12 ottobre 2008

Vorrei la bicicletta e anche pedalare.

Oggi ho fatto un giro per sterrati (parco fluviale san mauro e settimo) con la mia vecchia mountain bike, regalo dei miei genitori per la mia terza media. 1989. Diciannove anni fa, pergiove.

Allora, sta bici non ne vuole sapere di passare a miglior vita. Le ruote girano, i freni frenano (e bene), il cambio cambia (ed è sempre preciso). Però m'ha rotto le palle. Ho la stessa bici da quasi 20 anni, nel frattempo ho cambiato città, fidanzate, stato civile, lavoro, ma lei, niente, è sempre lì. Una gonfiata alle gomme (di allora) e si pedala.

Non morendo spontaneamente né a causa dei miei maltrattamenti, ho deciso che voglio comprare una mountain bike nuova. Punto.

Purtroppo non ne so nulla, ad eccezione di qualche parola gentile confidatami da un commesso di Decathlon. Con questa ignoranza il rischio di fare l'acquisto sbagliato è grosso. Così mi sono detto: chissà se riesco ad imparare le basi delle nuove mountain bike sui 400-500 euro senza diventare membro anziano di qualche MTB forum, ma semplicemente leggendo caratteristiche e prezzi su Internet.

Allora ho guardato TUTTI i siti italiani di vendita di bici. Uno per uno, con pazienza. E sono arrivato ad una conclusione. Sulla rete italiana nulla è fatto peggio e con più approssimazione dei siti di biciclette. Un numero imprecisato di siti è in costruzione o indirizzo non trovato. Quelli che funzionano hanno la sezione prodotti o mountain bike vuota o in costruzione.

I pochi che hanno un catalogo, si dividono in due categorie:
  • quelli che hanno a catalogo 3 bici, senza descrizione, caratteristiche, prezzo né foto (il marketing non esiste in Italia?) e
  • quelli che ne hanno qualcuna di più, con foto microscopiche, caratteristiche non corrette o lacunose, per il prezzo telefonare.
Notare che tutti i siti italiani che ho visitato invano hanno un dominio registrato, .it o .com. Il che dovrebbe sottintendere una minima volontà di utilizzare la rete per vendere. O no? Ma per avere una pagina HTML con scritto in costruzione e i link a Bottecchia e a Giant, resta sulle paginegialle. Mica lo prescrive il dottore di averci il sito internet.

Vabbe' che la bicicletta non è un server o una macchina fotografica, ma se uno vuole farsi un'idea prima di entrare in qualche oscuro negozio di bici dove un irascibile meccanico armato di uno straccio sporco e una chiave inglese ti dice: "le bici in vendita sono qui, guardatele da solo", come fa ad affidarsi alla rete (italiana)?

Cazzi suoi, per dirla tecnicamente. Subentra un'altra rete, la rete sociale. Ma quella vera, fatta di amici con cui hai mangiato una bistecca e non CrazyRider67 su qualche forum di malati che non considera spese sotto i 6000 euro, nemmeno per andare a comprare il giornale il sabato mattina.

Questa contingenza mi fa ripensare, come spesso accade e come se ce ne fosse bisogno, all'arretratezza del web italiano in confronto a quello americano. E ancora una volta mi toccherà chiedere ad un amico fidato, sperando che non appartenga segretamente alla ecrchia dei malati da 6000 euro in su, ed entrare in qualche oscuro negozio per farmi raccontare dall'oste quanto è buono il suo vino.

10 ottobre 2008

Una finestra per vedermi dentro.

Ieri mattina mi è bastato aprire la piccola finestra della mia camera al Best Western di Venezia per vedere rappresentato quello che sento dentro di me: sopra i tetti di tegole malandate, antenne piegate dal vento e comignoli ancora spenti, una nebbia rada ma persistente nascondeva il resto delle cose, quelle più lontane.
Ed è solo verso mezzogiorno che il sole ritorna a splendere.

09 ottobre 2008

Fulvio ed io.

Ho chiesto al mio amico Fulvio, dotato di mezzi tecnici invidiabili, di passare nel suo scanner qualche mia vecchia diapo per il progetto Cars.
Via mail ne è nato uno scambio di battute che ho trasformato in striscia.

