Il quotidiano Cronaca Qui (o Torino Cronaca) racconta il blitz delle forze dell'ordine al Tossic Park. L'articolo è corredato di foto e di un lungo video.
Ho poca fiducia nella durata degli esiti di questa operazione: passo davanti al Parco Stura da troppi anni per credere nei miracoli. Forse qualche settimana di calma. I provvedimenti presi finora sono stati poco efficaci: dalla recinzione dell'area adibita a locali e intrattenimento, al progetto di un campo da golf fino al posizionamento di sagome antropomorfe bianche nei luoghi dello spaccio. Sono durate qualche giorno: credo che siano state sradicate, fatte a pezzi e gettate nel torrente.
Stasera passerò di nuovo in corso Giulio: chissà se vedrò di nuovo disperati iniettarsi eroina nei genitali o se per un po' il parco resterà pulito.
27 giugno 2008
I Detestor al Dracma Metal Fest (Torino).
Secondo e ultimo (quindi imperdibile) appuntamento live dei Detestor, in formazione temporanea per celebrare i 20 anni della Dracma Records di Torino, sabato 28 giugno al Parco della Certosa Reale di Collegno (TO). La performance sarà all'interno del Dracma Metalfest. Qui e qui tutte le info.
26 giugno 2008
AppleTV modificata - Awkward NitoTV.
La modifica della AppleTV usando la patchstick (Awkward - NitoTV) comprata su eBay è andata parzialmente a buon fine. Adesso AppleTV è un media extender aperto in grado di:
Mi ha stupito la riproduzione di file .flv nativi (e senza un browser): la qualità è ovviamente scadente su un display di grandi dimensioni, ma
Rimane irrisolta una questione; montare un disco di rete, che sarebe utile in una visione PC-centrica dell'home entertainment. Ma forse la difficoltà è dovuta all'uso di PC con Windows XP attestati su un dominio. Probabilmente se avessi effettuato la procedura con un Mac, sarebbe andato tutto liscio.
- riprodurre contenuti multimediali in molti formati e contenitori tra cui: DivX, VOB (DVD), Flash video, AVI ecc.
- leggere file da una memoria esterna collegata alla porta USB posteriore
Mi ha stupito la riproduzione di file .flv nativi (e senza un browser): la qualità è ovviamente scadente su un display di grandi dimensioni, ma
Rimane irrisolta una questione; montare un disco di rete, che sarebe utile in una visione PC-centrica dell'home entertainment. Ma forse la difficoltà è dovuta all'uso di PC con Windows XP attestati su un dominio. Probabilmente se avessi effettuato la procedura con un Mac, sarebbe andato tutto liscio.
25 giugno 2008
Test 600 km con la Suzuki V-Strom.
Weekend lungo per il ponte di San Giovanni, occasione ideale per strapazzare un po' la V-Strom. Partenza da Settimo Torinese a pieno carico (pilota e passeggero più 3 bauletti rigidi), destinazione Genova, in statale fino ad Ovada, poi un po' di autostrada tanto per ricordarmi quanto fanno schifo le infrastrutture liguri.
Ritorno con deviazione nell'oltrepo pavese, tra colline, vigneti e tornanti stretti, e poi di nuovo sulla A21 dallo svincolo di Voghera.
Metro più metro meno sono 600 km di misto, traffico cittadino incluso. La tourer si comporta sempre bene, motore instancabile, coppia e ripresa quanto basta a togliersi d'impiccio; forse l'impianto frenante ha accusato un po' di fatica, ma solo alla fine. Unico neo il cambio, ruvido e non sempre preciso negli innesti. Per fortuna la V-Strom ha coppia da vendere, e l'uso del cambio si riduce al minimo. Consumi sempre contenuti (salgono un po' quando si superano i 130 kmh) e comunque il tank da 22 litri fa viaggiare a lungo.
Cupolino e paramani riparano bene da turbolenze e insetti, sono accessori imprescindibili se si vuole andare oltre al tragitto casa-ufficio. Il set di borse Givi (Maxia 52 e due E41 laterali) è impegnativo da fermi, nei parcheggi e nelle manovre di salita e discesa del passeggero, ma una volta in viaggio non si sentono più.
