Più di dieci anni fa lessi, dello stesso autore, La scelta di Reuven, onestissimo e piacevole romanzo sull'amicizia di due ragazzi ebrei ortodossi newyorchesi. Ma Danny l'eletto, che lo precede di qualche anno, è decisamente inferiore dal punto di vista della qualità narrativa e della storia narrata, spesso molto banale e insignificante: non è un bel libro sull'amicizia né sull'ebraismo, non affronta con profondità la shoa né tanto meno il pensiero sionista o la nascita dello stato di Israele.
Le dispute talmudiche e lo studio della torah, che tanto mi parsero affascinanti ne La scelta, qui sono sfoggio di erudizione e, anzi, mostrano il lato più inquietante dell'ortodossia chassidica.
In definitiva, un racconto che, da solo, fa ben poca strada ma porta, per fortuna, al secondo (e decisamente migliore) capitolo della saga di Danny e Reuven.
Chaim Potok, Danny l'eletto
Gli Elefanti Narrativa
357 pagine
€ 10.00
ISBN 881168522-2
18 agosto 2007
09 agosto 2007
Ian McEwan, L'inventore di sogni.
Comprato per errore e per fretta, L'inventore di sogni si è rivelato comunque un libretto gradevole. E' una raccolta di fiabe per bambini (e io tuttora leggo le fiabe) che hanno per protagonista Peter Fortune, un ragazzino di undici anni con una famiglia come tante e una casa in un non identificato sobborgo inglese.
Ci sono i sogni e le fantasie di ogni bambino (dalla pomata per diventare invisibili alla rivincita sul compagno violento), ma non mancano le paure tipiche dell'età (la morte, la solitudine) e l'incomunicabilità con il mondo degli adulti (i grandi).
Sia chiaro, non è un capolavoro né una grande innovazione a livello di plot e registro narrativo, ma piuttosto un'onesta lettura per l'infanzia. D'altronde io parto con il pregiudizio di chi, alle elementari )e alle medie, al liceo...) ha letto e riletto le fiabe di Rodari, maestro incontrastato nella letteratura per l'infanzia. Leggendo L'inventore, viene da pensare che anche il signor McEwan abbia fatto queste letture, tante sono le similitudini di contenuto e forma.
Ian McEwan, L'inventore di sogni. Einaudi, Torino, 1994, I coralli 16 , Isbn 88-06-13578-3
Ci sono i sogni e le fantasie di ogni bambino (dalla pomata per diventare invisibili alla rivincita sul compagno violento), ma non mancano le paure tipiche dell'età (la morte, la solitudine) e l'incomunicabilità con il mondo degli adulti (i grandi).
Sia chiaro, non è un capolavoro né una grande innovazione a livello di plot e registro narrativo, ma piuttosto un'onesta lettura per l'infanzia. D'altronde io parto con il pregiudizio di chi, alle elementari )e alle medie, al liceo...) ha letto e riletto le fiabe di Rodari, maestro incontrastato nella letteratura per l'infanzia. Leggendo L'inventore, viene da pensare che anche il signor McEwan abbia fatto queste letture, tante sono le similitudini di contenuto e forma.
Ian McEwan, L'inventore di sogni. Einaudi, Torino, 1994, I coralli 16 , Isbn 88-06-13578-3
03 agosto 2007
25 luglio 2007
Capire la Cina.
L'amico Marco Wong segnala che sta per dare alla stampa un libro che si preannuncia molto interessante e utile a chi desidera capire meglio il fenomeno cinese.
Nel suo blog è anche possibile scaricare un estratto in anteprima.
Marco Wong, La Cina attraverso la stampa. Lezioni di cinese attraverso i giornali.
Nel suo blog è anche possibile scaricare un estratto in anteprima.
Marco Wong, La Cina attraverso la stampa. Lezioni di cinese attraverso i giornali.
24 luglio 2007
Pocket Pod Review.
Come promesso, ecco qualche breve considerazione su questo gadget della Line6.