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Ovviamente, la possono capire solo i fotografi e quelli che leggono i giornali.
La foto in oggetto, by the way, è questa.


Aggiornamento. Ecco la 124 nella nuova versione, dopo una ripassata in uno scanner degno di questo nome. Grazie, Fulvietu!

08 ottobre 2008

Fulvio Bortolozzo, Olimpia a Trieste.

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Il Circolo Fincantieri Wärtsilä di Trieste presenta la mostra

OLIMPIA
di Fulvio Bortolozzo

Inaugurazione
Mercoledì 15 ottobre 2008
alle ore 18.30 nella Sala Fenice

L'artista sarà presente

03 ottobre 2008

Domani sposi e io fotografo.

Ci ho un minimo di nervoso addosso perché domani all'alba o quasi inizio il mio terzo servizio matrimoniale.

Un paio di giorni fa ho ritratto i colleghi dello staff del Future Centre (le nostre foto appariranno sul sito a breve, credo) e ne ho approfittato per provare il softbox Lastolite Micro Apollo 45.

Usando bene il bilanciamento del bianco, la resa del colore è interessante e nei ritratti rende l'incarnato molto naturale, senza gli eccessi di bianco tipici del flash.

Tuttavia non ne sono pienamente soddisfatto per due motivi: 1. assorbe più luce di quanto mi aspettassi e di quanto descritto nel sito del produttore; 2. non è la pietra filosofale per eliminare i riflessi dalle lenti degli occhiali, ergo: se il soggetto porta gli occhiali, il flash deve essere un po' inclinato verso l'alto.

Pippe mentali a parte, per domani mi organizzerò così:

- backstage, luce ambiente, ISO alti e fill in con Micro Apollo
- cerimonia, luce ambiente, ISO alti, senza uso di flash in chiesa
- gruppi e coppie fuori dalla chiesa: tutto di Micro Apollo, con eventuale SB-600 su treppiede azionato da commander
- reportage sposi: ignoto. Ancora non si sa la meta. Si improvviserà. Vorrei usare due SB-600 su stativi, vediamo se il posto lo consente.

Bene, vado a preparare tutto. Ah, porterò anche questa signora per un po' di sano e vero bianco e nero.

01 ottobre 2008

SoftBox Lastolite Micro Apollo 45.


In vista del prossimo servizio matrimoniale, mi sono dotato di questo simpatico gadget, un diffusore per flash portatili che promette di ammorbidire notevolmente la luce del lampeggiatore evitando le fastidiose ombre sui volti, la pelle lucida e l'eccesso di bianchi in primo piano.


In rete ci sono decine di tutorial DIY per realizzare un diffusore, ma il tempo stringe e ho preferito comprarne uno.

Per montare il Lastolite Micro Apollo sul flash (nel mio caso un Nikon SB-600) è sufficiente incollare con cura tre strisce di velcro adesivo in dotazione al corpo del flash, quindi inserire la lampada nell'apertura del soft box (dotata di elastico).

Ho fatto un paio di prove (non pubblicabili qui) in negozio e conto di farci un po' la mano nei prossimi giorni prima di battezzarlo sabato prossimo.

Questo video spiega come usare un soft box in luce diurna.

30 settembre 2008

OpenUp Quartet, piccolo reportage.

Sabato sera sono andato a sentire il mio amico Roberto Dati che suonava con il suo OpenUp Quartet alla Maison Musique di Rivoli e ne ho approfittato per fare qualche scatto al volo.

clicca per andare al reportage

28 settembre 2008

Cars: aggiornamento.


Qualche novità nel mio piccolo e sconquassato garage virtuale:
  • sono state aggiunte 3 nuove auto (la Citroen DS stata immortalata ieri notte a Rivoli)
  • l'amico Andrea Denini, autore del capolavoro Automobili e film nella storia del cinema americano, sta fornendo le indicazioni (marca, modello e anno) dei veicoli fotografati.
Sono previsti cotanti aggiornamenti, per cui tornate a visitare Cars.

15 settembre 2008

They used to be Cars.

E' online una prima versione del mio progetto fotografico They used to be Cars che sto concependo e curando da un po' di tempo durante i miei viaggi o le notti trascorse a fotografare nella periferia di Torino.