21 aprile 2007

Buchi 2.0.

Come da accordi, stasera sono passato dal gommista a ritirare il mio scooter Aprilia Scarabeo 50 del '94 (indicare l'anno - o model year - fa molto America). Come da accordi un paio di balle, visto che il gommista era intento a sostituire un treno di ribassati da 19" ad una Golf GTI. Vabbe'.
Dopo qualche minuto, mi degna di uno sguardo, congeda il golfista, e sostituisce la camera d'aria del mio scooter. Quindi rimonta la ruota sul mozzo. Tempo impiegato: 45 secondi netti.
"Bravo", dico io.
"Lì ci sono le chiavi, rimonta a tua pidocchiosa marmitta", dice lui.
"Sissignore", dico io, ormai calato nella parte dell'apprendista meccanico.
In un minuto, la marmitta è al suo posto.
"Ci sai fare, con le moto. Potresti lavorare qui, con le moto", dice lui, che evidentemente si capisce tanto di moto quanto di egittologia.
"Idea allettante. Posso lavarmi le mani?", dico io.
Odore di pasta lavamani e di cuccia di Golden retriever. Tutte così, le officine. Mancano i poster con le tette nude, ma nel retro c'è anche la figlioletta che gioca con l'Azoto SecurPneus. Mica si può.

Alla fine me la sono cavata bene. Niente Paypal e polemiche. Gli ho lasciato 7 euro (in nero) per la gomma e il mio curriculum. Ha detto che mi farà sapere, ma so già che lo userà per scrivere sul retro gli ordini ai fornitori.
Tutte così, le officine.

20 aprile 2007

Buchi.


Qualche giorno fa ho bucato con il mio Scarabeo 50. Un bel chiodo arrugginito lungo così. Ecchissenefrega, direte voi.
E no. E' importante. Dovete sapere come sono andate le cose.

Ieri ho spinto lo scooter con la gomma a terra di officina in officina, pareva di essere la Sacra Famiglia in cerca di un riparo la note di Natale: nessuno aveva intenzione o voglia di aiutarmi.
Alla fine sono arrivato all'officina di un gommista. Il mio aspetto cominciava ad essere meno fresco di un'ora prima. Il gommista esce dall'officina e guarda il pneumatico forato.

"Mi spiace, non posso riparare quella gomma", dice il gommista.
"E perché?", chiedo io.
"Perché non ho l'attrezzatura", dice il gommista.
"Scusi, ma che attrezzatura le serve?", chiedo io.
"Okay, non è questione di attrezzatura. E' che devo smontare la marmitta, poi riparare la ruota e infine rimontare la marmitta. E il tutto per cambiare una camera d'aria. Insomma, perdo tempo e ci guadagno poco", dice il gommista.
"E allora che si fa?", chiedo io.
"Se smonti la marmitta e poi te la rimonti, io riparo la ruota", dice il gommista.
"Ho bisogno di una chiave esagonale da 6, una a tubo da 13 e una da 10", dico io, senza esitare.

Conosco quell'accidenti di scooter come un mujaiddin conosce il suo AK47. Il gommista mi passa la serie USAG e in meno di due minuti smonto la marmitta.
Ben gentile, a lavoro terminato mi fa lavare le mani. La pasta lavamani ha un buon odore. Mi riporta indietro di quindici anni, quando truccavo il Piaggio Sì in cortile. Altri tempi.

Stasera devo ripassare in officina e rimontare la marmitta. Se mi chiederà più di 10 euro, gli dirò che io pago solo con Paypal.
Vuole più soldi? E allora dovrà aprire un indirizzo email, un conto corrente e un account Paypal. Io sono stato sul pavimento della sua officina, adesso tocca a lui a mettersi davanti a una tastiera.
Un po' per uno, no?

18 aprile 2007

La Cina è vicina.

Se volete leggere una voce competente e serena su questi giorni di grande caos nella Chinatown meneghina, date un'occhiata al blog di Marco Wong . Pur essendo una voce "da dentro" -- Marco è un cittadino italiano di origine cinese -- nel suo blog non ci sono condanne definitive per una o l'altra parte né soluzioni affrettate come abbiamo letto e sentito altrove. C'è un pacato e necessario richiamo alla riflessione e alla convivenza civile che non dovrebbe rimanere inascoltato.

13 aprile 2007

Gabbiani di periferia.

Il vantaggio di lavorare vicino ad una grossa discarica è che si possono sentire i versi dei gabbiani, anche se si sta a 200 km dal mare.
Insomma, mi fa sentire un po' più a casa.

12 aprile 2007

Welcome Home.

Il giorno fa sovente schifo. Ma me lo lascio alle spalle quando chiudo la porta di casa mia.

Ho tirato giù queste 4 note stonate sul finire di giorni anch'essi piuttosto stonati. So che una stonatura non giustifica l'altra, ma ci sto lavorando.

Bando alle ciance. volevo dire una cosa, e non so se ci sono riuscito. Però ora va meglio. Qui c'è l'MP3 da scaricare.

Commenti, insulti, domande, offese, minacce, eredità milionarie, korea, artigianali, barba, baffi e perditempo, si accetta di tutto. Vivo a Settimo, io: qui mica si va per il sottile.

Nota tecnica: 4 tracce di chitarra acustica (accordi, arpeggio, strum sui pedali e solo), collegata all'ingresso mic della scheda audio e registrata in diretta con Audacity.

10 aprile 2007

I banner di MySpace.


Chi usa MySpace conosce i banner pubblicitari che si nascondono nei giochini realizzati in Flash: cliccando ripetutamente sul banner, si bevono boccali di birra, si colpisce un pallone oppure, come in questo caso, si scappa da un cane. All'ennesimo clic, però, si aprono pagine zeppe di pubblicità.
Tra i giochi provati, quello con il cane che corre è il più appropriato: infatti il testo è stato tradotto proprio alla cazzo di cane.

No comment.

Ultimamente ho ricevuto alcuni commenti sul mio blog (Ju, DeDios, Magenta...), e ringrazio i lettori che hanno perso qualche minuto del proprio tempo per scrivere le loro impressioni.
Purtroppo nella maggioranza dei casi non posso replicare in tempo utile in quanto sono riuscito ad aggirare il content filtering che blocca l'acesso a blogger.com dai computer aziendali, ma non al 100%: ancora non riesco ad accedere al modulo dei commenti.

06 aprile 2007

L'iPod che salva la vita.

Nei film western era una copia della Bibbia, tenuta gelosamente sotto il mantello, a salvare la pellaccia del cowboy sfidato a duello dal cattivo di turno, fermando miracolosamente il proiettile che sarebbe finito dritto nel cuore.
A un militare americano di stanza in Iraq, la vita l'ha salvata un iPod che ha rallentato la corsa della pallottola.

Via Gizmodo

04 aprile 2007

Se i pirati sono di destra.


Punto Informatico riporta la notizia secondo la quale esisterebbero rapporti stretti tra il tracker The Pirate Bay e Carl Lundstrom, un politico svedese fortemente destrorso.
Forse i pirati non sono di destra, ma i loro soldi, quelli per mettere in piedi la baracca, quelli sì.
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