Le premesse sono due:
Cominciamo con l'hardware. La confezione di cartone comprende il Pod più un esile manualetto (ma quello completo si può scaricare dal sito), 4 pile ministilo piuttosto economiche, il cavo USB per collegarlo al computer. Il Pod si presenta di fattura economica, come c'era da aspettarsi e come si legge nei forum, ma tutto sommato solido e compatto. Mancano i piedini di gomma antiscivolo. I comandi sono tutti sulla parte superiore: 4 manopole (a doppia funzione), 2 tasti, un jog multidirezionale, e il display retroilluminato (a una sola riga).
L'alimentazione è a batterie ministilo AAA, la cui vita è abbastanza breve (2-3 ore quelle in dotazione, forse di più con Duracell o Energizer) per cui è opportuno dotarsi si batterie ricaricabili. Avrei pagato volentieri 10 euro in più per avere un Pod con batteria ricaricabile e caricatore, tipo telefono cellulare.
Le uscite disponibili sono 2: Guitar Out e Line Out o cuffie (non sono mutuamente esclusive). L'uscita in cuffia, di buona qualità audio, è la ragione principale del mio acquisto perché consente di studiare anche a tarda notte con volumi percepiti e qualità del suono più che discreti. L'inserimento di una sorgente nel CD in consente di improvvisare su una base salvata su CD o lettore MP3.
SOFTWARE
L'uso del Pod mediante i comandi è semplice ma non intuitivo: con il jog si possono scorrere i preset per band, stile o definiti dall'utente. Oppure è possibile scorrere (e modificare) le simulazioni di 32 amplificatori e molti effetti.
Il software di editing Vyzex (ma che nome è?) è il tasto dolente. Come riportato nel forum del sito Line6, la versione 1.0 non è esente da bachi. Non sembra che abbiano speso troppe energie in sviluppo o testing: errori frequenti (e capitati al sottoscritto) sono che il software non carica l'interfaccia grafica e non riconosce il pod via USB. Quindi nel mio caso è perfettamente inutile. Speriamo in una versione 2.0 perché non ho certo intenzione di cambiare PC. In teoria, il software Vizex dovrebbe consentire di configurare dei preset (mediante combinazione di amplificatori, effetti, volumi ecc.) per trasferirli sul Pod via USB. Io non ci sono riuscito, quindi non posso valutare questa funzione.
SUONI
Rimanendo ai preset di fabbrica, trovo piuttosto inutile e newbee la serie di preset band, anche perché (mea culpa) non conosco praticamente nessuna delle band che ha messo a disposizione i propri suoni. Li ho ascoltati, e nemmeno mi piacciono. Quindi mi sono dedicato alla prova della simulazione di ampli, che ho invece apprezzato. Suppongo che poche siano le novità dal punto di vista qualitativo rispetto alle precedenti versioni di Pod: tuttavia mi sembra che le simulazioni siano abbastanza credibili e che vengano ben digerite tanto dal mio amplificatore (Meteoro Classic DeLuxe V8, valvolare, 25W) quanto da un piccolo impianto Hi-Fi e dalla scheda audio del PC (scheda integrata nella motherboard, con ingresso nel line in).
Giusto come esempio, ho registrato al volo qualche secondo di 4 simulazioni che ho trovato particolarmente gradevoli, semplicemente collegando la chitarra al Pod e il Pod al line in della scheda audio (per la registrazione ho utilizzato Audacity e le mie manacce imprecise):
Ovviamente i preset sono molti di più e soprattutto è possibile modificarli nei parametri di EQ, gain, volume canale, riverbero ed effetti, ma per le registrazioni mi sono attenuto ai valori di default.
Sulla veridicità dei suoni, la presenza, la dinamica, il "si sente il digitale" ecc. non voglio né posso spendere altre parole perché la mia esperienza in processori è alquanto limitata e perché non posso pretendere che una scatoletta da 100 euro suoni uguale ad un ampli da 4000 euro. Ma nel complesso la mia percezione
CONCLUSIONI
Beh, conclusione è una parola grossa dato che non ho effettuato un test approfondito di questo gadget. Credo tuttavia di essere stato il primo acquirente italiano a metterci le mani sopra. Comunque qualche considerazione la posso scrivere.