Ritorno con deviazione nell'oltrepo pavese, tra colline, vigneti e tornanti stretti, e poi di nuovo sulla A21 dallo svincolo di Voghera.
Metro più metro meno sono 600 km di misto, traffico cittadino incluso. La tourer si comporta sempre bene, motore instancabile, coppia e ripresa quanto basta a togliersi d'impiccio; forse l'impianto frenante ha accusato un po' di fatica, ma solo alla fine. Unico neo il cambio, ruvido e non sempre preciso negli innesti. Per fortuna la V-Strom ha coppia da vendere, e l'uso del cambio si riduce al minimo. Consumi sempre contenuti (salgono un po' quando si superano i 130 kmh) e comunque il tank da 22 litri fa viaggiare a lungo.
Cupolino e paramani riparano bene da turbolenze e insetti, sono accessori imprescindibili se si vuole andare oltre al tragitto casa-ufficio. Il set di borse Givi (Maxia 52 e due E41 laterali) è impegnativo da fermi, nei parcheggi e nelle manovre di salita e discesa del passeggero, ma una volta in viaggio non si sentono più.
20 giugno 2008
Ventisbadigli (e qualche strafalcione).
Ogni tanto, più per ostinazione di ex genovese che per reale curiosità, controllo il blog (blog?) Ventirighe (da me battezzato Ventisbadigli) di Luciano Galletta, opinionista (quali opinioni?) in forza al Secolo XIX.
Di solito abbondano ovvietà da conversazione sull'autobus.
Ma il 3 giugno (penultimo post, un vero grafomane) il nostro ci regala una preziosa chicca da copiaincolla:
E per fortuna che questa è la vecchia scuola, la casta che blocca le nuove generazioni e storce il naso di fronte ad ogni forma di grassroot journalism.
Di solito abbondano ovvietà da conversazione sull'autobus.
Ma il 3 giugno (penultimo post, un vero grafomane) il nostro ci regala una preziosa chicca da copiaincolla:
Che cosa pensereste se Silvio Berlusconi vi chiamasse al telefono una mattina alle sei per chiedervi un’opinione sull’emergenza rifiuti in vi sentireste e vittime di un fastidioso scherzo Campania?in vi sentireste e vittime? What?!
E per fortuna che questa è la vecchia scuola, la casta che blocca le nuove generazioni e storce il naso di fronte ad ogni forma di grassroot journalism.
19 giugno 2008
Stay behind. Sì, ma quante?
Uno dei tanti interrogativi che mi sono posto studiando le strutture militari clandestine di tipo stay behind in Italia è relativo al loro numero, esatto o presunto.
Oltre alla struttura Gladio, creata a metà degli anni '50, ero a conoscenza dell'organizzazione paramilitare che faceva capo alla Democrazia Cristiana.
Ne aveva svelato l'esistenza il deus ex machina di molte delle trame occulte italiane, l'ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga.
Durante un'intervista di non pochi anni fa, ripresa anche da Lucarelli per la puntata di Blu Notte sui rapporti tra servizi segreti americani e Italiani, il senatore dichiarò che a ridosso delle elezioni politiche del '48, paventando un successo elettorale dei comunisti, i carabinieri consegnarono ai dirigenti DC un cospicuo numero di armi "ancora efficientissime": poiché l'Arma non sarebbe stata in grado di difendere personalmente tanto il partito quanto la nazione in caso di un'invasione da Est. La così formata struttura miltare parallela stette in allerta per un po' di anni, per essere sciolta nel '56.
E sono due.
Nel saggio di Gianni Flamini (L'Italia dei colpi di stato) che sto leggendo si fa menzione di una struttura paramilitare formata nel Veneto sotto l'egida della NATO con compiti di contrasto del pericolo comunista (presumibilmente dalla Jugoslavia). Nell'organico di questa terza stay behind figuravano, come di consueto, personaggi di spicco della Repubblica Sociale, forse addestrati direttamente dagli americani.
E sono tre.
E forse sono anche di più. Non è un'ipotesi pellegrina.
