Dopo 10 anni di vita e 7 anni di onoratissimo servizio, venerdì ho ceduto a un simpatico signore di Cagliari la mia amata Ford KA, davvero una fedele compagna di viaggio.
E' stata la mia prima e finora unica auto, quindi la separazione ha avuto anche un qualcosa di emozionante.
Ma ultimamente, anche con l'arrivo della Suzuki V-Strom, avevo praticamente smesso di adoperarla; e allora meglio che se ne stia al sole della Sardegna e che serva a fare ancor un bel po' di strada.
Grazie, e buon viaggio!
11 maggio 2008
30 aprile 2008
Piero Abrate, Il Piemonte del crimine. Storie maledette
Anche se nella sezione Sto leggendo qui a destra continua a capeggiare l'intramontabile Hemingway, nel frattempo ho letto qualche altro libro.
Questa raccolta di delitti scritta dal cronista Piero Abrate è di un certo interesse: un'antologia dettagliata e molto ben documentata di 23 efferati crimini commessi in Piemonte (uno nel 1835, tutti gli altri in anni più recenti) e catalogati nelle sezioni “Trasgressione e morte”, “Parenti serpenti” e “Serial killer”.
L'autore ha svolto un lavoro meticoloso di ricerca e le testimonianze sono arricchite da un linguaggio scorrevole e, spesso, da qualche considerazione sull'ambiente, il periodo e le caratteristiche politiche e sociali che hanno fatto da sfondo ai crimini.
29 aprile 2008
Ibanez EWC30 QHERLG1201, chitarra acustica serie Exotic Wood.
Durante il mio breve viaggio a Las Vegas, mi sono regalato una chitarra acustica per sostituire la mia vecchia Aria AW200 venduta ad un amico.
Sono andato da Guitar Center e ho provato quasi tutte le chitarre acustiche nella fascia 500 euro disponibili in negozio (non un'infinità, se vogliamo essere pignoli). In realtà avrei preferito acquistare una Art & Lutherie o una Seagull S6, ma non erano disponibili. Questa Ibanez della serie Exotic Wood vi si avvicina abbastanza per suono e comodità di manico.
Tornato in Italia, la prima sorpresa è che non conviene comprare chitarre giapponesi in America perché in Italia costano poco meno. La seconda è che questo modello non appare né sui cataloghi né sui siti Ibanez, nel cui forum apprendo che si tratta di un modello esclusivo per Guitar Center, e che ha una piccola schiera di appassionati.
Ho anche contattato i ragazzi di Mogar, sempre disponibilissimo (grazie!) che mi hanno confermato che si tratta di un prodotto per il mercato americano e che ha le seguenti caratteristiche:
-Modello: EWC 30 QHE
-Corpo: Mini EW Body w/ Cutaway
-Top, fondo e fasce: Mogano
-Manico: Mogano
-Rosetta: Abalone
-Meccaniche: Ibanez chrome Die cast tuners
-Pickup: B band UST
-Preamp: AEQ-SRTn con notch filter e accordatore on board.
-Uscite: ¼” ed XLR
-Finitura: Resonant Low gloss finish
Come si vede dalle foto, il top è molto figurato e la verniciatura satinata contribuisce alla naturale brillantezza del tono. L'elettronica è interessante e di discreta qualità. La vera pecca di questa chitarra sono le meccaniche: poco precise, molto economiche, da sostituire. Anche la finitura economica della paletta è un aspetto che non mi ha soddisfatto. Confrontata con la mia vecchia Aria (prodotto nel 1993 in Korea) si nota un livello di finiture un po' povero per questa fascia di prezzo.
Ma alla fine il suono e suonabilità hanno fatto pendere la bilancia per l'acquisto.
Il suono unplugged, come detto, è tra i più interessanti che ho potuto provare in questa fascia di prezzo, secondo solo alle canadesi sopra citate, e superiore a mio avviso alle Yamaha serie APX anche più costose. Il ponticello e la stuttura del ponte danno un ottimo angolo di attacco alle corde. La cassa di dimensioni ridotte non mortifica il volume. Anche con scalature leggere, c'è equilibrio tra bassi, alti e acuti.
Amplificata dà una restituizione molto naturale del suono acustico, grazie alle regolazioni del preamplificatore SRT. Il piezo c'è e si sente, ma solo chitarre molto piu costose hanno anche un piccolo microfono preamplificato a bordo e il mixer tra i volumi del piezoelettrico e del microfono.
Insomma, un acquisto soddisfacente anche se "disturbato" dalla politica Ibanez di non divulgare informazioni su questo modello.
25 aprile 2008
Vendo Forda Ka 1.3 1998.