Intanto è un oggetto piccolo, comodo e relativamente semplice da usare, molto indicato per lo studio (soprattutto in cuffia) e per l registrazione. Si può usare anche multieffetto, ma i preset non sono richiamabili da pedaliera MIDI o simili, per cui non è l'uso primario. Al massimo, lo si può inserire in una catena di effetti o usarlo come simulatore di amplificatore nel PA o nel proprio ampli o infine per aggiungere un effetto come riverbero o flanger. Tra i pregi metterei anche la presenza di un tuner integrato (preciso, tra l'altro). Se invece dobbiamo fare la lista dei difetti, è bene tenere in considerazione che si tratta di un gadget da 99 euro, di dimensioni ridotte: quindi sarebbe inappropriato chiedergli cose impossibili. Quello che il Pocket Pod poteva avere, ma non ha, è sicuramente la batteria ricaricabile. Un'altra pecca è la funzione di solo trasferimento dati del cavo USB (in cui non passa audio): il Pocket Pod non è un'interfaccia audio come il Tone Port o altri gingilli.
Quindi: ne vale pena? Vale i 99€ (più spedizione) che costa? Dipende. Se risolve un'esigenza o un problema in maniera efficiente, allora sì. Nel mio caso direi di sì: mi serviva un oggettino piccolo per studiare, registrare i miei pasticci, ma con un suono accettabile (ed è nettamente superiore al mio Behringer V-Amp GDI21 che uso come DI per registrare), e il Pocket Pod sembra fare al caso mio (a parte i grossi bachi nel software). Se avete esigenze simili, potete valutarne l'acquisto. Ma se il Pod non vi ha soddisfatto, dubito che possiate trarne vantaggio.
Le premesse sono due:
- sono al mio primo Pod, per cui non ho molta familiarità con questi processori;
- questa non è una prova davvero approfondita, ma piuttosto una raccolta di considerazioni da utente.
Cominciamo con l'hardware. La confezione di cartone comprende il Pod più un esile manualetto (ma quello completo si può scaricare dal sito), 4 pile ministilo piuttosto economiche, il cavo USB per collegarlo al computer. Il Pod si presenta di fattura economica, come c'era da aspettarsi e come si legge nei forum, ma tutto sommato solido e compatto. Mancano i piedini di gomma antiscivolo. I comandi sono tutti sulla parte superiore: 4 manopole (a doppia funzione), 2 tasti, un jog multidirezionale, e il display retroilluminato (a una sola riga).
L'alimentazione è a batterie ministilo AAA, la cui vita è abbastanza breve (2-3 ore quelle in dotazione, forse di più con Duracell o Energizer) per cui è opportuno dotarsi si batterie ricaricabili. Avrei pagato volentieri 10 euro in più per avere un Pod con batteria ricaricabile e caricatore, tipo telefono cellulare.
Le uscite disponibili sono 2: Guitar Out e Line Out o cuffie (non sono mutuamente esclusive). L'uscita in cuffia, di buona qualità audio, è la ragione principale del mio acquisto perché consente di studiare anche a tarda notte con volumi percepiti e qualità del suono più che discreti. L'inserimento di una sorgente nel CD in consente di improvvisare su una base salvata su CD o lettore MP3.
SOFTWARE
L'uso del Pod mediante i comandi è semplice ma non intuitivo: con il jog si possono scorrere i preset per band, stile o definiti dall'utente. Oppure è possibile scorrere (e modificare) le simulazioni di 32 amplificatori e molti effetti.
Il software di editing Vyzex (ma che nome è?) è il tasto dolente. Come riportato nel forum del sito Line6, la versione 1.0 non è esente da bachi. Non sembra che abbiano speso troppe energie in sviluppo o testing: errori frequenti (e capitati al sottoscritto) sono che il software non carica l'interfaccia grafica e non riconosce il pod via USB. Quindi nel mio caso è perfettamente inutile. Speriamo in una versione 2.0 perché non ho certo intenzione di cambiare PC. In teoria, il software Vizex dovrebbe consentire di configurare dei preset (mediante combinazione di amplificatori, effetti, volumi ecc.) per trasferirli sul Pod via USB. Io non ci sono riuscito, quindi non posso valutare questa funzione.