Perché a me la storia dei 622 prodi gladiatori e dei depositi interrati non ha mai convinto. Anzi: m'è sembrata una organizzazione sì clandestina ma comunque di facciata, una sorta di copertura di ben altre strutture, superiori per dimensioni di organico e compiti assegnati, da far emergere come caprio espiatorio in caso di necessità, indagini (come le inchieste di Casson) o fughe di notizie. Perché difficilmente una struttura snella, delle dimensioni di una copagnia di fanteria, avrebbe passato grossi guai se pescata con le mani nella marmellata o semplicemente se smascherata da giornalisti e giudici. E così è stato: (quasi) tutti assolti, tutti innocenti.
Rimane l'interrogativo: quante e quali erano le strutture di tipo stay behind attive in Italia da Yalta fino agli anni 80?
Avevano compiti simili e divisione geografico-territoriale, o a ciascuna erano assegnate competenze diverse? Ed erano tutte sotto l'influenza diretta americana?
Oltre alla struttura Gladio, creata a metà degli anni '50, ero a conoscenza dell'organizzazione paramilitare che faceva capo alla Democrazia Cristiana.
Ne aveva svelato l'esistenza il deus ex machina di molte delle trame occulte italiane, l'ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga.
Durante un'intervista di non pochi anni fa, ripresa anche da Lucarelli per la puntata di Blu Notte sui rapporti tra servizi segreti americani e Italiani, il senatore dichiarò che a ridosso delle elezioni politiche del '48, paventando un successo elettorale dei comunisti, i carabinieri consegnarono ai dirigenti DC un cospicuo numero di armi "ancora efficientissime": poiché l'Arma non sarebbe stata in grado di difendere personalmente tanto il partito quanto la nazione in caso di un'invasione da Est. La così formata struttura miltare parallela stette in allerta per un po' di anni, per essere sciolta nel '56.
E sono due.
Nel saggio di Gianni Flamini (L'Italia dei colpi di stato) che sto leggendo si fa menzione di una struttura paramilitare formata nel Veneto sotto l'egida della NATO con compiti di contrasto del pericolo comunista (presumibilmente dalla Jugoslavia). Nell'organico di questa terza stay behind figuravano, come di consueto, personaggi di spicco della Repubblica Sociale, forse addestrati direttamente dagli americani.
E sono tre.
E forse sono anche di più. Non è un'ipotesi pellegrina.
Perché a me la storia dei 622 prodi gladiatori e dei depositi interrati non ha mai convinto. Anzi: m'è sembrata una organizzazione sì clandestina ma comunque di facciata, una sorta di copertura di ben altre strutture, superiori per dimensioni di organico e compiti assegnati, da far emergere come caprio espiatorio in caso di necessità, indagini (come le inchieste di Casson) o fughe di notizie. Perché difficilmente una struttura snella, delle dimensioni di una copagnia di fanteria, avrebbe passato grossi guai se pescata con le mani nella marmellata o semplicemente se smascherata da giornalisti e giudici. E così è stato: (quasi) tutti assolti, tutti innocenti.
Rimane l'interrogativo: quante e quali erano le strutture di tipo stay behind attive in Italia da Yalta fino agli anni 80?
Avevano compiti simili e divisione geografico-territoriale, o a ciascuna erano assegnate competenze diverse? Ed erano tutte sotto l'influenza diretta americana?
18 giugno 2008
Aggiornamento Firmware Sony PSP: 3.95 o 4?
PSP Italia da oggi distribuisce il firmware versione ufficiale Sony versione 4.0. Questa versione, tra l'altro, introduce la ricerca sponsorizzata di Google nella XrossMediaBar interface e, forse, consente la riproduzione di DivX.
Sul sito Playstation.com la nuova versione disponibile è la 3.95.
Nel dubbio ho scaricato la 4.0 e mi accingo a installarla.
Chi guadagna con YouTube?
Da tempo ci si chiede quale sia, advertising a parte, il vero business model di YouTube, il costoso (1.6 mld $) giocattolo di Mountain View.
