e molto semplice. Tutta meccanica, niente elettronica. Dopo lungo peregrinare da diversi meccanici per individuare la causa (che, data la semplicità del mezzo, dovrebbe essere di banalissima risoluzione), forse si arriva ad una buona ipotesi, e vengo indirizzato da uno specialista. Cioè, uno che di lavoro fa quello, non altro. 

08 dicembre 2024

Cercando la neve: Grange Rho (Bardonecchia) MTB

Con poco tempo a disposizione e il meteo incerto, la salita alla Grange de la Rho è una certezza. Salita ripida che consente di arrivare alle Grange in un'oretta e la sicurezza che il percorso è praticamente sempre percorribile tutto l'anno: sia la salita, che rimane pedalabile anche se molto innevata, che la discesa, che offre tre opzioni a seconda delle condizioni del fondo: la facile strada dell'andata, il single track che incrocia il sentiero Bonatti (la mia opzione preferita) o la direttissima via Crucis, una pietraia che ho fatto anche con neve fresca. 

Si sale verso mezzogiorno, con un po' di speranza di trovare ancora un po' della neve caduta nei giorni precedenti. Il sole scalda l'aria. Fa caldo, basta una maglia termica, e già si suda con questa. In breve, le nuvole e il vento freddo fanno calare la temperatura lungo la salita. 

All'arrivo alla fontana, breve tappa prima di scendere, è chiaro che la neve è ormai un ricordo. Rimane qualche chiazza ghiacciata all'ombra, ma l'erba è gialla e quasi asciutta sui prati e sui sentieri. Solo nei tratti all'ombra nei pressi dei rii il fondo è bagnato, con un po' di fango. 

Sono nel bosco quando si alza un vento più freddo ed inizia a nevischiare. Cercavo la neve su cui mettere le gomme, la neve invece inizia a cadere.La discesa è, come sempre, rapida. Una manciata di minuti e si è a Borgo vecchio. 

Qualche foto di questa classicissima. 





La fontana delle Grange.

Il sentiero che porta al tunnel e al Colle della Rho

La strada verso Mont Serrat

A sinistra della fontana inizia la discesa "direttissima" o Via Crucis

Le Grange

Autoscatto prima della discesa

Il tratto intermedio della discesa

02 dicembre 2024

Prarostino MTB: Queen and King of the Hill

Si torna in Val Chisone, nei pressi di Pinerolo, per un giro sui sentieri tra Bricherasio e Prarostino.

Peccato più per la nebbia che per le temperature rigide, perché i sentieri "Queen of the Hill" e "King of the Hill" sono molto divertenti e tenuti benissimo: anche se sono sentieri fondamentalmente naturali, sono curati e dotati di strutture in legno, dossi e rampe. Come ci è stato suggerito da alcuni biker incontrati in un momento di pausa, il gruppo di local de "Gli orsi" investe molto tempo nella manutenzione. 

Qualche foto della giornata








La traccia GPS


Questa è una versione "accorciata" di un giro che può includere anche una terza discesa -- cosa che ha molto senso perché consente di utilizzare appieno il dislivello positivo pedalato, mentre questa versione "short" ha la pecca di sprecare qualche centinaio di m di dislivello per rientrare al punto di partenza. 

27 novembre 2024

Cumiana MTB (con la neve)

Temperature rigide (-2° C alla partenza) per questo giro a bassa quota quindi ideale durante la stagione invernale, e fattibile anche in caso di nevicate in quanto comunque ben riparato e con discese esposte sufficientemente al sole per restare pulite. 
Ho sempre sentito parlare di questi percorsi, e finalmente è venuta l'occasione per provarli. 
Si parte da Cumiana, ai piedi del monte Freidour, dall'area pic nic. Da qui si percorre la strada asfaltata che sale sulla sinistra, per portarsi alla partenza della prima delle tre discese, il Fire, molto ben segnalato. Percorso divertente con qualche passaggio un po' scavato, ma tutto fattibile. 
Tornati al punto di partenza, si percorre nuovamente la salita per scendere invece dal sentiero "Pietre bianche", a mio avviso il più divertente e più bello dal punto di vista paesaggistico, nonché caratterizzato da un fondo perfetto come grip. 
Dopo un'ultima breve risalita, circa 200 m, si scende dal tratto basso de Il Capitano, e si ritorna al parcheggio. 

Qualche foto del percorso.