SUONI
Rimanendo ai preset di fabbrica, trovo piuttosto inutile e newbee la serie di preset band, anche perché (mea culpa) non conosco praticamente nessuna delle band che ha messo a disposizione i propri suoni. Li ho ascoltati, e nemmeno mi piacciono. Quindi mi sono dedicato alla prova della simulazione di ampli, che ho invece apprezzato. Suppongo che poche siano le novità dal punto di vista qualitativo rispetto alle precedenti versioni di Pod: tuttavia mi sembra che le simulazioni siano abbastanza credibili e che vengano ben digerite tanto dal mio amplificatore (Meteoro Classic DeLuxe V8, valvolare, 25W) quanto da un piccolo impianto Hi-Fi e dalla scheda audio del PC (scheda integrata nella motherboard, con ingresso nel line in).
Giusto come esempio, ho registrato al volo qualche secondo di 4 simulazioni che ho trovato particolarmente gradevoli, semplicemente collegando la chitarra al Pod e il Pod al line in della scheda audio (per la registrazione ho utilizzato Audacity e le mie manacce imprecise):
Ovviamente i preset sono molti di più e soprattutto è possibile modificarli nei parametri di EQ, gain, volume canale, riverbero ed effetti, ma per le registrazioni mi sono attenuto ai valori di default.
Sulla veridicità dei suoni, la presenza, la dinamica, il "si sente il digitale" ecc. non voglio né posso spendere altre parole perché la mia esperienza in processori è alquanto limitata e perché non posso pretendere che una scatoletta da 100 euro suoni uguale ad un ampli da 4000 euro. Ma nel complesso la mia percezione
CONCLUSIONI
Beh, conclusione è una parola grossa dato che non ho effettuato un test approfondito di questo gadget. Credo tuttavia di essere stato il primo acquirente italiano a metterci le mani sopra. Comunque qualche considerazione la posso scrivere.
Intanto è un oggetto piccolo, comodo e relativamente semplice da usare, molto indicato per lo studio (soprattutto in cuffia) e per l registrazione. Si può usare anche multieffetto, ma i preset non sono richiamabili da pedaliera MIDI o simili, per cui non è l'uso primario. Al massimo, lo si può inserire in una catena di effetti o usarlo come simulatore di amplificatore nel PA o nel proprio ampli o infine per aggiungere un effetto come riverbero o flanger. Tra i pregi metterei anche la presenza di un tuner integrato (preciso, tra l'altro). Se invece dobbiamo fare la lista dei difetti, è bene tenere in considerazione che si tratta di un gadget da 99 euro, di dimensioni ridotte: quindi sarebbe inappropriato chiedergli cose impossibili. Quello che il Pocket Pod poteva avere, ma non ha, è sicuramente la batteria ricaricabile. Un'altra pecca è la funzione di solo trasferimento dati del cavo USB (in cui non passa audio): il Pocket Pod non è un'interfaccia audio come il Tone Port o altri gingilli.
Quindi: ne vale pena? Vale i 99€ (più spedizione) che costa? Dipende. Se risolve un'esigenza o un problema in maniera efficiente, allora sì. Nel mio caso direi di sì: mi serviva un oggettino piccolo per studiare, registrare i miei pasticci, ma con un suono accettabile (ed è nettamente superiore al mio Behringer V-Amp GDI21 che uso come DI per registrare), e il Pocket Pod sembra fare al caso mio (a parte i grossi bachi nel software). Se avete esigenze simili, potete valutarne l'acquisto. Ma se il Pod non vi ha soddisfatto, dubito che possiate trarne vantaggio.
19 luglio 2007
Ebay, Gibson fasulle e la guerra USA-Cina.
Da qualche tempo su Ebay si trovano più Gibson contraffatte che vere. I venditori più onesti parlano di "chitarre di importazione cinese", i meno onesti dicono che suonano meglio delle americane ma a un terzo del prezzo. Per pudore non metto link.
Ecco cosa succederà tra qualche mese per arginare il problema della contraffazione di strumenti musicali.