Proprio mercoledì scorso, alla Sapienza, mi hanno chiesto chi ci guadagna a distribuire video gratis. Rispondere "È pur sempre il sito più popolare di tutta la Internet" non mi sembra più sufficiente.
Inoltre, i competitor (Hulu.com, ad esempio) riescono ad offrire una qualità crescente dei servizi video proposti e cominciano ad avere numeri interessanti sulla raccolta pubblicitaria.
Ed ecco, si comincia a pensare che il giocattolo è troppo costoso, per quello che rende.
Proprio mercoledì scorso, alla Sapienza, mi hanno chiesto chi ci guadagna a distribuire video gratis. Rispondere "È pur sempre il sito più popolare di tutta la Internet" non mi sembra più sufficiente.
Inoltre, i competitor (Hulu.com, ad esempio) riescono ad offrire una qualità crescente dei servizi video proposti e cominciano ad avere numeri interessanti sulla raccolta pubblicitaria.
Ed ecco, si comincia a pensare che il giocattolo è troppo costoso, per quello che rende.
Google has so far failed to really see any return for its whopping $1.65 billion investment in the company, and with there really being no concrete plans in place for that to change any time soon, is it time to cut and run?
17 giugno 2008
Modifica di Apple TV.
Sto faticando un po' a modificare una AppleTV con l'uso della patchstick USB.
La procedura è tutto meno che intuitiva, soprattutto se non si ha la fortuna di usare un iBook come client, ma un povero PC con Windows 2000 (che deve avere il suo account protetto da password per accedere ad un hard disk condiviso).
Se e quando ci riesco, aggiorno il post.
La procedura è tutto meno che intuitiva, soprattutto se non si ha la fortuna di usare un iBook come client, ma un povero PC con Windows 2000 (che deve avere il suo account protetto da password per accedere ad un hard disk condiviso).
Se e quando ci riesco, aggiorno il post.
16 giugno 2008
Cavalera Conspiracy, Inflikted. Il ritorno di Max e Iggor Cavalera.
Dopo una lunga assenza dalla scena metal e non poche peripezie, tornano i creatori dei Sepultura, i fratelli Max e Iggor Cavalera con un nuovo progetto: Cavalera Conspiracy.
Il CD era in offerta speciale alla FNAC e l'ho comprato sulla fiducia, senza saperne nulla né averne letto uno straccio di recensione, ed è stato un acquisto fortunato.
Inflikted è un album potente, granitico, che unisce il meglio del sound etnico e a tratti tribale dei Sepultura con un metal pesante e veloce. Mark Rizzo (ex chitarrista Ill Nino) è entrato a far parte della line up e contribuisce con soli ultra tecnici che si incastrano alla perfezione nelle ritmiche di Max Cavalera.
Consigliato a tutti gli headbangers che si sono sentiti orfani dei Sepultura.
Track list
Il CD era in offerta speciale alla FNAC e l'ho comprato sulla fiducia, senza saperne nulla né averne letto uno straccio di recensione, ed è stato un acquisto fortunato.
Inflikted è un album potente, granitico, che unisce il meglio del sound etnico e a tratti tribale dei Sepultura con un metal pesante e veloce. Mark Rizzo (ex chitarrista Ill Nino) è entrato a far parte della line up e contribuisce con soli ultra tecnici che si incastrano alla perfezione nelle ritmiche di Max Cavalera.
Consigliato a tutti gli headbangers che si sono sentiti orfani dei Sepultura.
Track list
- "Inflikted" - 4:32
- "Sanctuary" - 3:23
- "Terrorize" - 3:37 (Dedicated to the memory of Jesse Pintado, of Terrorizer and Napalm Death, in the lyric booklet)
- "Black Ark" - 4:54
- "Ultra-Violent" - 3:47
- "Hex" - 2:37
- "The Doom of All Fires" - 2:12
- "Bloodbrawl" - 5:41
- "Nevertrust" - 2:23
- "Hearts of Darkness" - 4:29
- "Must Kill" - 5:56
All lyrics written by Max Cavalera, except "Black Ark", written by Max Cavalera and Ritchie Cavalera. All music written by Max Cavalera, except "Ultra-Violent"", written by Max Cavalera and Joe Duplantier.
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