Verso il Fire

Pietre Bianche

Pietre Bianche

Capitano

Traccia del percorso e delle discese

19 novembre 2024

Valsangone MTB: Giaveno, discese Valsinera, Canada, Pfizer

Con la stagione tardo autunnale e le temperature rigide, la Val Sangone rimane una opzione molto valida per la mountain bike in quanto offre percorsi interessanti a quote ancora percorribili e non interessate da innevamento. Siamo quindi tornati dopo alcune settimane a percorrere un paio di trail molto divertenti sopra Giaveno, resi ancora più belli dalla giornata soleggiata e tutto sommato tiepida. 

E' un giro praticamente ad anello, in due parti:

  1. Una prima salita, un po' più lunga, porta s uperare il colle Bione fino al colle Termine. Da qui la discesa si articola su due trail, La Biaviri e Valsinera
  2. A seguire, si risale, con non poca fatica per gli strappi impegnativi, per circa 200 m e si inizia la discesa su Canada e quindi Pfizer

05 novembre 2024

Rochemolles Scarfiotti Gran Bea (MTB Bardonecchia)

Un percorso ideale per ammirare i colori meravigliosi dell'autunno e del foliage di alta montagna, che si articola lungo la valle fluviale di Rochemolles.
Si parte da Bardonecchia e si pedala, superando Gleise e Cianfuran, verso bacini Fregiusa, dove si imbocca la Decauville, e la si percorre, in un piacevole falsopiano, fino ad incrociare la strada che da Rochemolles porta alla diga. 

31 ottobre 2024

Podcast: La città dei vivi.

Quasi una decina di anni fa, rimasi estremamente colpito da un cruento episodio di nera avvenuto a Roma, che aveva causato la morte di un giovane. Un delitto perpetrato in un circostanze e con modalità difficili da comprendere per chi svolge una vita "normale", ma che invece fa riflettere proprio perché maturato in un contesto apparentemente borghese e normale. 

Il podcast, che è tratto dal libro omonimo di Nicola Lagioia, è straordinariamente ben fatto e ben scritto, e ha tempi narrativi perfetti, nonché una capacità eccezionale di tracciare e definire tanto i personaggi di questa vicenda quanto il contesto familiare, amicale e sociale in cui si è consumata.

L'ascoltatore che non avesse seguito sui giornali i fatti durante il loro accadimento, sarà guidato in un percorso buio, tortuoso e drammatico che non risparmia elementi di squallore e di povertà tanto morale quanto materiale. Chi invece conosce la storia, scoprirà risvolti e sfumature che gli articoli dei giornali non possono restituire e che l'autore ha approfondito con molta attenzione ma sempre con rispetto. Eccellente.

26 ottobre 2024

Qualche podcast che ho ascoltato.

Con questo post vorrei condividere alcuni dei (tanti) episodi di podcast, di generi molto diversi, che ho ascoltato in queste settimane e che ho apprezzato per alcuni aspetti. 

Iniziamo con la drammatica storia del disastro del Vajont: un podcast ben documentato, raccontato con imparzialità, sintesi e ottimi tempi. Interessante per chi come me ha avuto la fortuna di vedere in teatro il monologo di Paolini tanti anni fa.


Cambio radicale di genere, cronaca nera. Benno. Un delitto che ha attirato molta attenzione in un luogo, il Trentino Alto Adige, che ha dimostrato di gradire ben poco queste attenzioni. Il podcast è equilibrato e ben fatto ma ha una pecca importante (forse voluta?): nessun approfondimento sul profilo, la personalità e la storia personale dell'omocida, che è descritto er tratti sommari e generici. Questo non aiuta ad interrogarsi su quali siano stati i contorni personali in cui la vicenda è maturata e si è consumata. Alla fine del podcast, ci si rende conto che il protagonista è quasi una figura sullo sfondo. 

 
Per chi è appassionato come il sottoscritto dell'industria automotive, nella serie Mele marce. 

1. Una storia molto nota e molto raccontata, la parabola incredibile di Ghosn, e la rocambolesca fuga dalle proprie responsabilità penali sullo sfondo di un mercato in profonda trasformazione. Un episodio che fa riflettere sui temi del capitalismo, del profitto ad ogni costo, di chi paga i costi, e dell'etica scomparsa del lavoro. 
  
 
2. Forse ancora più incredibile, la truffa perpetrata da un brillante imprenditore e di come i giganti dell'industria automitive vi si sono ritrovati coinvolti. Una riflessione sulla transizione ecologica e i suoi molti lati in ombra. 
 

16 ottobre 2024

Vin Vert - Val di Susa MTB

Senza dubbio uno dei giri di alta montagna più epici, panoramici ed emozionanti che l'Alta Val di Susa offre. Da affrontare in alta stagione (luglio, agosto) data la quota che si raggiunge (circa 2700 m) e il tempo richiesto per completarlo.