I lobbisti Gibson presso la Casa Bianca riescono a convincere il presidente Bush che nei pressi di Canton ci sono armi batteriologiche e di distruzione di massa (il che è vero: basta mangiare al cinese due volte in una settimana per accorgersene).
In un momento di lucidità, Bush dichiara guerra alla Cina.
Dopo 3 anni di sanguinosa guerra USA-Cina, George Bush deve ammettere 3 cose:
Scherzi a parte, qui come distinguerle.
Ecco cosa succederà tra qualche mese per arginare il problema della contraffazione di strumenti musicali.
I lobbisti Gibson presso la Casa Bianca riescono a convincere il presidente Bush che nei pressi di Canton ci sono armi batteriologiche e di distruzione di massa (il che è vero: basta mangiare al cinese due volte in una settimana per accorgersene).
In un momento di lucidità, Bush dichiara guerra alla Cina.
Dopo 3 anni di sanguinosa guerra USA-Cina, George Bush deve ammettere 3 cose:
- l'ONU non annovera gli involtini primavera tra le armi di distruzione di massa
- la superiorità numerica cinese non è da sottovalutare
- le chitarre contraffatte dai cinesi non sono poi così diverse da quelle originali fatte dai clandestini messicani assoldati in nero dalla Gibson.
Scherzi a parte, qui come distinguerle.
18 luglio 2007
ItalyMedia: il portale degli spammer di professione.
Già tempo addietro ho avuto a che fare con lo staff (nelle persone di tal D'Addesio e De Pierro) di ItalyMedia*: li avevo accusati di fare spam (inserivano articoli nei commenti dei miei post), poi uno dei diretti interessati mi aveva mosso a pietà e avevo pure cambiato il titolo del mio post, abbassando un po' i toni della polemica.
Avevo anche scritto un'email di lamentela alla fantomatica redazione del suddetto portale, senza mai ricevere risposta.
Ma siccome il lupo perde il pelo ma non il vizio, ecco che stasera trovo nuovo spam in un mio vecchio post. E' la prova del 9: ItalyMedia è la fucina degli spammer.
Io sono un galantuomo e per due volte li ho perdonati: ma non vengano più a raccontarmi che qualche imbecille gira per la rete copiaincollando nei blog, tra i miliardi di contenuti disponibili, proprio i loro "articoli".
Offro il diritto di replica: se qualcuno di ItalyMedia o di chissà quali altri siti zeppi di pubblicità e link a pagamento ha qualcosa da dire, lo faccia. Le tirate d'orecchi sono finite: il prossimo passo è la querela.
* Non ho certo il tempo di approfondire il rapporto tra D'Addesio e ItalyMedia. Di certo c'è solo che De Pierro risulta direttore responsabile della rivista.
Avevo anche scritto un'email di lamentela alla fantomatica redazione del suddetto portale, senza mai ricevere risposta.
Ma siccome il lupo perde il pelo ma non il vizio, ecco che stasera trovo nuovo spam in un mio vecchio post. E' la prova del 9: ItalyMedia è la fucina degli spammer.
Io sono un galantuomo e per due volte li ho perdonati: ma non vengano più a raccontarmi che qualche imbecille gira per la rete copiaincollando nei blog, tra i miliardi di contenuti disponibili, proprio i loro "articoli".
Offro il diritto di replica: se qualcuno di ItalyMedia o di chissà quali altri siti zeppi di pubblicità e link a pagamento ha qualcosa da dire, lo faccia. Le tirate d'orecchi sono finite: il prossimo passo è la querela.
* Non ho certo il tempo di approfondire il rapporto tra D'Addesio e ItalyMedia. Di certo c'è solo che De Pierro risulta direttore responsabile della rivista.
17 luglio 2007
Suzuki V-Strom 650.
Qualche giorno fa ho comprato una moto, la mia seconda moto dopo una storica (e piena di guai) Guzzi V35III che mi ha accompagnato durante l'università, la naja e il primo lavoro.
Dopo molto prove e indagini che qui non sto a raccontare, ho optato per questa grossa ma tranquilla e comoda Suzuki.