Siccome in famiglia sta per arrivare un'automobile nuova, vendo a malincuore la mia fedelissima compagna di viaggi e tragitti casa-lavoro Ford Ka del 1998.
Motore E-ndura 1.3, 102.000 km, omologazione Euro 2, aria condizionata caricata fine 2007, servosterzo con idroguida, vetri elettrici, chiusura centralizzata, immobilizer con trasnponder e antifurto meccanico.
Motore E-ndura 1.3, 102.000 km, omologazione Euro 2, aria condizionata caricata fine 2007, servosterzo con idroguida, vetri elettrici, chiusura centralizzata, immobilizer con trasnponder e antifurto meccanico.
Vettura appena revisionata (23 aprile 2008), bollo pagato per 9 mesi, pinze e dischi freni anteriori sostituiti recentemente, gomme seminuove, sempre tagliandata presso meccanico Ford, condizioni generali molto buone, carrozzeria appena lucidata, autoradio di serie + autoradio Clarion con CD, MP3, porta USB e slot SD ancora in garanzia, altoparlanti midrange + tweeter separati.
La vettura si può visionare e provare a Settimo torinese previo appuntamento telefonico o email. NO SMS.
contatti:
- telefono 349 4033238
- email mail@piersantelli.it
23 aprile 2008
SMS consumatori? Stiamo scherzando?
Ecco, dopo il fallimentare Patto della pizza (ricordo che il promotore è andato dentro per peculato o truffa o diosacosa, certo non era un sant'uomo), l'ultima brillante idea del nostro governo (che non c'è) per tutelare i consumatori da un'inflazione incontrollata.
Che cosa fa il Ministero per le politiche agricole, anziché vigilare effettivamente sulla catena di distribuzione dei prodotti alimentari, calmierare il prezzo del gasolio ad uso agricolo (trazione e riscaldamento), introdurre controlli severi sugli aumenti ingiustificati dei prezzi? Mette in piedi un servizio -- che sarà costato una fortuna -- per verificare, mediante invio di SMS ad un numero grazie al cielo gratuito, se il prezzo della bistecca che stiamo comprando è giusto o troppo alto, a seconda della zona dove viviamo.
Ma certo. Come no. Ce la vedo proprio l'anziana con la pensione minima, la cataratta, due lenti spesse così, il carrello in un corridoio di un supermercato, a scrivere MELE GOLDEN o PANNOLONI PER INCONTINENTI con un cellulare, inviare il messaggio al numero del ministero, attendere la risposta, aprire il messaggio, leggerlo e capire che, ancora una volta, se lo sta prendendo in quel posto.
Tecnologicamente e con classe però.
Che cosa fa il Ministero per le politiche agricole, anziché vigilare effettivamente sulla catena di distribuzione dei prodotti alimentari, calmierare il prezzo del gasolio ad uso agricolo (trazione e riscaldamento), introdurre controlli severi sugli aumenti ingiustificati dei prezzi? Mette in piedi un servizio -- che sarà costato una fortuna -- per verificare, mediante invio di SMS ad un numero grazie al cielo gratuito, se il prezzo della bistecca che stiamo comprando è giusto o troppo alto, a seconda della zona dove viviamo.
Ma certo. Come no. Ce la vedo proprio l'anziana con la pensione minima, la cataratta, due lenti spesse così, il carrello in un corridoio di un supermercato, a scrivere MELE GOLDEN o PANNOLONI PER INCONTINENTI con un cellulare, inviare il messaggio al numero del ministero, attendere la risposta, aprire il messaggio, leggerlo e capire che, ancora una volta, se lo sta prendendo in quel posto.
Tecnologicamente e con classe però.
21 aprile 2008
Andrea Denini, Automobili e film nella storia del cinema americano.
Se leggete questo blog, e io so che lo leggete, dovete fidarvi di me. Ciecamente. Fatelo. Non importa se vi piace il cinema o le automobili o nessuna delle due cose.
Fidatevi di me. Andate in libreria.
Dovete comprare questo libro scritto da Andrea Denini. Si chiama Automobili e film nella storia del cinema americano ed è probabilmente il più completo, dettagliato e autorevole saggio sul più grande mito che Hollywood ha costruito: l'automobile.
Il dottor Denini ha dedicato gli ultimi vent'anni a raccogliere materiale, testimonianze e riflessioni sul ruolo delle macchine viste in quel fascio di luce che taglia il buio delle sale cinematografiche e che, da sempre, ci affascina, ci ammalia, ci fa sognare.
Ho assistito personalmente ad una parte della lunga gestazione di questo fondamentale saggio, e sono rimasto ammirato dalla competenza e dallo straordinario archivio mnemonico fatto di rumori di scarico, fotogrammi, schemi di sospensioni, piani americani, incidenti, modelli, attori, comparse, pistoni.
