01 settembre 2006

Medici.

A fine luglio, tanto per cambiare, ho subìto un incidente. Fermo allo STOP in Vespa sono stato tamponato da una Peugeot. Sleale, se ci pensate. Un'esperienza simile consente di verificare che il poggiatesta del sedile dell'auto serve davvero a qualcosa. Infatti la botta mi ha fatto un male cane. Ad un mese dall'incidente ho ancora mal di testa. Che si fa in questi casi? Procedura standard: visita al pronto soccorso e poi visita del medico della mutua per il decorso e le scartoffie.

A quanto pare, un decreto recente ha stabilito che è il medico del pronto soccorso, in base alla triage o all'umore del giorno, a stabilire se il paziente deve pagare o meno i 36 euro di ticket. Io devo essergli stato antipatico, perché me li ha fatti pagare tutti e 36 nonostante fossi vittima di un incidente stradale. Pazienza.

Il bello viene dopo. Viene col medico della mutua.
Mio padre, che è un medico all'antica, una volta mi ha detto che ci sono tre tipi di dottori in base al metodo con cui diagnosticano le malattie: i primi chiedono, i secondi toccano con mano mentre ai terzi è sufficiente osservare.
Evidentemente non conosceva il mio dottore della mutua, che è davvero formidabile. Lo chiameremo dottore del quarto tipo.

Il dottore del quarto tipo (di seguito d4t) è un incrocio tra un uomo e una scrivania disordinata, e non può stare in posizione eretta né deambulare senza una BMW serie 3.
Il d4p tipo esercita la medicina in presenza del paziente ma esclusivamente dal proprio computer.
Quando il paziente gli si para di fronte, il d4t non proferisce parola né interrompe la partita a Tetris, segno di grande capacità di concentrazione e distaccamento emotivo.
Dev'essere il paziente a rompere il silenzio per palesare la propria presenza ed avanzare una richiesta di aiuto, meglio se corredata da una diagnosi del pronto soccorso.
Non ci si faccia trarre in inganno dal continuo cliccare sul sito di Penthouse e gli occhi rivolti al cielo. Sebbene la prima impressione sia che il paziente gli sta rompendo i coglioni, in realtà il d4t sta dimostrando la sua superiorità scientifica e metodologica.

Laddove i suoi colleghi si abbassano a chiedere, tastare, auscultare o financo osservare, lui no: lui clicca.
Grazie all'intuito straordinario e a numerosi modelli precompilati in Word, dopo circa 20 secondi dal d4t si apre una prima fessura, da cui escono alcuni certificati che confermano la correttezza della diagnosi del pronto soccorso, e una seconda fessura, più piccola, in cui occorre inserire euro 30 (25 + IVA) ad uso interno. Il d4t rilascia ricevuta a fini fiscali quindi sigilla i certificati testè emessi.
E' il segnale convenuto. Il paziente, con un inchino e parole di gratitudine, deve intascare i certificati ed allontanarsi al fine di nn abusare oltre della paziente professionalità del d4t, nuovamente assorto nello schermo piatto da 21 pollici a matrice attiva e Dolby Surround, e non può sentire oltre. Pertanto, se il paziente ha omesso di dire che in quel momento accusa forti dolori al petto e al braccio sinistro, il d4t non vorrà elaborare i dati. Pazienza, sarà per il prossimo consulto.

31 agosto 2006

Microsoft Zune: qualche aggiornamento

Da Zuneinfo.com e ZuneInsider qualche interessante novità:
  • il 25-26 luglio si è tenuto a Seattle il Vision Summit di Microsoft. Steve Ballmer ha speso più di una parola su Zune, come atteso.
  • Toshiba dovrebbe costruire gli esemplari disponibili a partire da novembre. L'accordo consentirà di non litigare per le questioni inerenti la precedente (e saltata?) alleanza PlaysForSure.
  • sul sito FCC è presente una prima versione di manuale d'istruzioni (pdf) di Zune, da cui si conferma la partecipazione Toshiba, nonché altridocumenti e immagini.
  • ci saranno contenuti video precaricati su Zune: al momento 30 seconds to Mars e Serena Maneesh.

30 agosto 2006

[Recensione] Nino Vascon, Ricordo perfettamente.


Ieri sera, forza del web, ho ricevuto un graditssimo commento alla mia precedente recensione di Golpitalia, il romanzo umoristico di Nino Vascon. Autore del commento è Marco Vascon, che mi informa che Nino vive in montagna ed è grato per aver citato i suoi libri.
Ci mancherebbe. Mi ha fatto sorridere, a volte addirittura ridere. D'un riso amaro, s'intende. Ma quanti "romanzi storici" (uso questo terribile termine da antologia delle medie) ci riuscirebbero?
E allora andiamo per (dis)ordine, scrivendo due paroline sul primo romanzo dell'autore, ovvero:

Nino Vascon, Ricordo perfettamente. Memorie di un funzionario. Rizzoli, Milano, 1973.

C'è da dire che Ricordo perfettamente non è la storia farsesca del fascismo ma la cronaca degli aspetti verosimilmente farseschi di quell'epoca, un mare agitato in cui personaggi cinici, grotteschi e caricaturali (quindi verissimi) navigano a vista senza mai affondare, attraversando tempeste e cambi di timoniere ed uscendone sempre illesi ed asciutti. Sua Eccellenza, il carismatico capo del Servizio, comanda a bacchetta i suoi imbranati agenti (Carmine Bellezza, Martorana e colleghi) in svariate missioni che altro non sono che la ricostruzione delle malefatte e delle imprese del bieco ventennio.