Siccome i forum pullulano di pareri entusiasti (oste, com'è il vino?), i moltissimi pregi di questo veicolo trovateveli voi (se vi interessano).
Qui vi dico i difetti che ho riscontrato dopo la prima settimana e i primi 600 km di guida:
Dopo molto prove e indagini che qui non sto a raccontare, ho optato per questa grossa ma tranquilla e comoda Suzuki.
Siccome i forum pullulano di pareri entusiasti (oste, com'è il vino?), i moltissimi pregi di questo veicolo trovateveli voi (se vi interessano).
Qui vi dico i difetti che ho riscontrato dopo la prima settimana e i primi 600 km di guida:
- terminale di scarico gigantesco e ingombrante, altresì noto come la "caldaia";
- codone sgraziato a tipo Tengai;
- disco posteriore poco modulabile e potente;
- assenza cavalletto centrale di serie;
- cupolino regolabile in 3 posizioni fisse -- nono sono ammesse posizioni intermedie;
- appendici serbatoio di dimensioni davvero generose, diciamo anche troppo grosse;
- rapporti troppo corti: in 6a a 130 kmh il motore sta sui 6000 rpm (e avrebbe coppia da vendere)
16 luglio 2007
Compleanni, marketing e aziende.
Venerdì ho compiuto 32 anni. Un fatto che non ha nulla di straordinario. Eppure, per le aziende anche un compleanno può essere un'occasione di marketing e promozione. Basta saperla usare correttamente.
Infatti ogni volta che ci registriamo ad un sito web, accediamo ad un servizio online, acquistiamo un bene con l'e-commerce o compiliamo un questionario, ci viene regolarmente chiesto di inserire la data di nascita. In questo modo, vendors e aziende sanno quando compiamo gli anni.
Vediamo due esempi dell'uso di questo dato: uno funziona, l'altro no.
Sì. Venerdì leggendo l'email ho notato che un sacco di "amici" di MySpace mi avevano mandato messaggi di auguri, più o meno personalizzati, e mi sono ricordato che nel pannello di controllo di MySpace c'è l'alert che segnala i compleanni degli amici della propria rete: quando X compie gli anni, riceviamo una notifica che ci ricorda che possiamo fargli gli auguri. Una funzione semplice, ma ben strategica in un contesto di social network quale MySpace. Promossa.
No. Per il secondo o terzo anno di fila, anche Vodafone (di cui sono cliente dal 2000), mi scrive per farmi gli auguri di compleanno. E fin qui tutto bene. Le cose peggiorano quando, in un eccesso di magnanimità, mi dice di autenticarmi sul sito 190.it per ricevere in regalo l'attivazione di una delle promozioni attive. Ma già prima di andare alla sezione Servizi e promozioni so che rimarrò a bocca asciutta. Infatti il 13 luglio è troppo tardi per la Summer Card e troppo presto per la Christmas Card con la conseguenza che nessuna promozione è attivabile gratuitamente. E' come se un ospite si fosse presentato alla mia festa con un pacchetto vuoto: gli auguri sa soli sarebbero stati più graditi. Bocciata.
Infatti ogni volta che ci registriamo ad un sito web, accediamo ad un servizio online, acquistiamo un bene con l'e-commerce o compiliamo un questionario, ci viene regolarmente chiesto di inserire la data di nascita. In questo modo, vendors e aziende sanno quando compiamo gli anni.
Vediamo due esempi dell'uso di questo dato: uno funziona, l'altro no.
Sì. Venerdì leggendo l'email ho notato che un sacco di "amici" di MySpace mi avevano mandato messaggi di auguri, più o meno personalizzati, e mi sono ricordato che nel pannello di controllo di MySpace c'è l'alert che segnala i compleanni degli amici della propria rete: quando X compie gli anni, riceviamo una notifica che ci ricorda che possiamo fargli gli auguri. Una funzione semplice, ma ben strategica in un contesto di social network quale MySpace. Promossa.
