05 giugno 2007

Mendoza - Another Rock 'n' Roll Swindle.


Gigantesco. Questo dovevo scriverlo alla fine ma non ho resistito, e lo scrivo all'inizio.
Questo LP che si intitola -- con un'umiltà disarmante -- semplicemente Another Rock 'n' Roll Swindle. Niente fronzoli e decori, qui dentro c'è del rock 'n' roll. Punto.
Un aneddoto è doveroso. Ho avuto il piacere e l'onore di seguire qualche frammento della gestazione di questo disco che è stato ideato, scritto, arrangiato, suonato, prodotto e registrato (con la partecipazione di musicisti talentuosi) interamente da Mendoza il quale, per la cronaca, di lavoro fa il bassista. Ma ha preso in prestito una chitarra, ha scritto, suonato e registrato una montagna di riff da paura, implacabili come uno schiacciasassi e precisi come un orologio; e alla fine il suo unico commento è stato: "Però, bella la Strato!", e l'ha restituita, come se niente fosse.
Il lavoro è compatto e potente, con suoni grandi e grossi, mica si scherza. La sezione ritmica -- ma che te lo dico a fare? -- è sempre solidissima, con Tonii T che picchia le pelli come una furia e Mendoza al basso che ti sembra di averlo in soggiorno, non so se mi spiego. Le chitarre ritmiche sono sporche, un sound vero che più rock 'n' roll di così non si può. Eppure la registrazione è impeccabile, non c'è speranza di trovare imprecisioni né finzioni.
Apre le danze R 'n' R Swindle che ha un ritmo bello veloce, riff aggressivi e orecchiabili e un bridge che crea tensione fino ad esplodere, grazie anche alla voce di Gabriele Grilli, che ha un'estensione e una potenza da far impallidire tanti (troppi) pro sulla scena. Swindle sul palco sarà un delirio di teste braccia e bottiglie impazzite, potete scommetterci.
Wasted time e Into the void, sono acdc-iane, sabbathiane, ironmaideniane, decidete voi: sono muri sonori che non danno tregua, che fanno muovere mani e piedi, impossibile stare fermi e non seguire il ritmo. Overload, che chiude il disco in bellezza (e troppo presto, come raramente accade), ha un cantato epico e grandioso che esalta -- senza mai coprire -- il lavoro ritmico e delle chitarre.
I soli di Matteo, Massimiliano e Danilo hanno un terreno fertile per esplodere con tutta la loro forza, specialmente in Point of no return, dove non c'è sfoggio di tecnica e velocità fini a se stesse ma una mix efficace di narrazione e aggressione.
Adesso ho finito, quindi lo posso scrivere. Another Rock 'n' Roll Swindle è gigantesco. Non sentivo niente di così rock'n'roll, trascinante e ben fatto (ma non ben costruito, attenzione) da un sacco di anni. Bisogna andare ai vecchi lavori degli Iron e degli AC/DC.
Mettete Another Rock 'n' Roll Swindle in auto, nell'iPod, nel CD di casa, dove volete. Ma fatelo. Perché c'è una scena da supportare, cazzo. E perché se Mendoza non fa il secondo LP, ne passerà di tempo prima di trovare qualcos'altro di così spesso.
PS: ha scritto più e meglio di me ArAgost, quindi leggete anche la sua recensione.

Mendoza - Another Rock 'n' Roll Swindle [2007]
Tracklist:
  1. R 'n' R Swindle
  2. Words and words
  3. Into the void
  4. Wasted time
  5. Point of no return
  6. Overload
Sito web
Myspace

31 maggio 2007

Blogger e blogstar.

Per me, che da anni scrivo sul web (dal '98, per l'esattezza) pur senza essere diventato una celebrità, il post di Mantellini sulle sedicenti, autonominate o elette blogstar è come una birra fresca in una sera d'estate: non mi salva la vita, ma me la migliora di un bel po'. Grazie, Massimo. Brindo a te.

Blogstar ne ho incontrate tante. Mai capito di checcazzo scrivessero. Ho cercato a lungo di capire la dinamica delle loro interazioni. Chiamato a parlare di blog ad un convegno, ho sostenuto che in Italia i blogger che contano, contano perché si comportano con le stesse dinamiche relazioni dei comuni mortali che contano: si frequentano, si citano l'un l'altro, gridano quando basterebbe parlare o quando non hanno nulla da dire, usano una parola di più quando ne basterebbe una di meno hanno un'enorme e incrollabile fiducia nelle proprie capacità e, soprattutto, non rivolgono la parola ai comuni mortali che non contano.

Altro che autorevolezza e ranking di certi blogger americani; da noi, molte delle cosiddette blogstar sono come le soubrette: la loro fama ha dubbia origine e, spesso, si spengono in fretta.

25 maggio 2007

Tornato dal FMC & QuadPlay World Congress.

