Se hai mezzi vecchi e vuoi circolare, prendi gli autobus o compra un'auto nuova. Non vorrai mica inquinare, vero?
Ecco il mio personalissimo punto di vista sulle misure anti inquinamento in questa città:
- Torino, capitale dell'industria automobilistica, non ha mai sviluppato una rete di trasporti pubblici degna di questo nome. C'era la Fiat a muovere i torinesi. Si è dotata di una metropolitana - breve e tutt'altro che capillare - da pochi mesi. L'azienda di trasporti effettua la programmazione di percorsi e frequenze negli insediamenti produttivi - dove gli autobus servono davvero - con evidenti miopie.
- I blocchi del traffico, in vigore da qualche anno, finiscono per penalizzare i veicoli meno inquinanti dacché vecchi autobus, autocarri e mezzi da lavoro si vedono sempre e comunque, e il loro contributo alle polveri sottili non è cosa da poco.
- Gli industriali devono vendere i loro prodotti, in questo caso automobili, e influenzano i governi affinché la circolazione di vetture nuove sia sempre in agenda. Per vendere più automobili bisogna convincere i consumatori che quelle che hanno non vanno più bene. Se non si riesce a convincerli, si stabilisce con un'ordinanza che non la possono più usare.
- I burocrati bloccano la circolazione delle auto non catalitiche per contrastare l'inquinamento. Ma non fanno alcun intervento verso fonti inquinanti ben più rilevanti, come gli impianti di riscaldamento centralizzati a gasolio. Adesso dovrei credere che un motorino usato per un tragitto di 20 minuti (provate a fare più di 20 minuti senza essere travolti da un autocarro) inquina di più di un bruciatore vecchio di trent'anni acceso per 8 ore al giorno? Stiamo scherzando, vero?
- Gli impianti di alimentazione a gas (metano, GPL) contribuirebbero a rendere i veicoli non catalizzati meno inquinanti. Ma mentre gli incentivi statali (e industriali) per acquistare un'auto nuova sono sempre stati consistenti, i fondi destinati agli incentivi per gli impianti a gas per autotrazione sono diminuiti. Prima 650 euro, ora 350 euro. Soldi che vengono restituiti dopo l'installazione dell'impianto, non congiuntamente.
- Se lo Stato mi penalizza nell'uso di una mia proprietà (uno scooter non catalizzato, un'auto non Euro2-3-4), perché non ho diritto ad alcun "risarcimento"? La mia proprietà perde valore d'uso e di mercato.
E se uno non ha i soldi per cambiare auto? Nessun problema: il nostro Paese è terreno di conquista - nel senso di Far West senza regole - di centinaia di società finanziarie per il credito al consumo che, nella saggezza popolare di un tempo, si chiamavano usurai.