Qualche mese fa vi avevo raccontato dello
strano caso della palestra Sport Village: sì, quella che pezzo dopo pezzo (oggi gli attrezzi, domani le caldaie) si era trasferita... nel nulla, portandosi cone sé mesi e mesi di abbonamento degli iscritti.
Nel mio caso, lo ribadisco per i distratti, si trattava 4-5 mesi prepagati e non fruiti. Aggiungete l'atteggiamento poco professionale della direzione, e il quadro è completo.
Quel post aveva ricevuto un commento anonimo (meglio che niente) che mi avvertiva di una notizia che tuttavia già conoscevo: il cadavere dello Sport Village stava per emergere dalla fredda terra in cui era stato frettolosamente tumulato per spostarsi, credo con l'andatura barcollante che si addice agli zombie, poco più in là, nella location di Strada della Cebrosa, landa periferica in cui avevo già fatto un infruttuoso e frustrante sopralluogo.
A quanto pare, non siamo andati molto lontano: mi riferiscono che per ora c'è uno striscione. Poco per allenarsi, ma è un inizio.
Tutto di pubblico dominio: sul profilo Linkedin della (presunta) precedente titolare (o referente, mettiamola così) dello Sport Village campeggia la scritta "titolare presso Royal Fitness", attività imprenditoriale nuova di zecca che ha già un
bel sito web (ovviamente in costruzione).
Royal mi piace, suona bene. Fa molto regale, aggettivo che a sua volta ha una marcata assonanza con
regalo: i mesi di abbonamento che, non troppo favorevole, ho regalato. Transeat.
E poi la finezza: all'interno dello stemma il motto in latino N
ihil difficile volenti. Molto sofisticato, potrebbe far concorrenza ad un prestigioso college inglese.
Poteva mancare, nell'era social, una pagina Facebook? Pofferbacco, no!
Eccola qui, con tanto di logo, indirizzo, numero di telefono e aggiornamenti sulla prossima apertura. L'ultima notizia, invero, è ferma a maggio scorso ma, suvvia, non è il caso di spaccare il capello in quattro.
A questo punto non mi resta che augurare al regale staff un radioso futuro e un gratificante successo professionale.
Consigli in genere non ne do, ma oggi derogo: voglia manifestare, il regale staff, un po' di attenzione e rispetto per i clienti, attitudini che, nella precedente esperienza dello Sport Village, erano risorse assai scarse, se non del tutto assenti. C'è chi, strano a dirsi, apprezza.