Ma Denini non è solo un brillante, appassionato e metodico scrittore: è un esperto meccanico, un bravo pilota e un fedele servitore dell'industria del cinema. Automobili e film non poteva avere un padre migliore. Dello stesso autore, è giusto dirlo, potete leggere e consultare anche l'essenziale guida Liguria, edizioni Le Tracce (Touring Club Italiano), la più aggiornata e ragionata guida turistica su questa regione.
Ecco la scheda di Automobili e film. Leggetelo. Aspetto i vostri commenti.
16 aprile 2008
Dal nostro inviato a las vegas.
come sempre e più che mai, questo gioccattolone costruito nella sabbia
del nevada trasuda vizio, sesso e solitudine da ogni piega.
in poche ore ho assistito a due arresti così come hollywood insegna:
lo sbirro biondo con i baffi e la torcia elettrica che ferma
l'ispanico a bordo di un vecchio pickup. lampeggianti, manette, e un
cheesburger sul cruscotto.
la città cresce e si allarga ogni giorno, ma al suo inteeno, le
dinamiche sono immutabili. tutto ruota intorno al denaro. i discorsi
che origlio non parlano d'altro che di soldi, di quanto costa questo e
quello, di cosa puoi comprare con questi dollari.
per fortuna il vento soffia forte e si porta via molte parole,
lasciando l'aria fresca e un bel cielo blu.
del nevada trasuda vizio, sesso e solitudine da ogni piega.
in poche ore ho assistito a due arresti così come hollywood insegna:
lo sbirro biondo con i baffi e la torcia elettrica che ferma
l'ispanico a bordo di un vecchio pickup. lampeggianti, manette, e un
cheesburger sul cruscotto.
la città cresce e si allarga ogni giorno, ma al suo inteeno, le
dinamiche sono immutabili. tutto ruota intorno al denaro. i discorsi
che origlio non parlano d'altro che di soldi, di quanto costa questo e
quello, di cosa puoi comprare con questi dollari.
per fortuna il vento soffia forte e si porta via molte parole,
lasciando l'aria fresca e un bel cielo blu.
12 aprile 2008
Verso Las Vegas / Going to Las Vegas.
Indovinate un po' dove sto per andare...
L'occasione, questa volta, è uno intervento alla conferenza Telecom2008 presso il NABShow di Las Vegas.
Guess where I'm going...
This time I have the opportunity to speak at Telecom2008 conference during the NABShow which will take place in Las Vegas.
11 aprile 2008
Ladro di note.
Ieri sera ho registrato questo clippettino con qualche idea, molti errori e un rig minimal:
Les Paul -> Line6 Pocket Pod con preset Jazz clean (compressor + reverb) -> scheda audio -> Audacity.
clicca per scaricare Ladro di note.
Les Paul -> Line6 Pocket Pod con preset Jazz clean (compressor + reverb) -> scheda audio -> Audacity.
clicca per scaricare Ladro di note.
Mostra fotografica Luoghi Dimenticati (Torino)
L'associazione Tribù del Badnightcafè
presenta
LUOGHI DIMENTICATI
una collettiva fotografica a cura di
Antonella Tambone, Carlo Reviglio e Andrea Actis Oreglia
c/o il magazzino di Gilgamesh p.zza Moncenisio 13/b
Inaugurazione mercoledì 16 aprile ore 20:30
Antonella Tambone e Carlo Reviglio fotografano bene, molto bene, però sono timidi…
Tocca quindi a me cercare di far sapere che hanno realizzato, col mio modesto contributo, un’importante ricerca fotografica su alcuni luoghi dimenticati.
Dimenticati ma non scomparsi, almeno per poco ancora. Luoghi che hanno visto il lavoro di tanti uomini, e ne hanno sentito la fatica e, perché no, le bestemmie. Luoghi che oltre le strutture spesso affascinanti e certamente ben diverse dai capannoni standardizzati dei nostri giorni hanno un carattere, uno spirito. I nostri amici fotografi hanno saputo cogliere questi aspetti materiali ed astratti. Le loro immagini condividono con grande efficacia tutta una serie di emozioni: le forme, i colori, le atmosfere rimaste e le suggestioni del passato… Dobbiamo riconoscenza a chi, in quei luoghi ha faticato e sofferto. Dobbiamo riconoscenza ad Antonella, Andrea ed a Carlo per avere riscoperto un po’ dello spazio e del tempo dai quali anche noi veniamo. E per averli proiettati nel futuro. (Andrea Actis Oreglia)
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