No. Per il secondo o terzo anno di fila, anche Vodafone (di cui sono cliente dal 2000), mi scrive per farmi gli auguri di compleanno. E fin qui tutto bene. Le cose peggiorano quando, in un eccesso di magnanimità, mi dice di autenticarmi sul sito 190.it per ricevere in regalo l'attivazione di una delle promozioni attive. Ma già prima di andare alla sezione Servizi e promozioni so che rimarrò a bocca asciutta. Infatti il 13 luglio è troppo tardi per la Summer Card e troppo presto per la Christmas Card con la conseguenza che nessuna promozione è attivabile gratuitamente. E' come se un ospite si fosse presentato alla mia festa con un pacchetto vuoto: gli auguri sa soli sarebbero stati più graditi. Bocciata.
06 luglio 2007
2008: nuovo album dei Metallica.
Pare che il nuovo cd dei Metallica uscirà a febbraio 2008, a 4 anni di distanza da quel capolavoro (è ironico) che era St. Anger (tradotto anche in santa pazienza). Al momento l'album non ha titolo e probabilmente, per ricalcare l'azzeccata mossa del black album, sarà nero, con un serpente a sonagli appena visibile e senza titolo.
Faccio una previsione.
Subito dopo il tour promozionale del CD, i tre manderanno a fare in culo Trujillo (che avrà scaricato le valigie, lavato i calzini e pagato le birre per tutti, come nella migliore tradizione metallica) giustificando la decisione con la seguente frase:
"Cercavamo qualcuno che sostituisse Cliff, ma Trujillo si è sempre comportato da estraneo con noi, anche se l'abbiamo trattato come un fratello."
Quindi rilasceranno interviste a mezzo mondo sputtanandolo su fatti personali. Poi gli faranno causa, così, tanto per spezzare la monotonia.
Il nuovo album sarà una ciofeca, 14 tracce di riff già ascoltati mille volte, resa appena ascoltabile dal lavoro (16 ore al giorno, anche i sabati e le domeniche) di Bob Rock che, esasperato, registrerà a casa sua col Pod XT tutte le parti di chitarra, mentre Hetfield e Hammet litigheranno ubriachi su un divano sporco di vomito. nella tracklist non mancheranno The Unforgiven part 7, una riedizione di Enter Sandman e una ghost track con le migliori scorregge di Urlich, più un video di The Unforgiven part 5 unreleased che però installa un virus sul pc.
In retro copertina, immancabili, le foto (di repertorio, causa calvizie) dei 3, mentre Truijllo avrà un thumbnail sfocato, impaginato a testa in giù per errore.
PS. Mi dicono che il produttore non sarà Bob Rock ma Rick Rubin, che avevamo già incontrato in queste pagine.
Faccio una previsione.
Subito dopo il tour promozionale del CD, i tre manderanno a fare in culo Trujillo (che avrà scaricato le valigie, lavato i calzini e pagato le birre per tutti, come nella migliore tradizione metallica) giustificando la decisione con la seguente frase:
"Cercavamo qualcuno che sostituisse Cliff, ma Trujillo si è sempre comportato da estraneo con noi, anche se l'abbiamo trattato come un fratello."
Quindi rilasceranno interviste a mezzo mondo sputtanandolo su fatti personali. Poi gli faranno causa, così, tanto per spezzare la monotonia.
Il nuovo album sarà una ciofeca, 14 tracce di riff già ascoltati mille volte, resa appena ascoltabile dal lavoro (16 ore al giorno, anche i sabati e le domeniche) di Bob Rock che, esasperato, registrerà a casa sua col Pod XT tutte le parti di chitarra, mentre Hetfield e Hammet litigheranno ubriachi su un divano sporco di vomito. nella tracklist non mancheranno The Unforgiven part 7, una riedizione di Enter Sandman e una ghost track con le migliori scorregge di Urlich, più un video di The Unforgiven part 5 unreleased che però installa un virus sul pc.
In retro copertina, immancabili, le foto (di repertorio, causa calvizie) dei 3, mentre Truijllo avrà un thumbnail sfocato, impaginato a testa in giù per errore.
PS. Mi dicono che il produttore non sarà Bob Rock ma Rick Rubin, che avevamo già incontrato in queste pagine.
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