Nonostante Alitalia ce l'abbia messa tutta, ma proprio tutta, per non farmi andare ad Amsterdam né tornare a casa, sono riuscito a fare il mio speech, a rispondere diplomaticamente alle domande dal floor e, più di tutto, a gustare gli ipercalorici dolci che non mancano mai in Olanda.
Dopo aver assistito alla presentazione di Steven Van Zanen ho capito che devo investire nelle mie capacità analitiche. Aspettavo il direttore marketing di Playboy Channel, ma per la seconda volta (dopo Mobile TV USA) non si è visto. Peccato: già immaginavo lo stuolo di conigliette.

23 maggio 2007

Verso Amsterdam.


Domani sarò ad Amsterdam a parlare al congresso mondiale della Convergenza Fisso Mobile. Figo eh?

Alpignano esterno notte.

Ponte Vecchio, prima del crepuscolo. Iso: 50, f: 5,6, t: 6 sec.

Vicinanze stazione Enel. Iso: 50, f: 3,6, t: 16 sec.

Verso il borgo vecchio. Iso: 50, f: 3,5, t: 16 sec.

Campanile della Parrocchia. Iso: 50, f: 3,6, t: 6 sec.

Piazza della Parrocchia. Iso: 50, f: 4, t: 8 sec.

Vicinanze Piazza della Parrocchia. Iso: 50, f: 6,3, t: 16 sec.

21 maggio 2007

Tornati dal raduno!

Sabato sera al raduno dei primi 100 eroi della Reiss Romoli eravamo una ventina... dei superstiti! Ma a parte il numero esiguo, è stato fantastico incontrare gli amici con cui si è trascorso tre mesi tra corsi di marketing, vino Antico Blasone e notti a chiacchierare nei corridoi del campus.

I tre mesi all'Aquila (febbraio-maggio 2001) sono stati uno dei periodi migliori della mia vita, per le cose che ho imparato, le persone che ho conosciuto, il nuovo lavoro (fotocopiatrici, addio!) a Torino, il distacco definitivo da Genova. E' stata anche l'ultima occasione in cui ho scritto qualcosa di decente che mi ha aiutato a liberarmi (almeno in parte) del mio passato.

Sabato sera è stato un amarcord divertente e senza malinconia. Si è parlato di lavoro (con gli inevitabili confronti sulle carriere), dei colleghi assenti che hanno cambiato azienda, di chi ha messo su famiglia e figli. Si è parlato del passato e del futuro, che era la parola chiave di tutto il corso. Ma più di tutto, facendo un po' di coaching come ai bei vecchi tempi della new economy, ci siamo detti che in fondo eravamo tutti speciali, con le nostre 100 (e dai, 500) faccette.

Un grazie particolare a Lorena Macarena per non essersi fermata di fronte a difficoltà, ritardi e sòle dell'ultimo minuto e aver organizzato il raduno alla perfezione. Recordmen e recordwomen per la distanza: Nicoletta da Trieste, Antonio da Olbia, Pippo e Luisa da Torino.

Le foto
Vabbe', ora basta parole e ciance, andiamo sulle cose serie. Ad esempio: le foto. Qui uno dei fotoalbum della serata (richiede plugin Flash). Facendo playslideshow le foto vanno avanti da sole. Facendo download si possono pure scaricare (forse). Di più che volete??

Chi ha altre foto, per favore le mandi al mio indirizzo email: è vero, saremo ricattabili, ma mettiamo su un bell'archivio.

Commenti, insulti, minacce, proposte oscene: si accetta di tutto e di più.
Arrivederci al prossimo raduno!

18 maggio 2007

Il raduno dei primi 100.

A 6 anni dall'inserimento nel gruppo Telecom Italia, questo weekend i superstiti dei primi 100 assunti con il progetto Internet si incontrano a Roma per festeggiare e confrontarsi.
Su YouTube ci sono gli spot della campagnia pubblicitaria di quel periodo e qui l'annuncio di lavoro. Purtroppo non trovo non trovo i cartelloni con le faccine.



17 maggio 2007

Più selvaggio di così.

Sì, sì, certo. Più forte dentro, più cattivo fuori. Più diretto verso il bersaglio. Magari senza prendere la mira, magari senza fare centro: l'importante è arrivare con il colpo in canna e sparare.
La mia vita, di alterne fortune, è fatta di continue, faticose, solitarie e delicate costruzioni e di continue richieste di distruzione.
Più forte dentro, più cattivo fuori.
È un mondo libero, o quasi.

16 maggio 2007

Megadeth - United Abominations [2007].

Ieri è uscito Under Abominations, l'undicesimo album in studio dei Megadeth. Ancora non ce l'ho. Malissimo, sto perdendo la fede. Devo rimediare al più presto.
A quanto leggo, sono 12 tracce, c'è una cover dei Led Zeppelin e Cristina Scabbia dei Lacuna Coil è la background vocalist di A tout le monde - Set me free.