Il lettore rivive in queste pagine gustose l'ascesa al potere del Duce, i goffi tentativi colonialisti, i cambiamenti culturali e sociali del Paese durante l'epoca del consenso, quello stesso consenso indifferente e opportunista descritto da Moravia.

La conquista dell'Albania e l'alleanza con la Germania nazista (atti oggettivamente gravissimi e violenti) vengono visti dalla porta di servizio, e la storia con s maiuscola diventa una storia piccola piccola, fatta di uomini pavidi, di ordini mal compresi, di improvvisi cambiamenti di rotta e di donne che fanno calare più di un paio di brache. E anche la tragedia e l'orrore diventano farsa, si sfaldano, si destrutturano, riuscendo addirittura a strappare un sorriso.

Carmine Bellezza ascolta, esegue, riporta, ma con distacco e con cinismo: ha dedizione ma non ha fede, è zelante ma non assorto. Così, ad ogni stormir di fronde, eccolo pronto a cambiare bandiera, a dire signorsì ad un altro signore (ma obbedendo sempre a Sua Eccellenza, epifenomeno di una classe dirigente camaleontica immune al tempo e alla storia) e portando sempre e comunque la pellaccia a casa. Senza mai sottrarsi ai piaceri della belle epoque.
Nei libri di Vascon non c'è traccia di eroe, e nemmeno se n'avverte il bisogno: perché gli eroi periscono per una causa, mentre gli zelanti funzionari sopravvivono agli eventi, adeguandosi ai pruriti di questo o quel generaletto.

Ricordo perfettamente e Gopitalia sono, indiscutibilmente, una storia d'Italia, anzi: la cronaca delle storie piccole che hanno fatto, disfatto (e all'occorrenza rifatto) l'Italia. E sono libri che andrebbero letti. Trovarli non è facile: Golpitalia prendeva polvere in un Mercatino dell'usato, in mezzo agli Harmony e ai Paperino. Ricordo perfettamente l'ho comprato su Ebay. Se li trovate, ne vale la pena.

Immancabile conclusione ovvero pensierino d'attualità. Non stiamo vivendo un'epoca così diversa da quella descritta dall'autore. Tra spie, politici, ministri, calciatori e giudici c'è poco da stare allegri. Chissà se Nino Vascon, guardando le Dolomiti dalla finestra di casa, non ci regalerà il terzo capitolo della saga di Carmine Bellezza?

29 agosto 2006

Rieccoci qui.

Tornato. Tempo di stirare il bucato di 4 lavatrici e ricomincio a scrivere.
Propositi che NON manterrò:
- scivere un sacco di cose furbe
- postare le foto del viaggio in Florida.
Cominciamo bene, cominciamo.

08 agosto 2006

[Foto] Vicinanze di Corso Vercelli, Torino.

Due scatti prima della pausa estiva.


Dettagli tecnici: pellicola negativa Fuji Superia 100, Sigma 28-105 f2.8, esposizione automatica con Nikon F601AF, acquisizione con scanner Epson Perfection 1670.

04 agosto 2006

Altri strumenti di lavoro online.

Dopo i tool collaborativi, il foglio di calcolo e il word processor di Google, ecco altri interessanti tool on line:
  • Snipshot permette di effettuare qualche operazione di fotoritocco e ridimensionamento a immagini presenti sul web o sul proprio computer; tra le opzioni di slavataggio ci sono il .pdf e la pubblicazione su Flickr
  • Zoho (che forse gioca con il termine So-Ho), Goffice e ThinkFree: tre suite Office basate su web.
Via .mau.

03 agosto 2006

Microsoft Zune cavalcherà l'onda del social network?

Su Wikipedia si trova una lista abbastanza completa e aggiornata dei principali social networks su web. Non può sfuggire il dato di MySpace: quasi 100 milioni di utenti di utenti, più o meno gli stessi che MSN Spaces ha racimolato in tempi più lunghi.
E proprio in questi giorni, Punto Informatico riporta un'affermazione di Chris Stephenson, responsabile marketing di MSN, secondo il quale i prodotti Zune sfrutteranno l'interfaccia Wi-Fi per fornire servizi di social network per fare comunicare gli utenti e un sistema peer-to-peer per lo scambio (superdistribution?) di contenuti multimediali.
Microsoft ha e ha sempre avuto questa caratteristica: arriva seconda in tutto (sistema operativo a finistre, web browser, servizi di community, VoIP) eppure riesce a sfruttare le proprie dimensioni per guadagnarci più di tutti gli altri.
Sarà così anche questa volta? Riuscirà nell'intento di sorpassare, per il user experience e appetibilità, il successo pittoresco e disordinato di MySpace?
Nel frattempo spunta il blog di un dipendente Microsoft ( Zune Insider) e ne parlano lo stesso giorno e con dovuto ritardo Corriere e Repubblica.
Il quadro è completo? Ne dubito. C'è ancora qualcosa da vedere e da capire.

02 agosto 2006

Comunicazione di servizio

Per motivi a me ignoti, l'azienda per cui presto servizio ha messo in blacklist il sito blogger.com, perciò non posso più prendere i miei "appunti tecnologici in forma di blog" dalla postazione di lavoro.
Obbedisco, ci mancherebbe.

Nei giorni scorsi ho provato anche l'opzione post per email di Blogger, ma sembra essersi sbloccata solo ora.

Morale della favola. Questo blog sarà aggiornato la sera da casa quando non sono troppo stanco, oppure in forma ridotta senza immagini e link nelle altre ore del giorno, sempre se l'opzione "post via email" continua a funzionare almeno da Gmail (nelle scorse settimane ha fatto i capricci e ha sputato i miei messaggi di tes solo ora).

27 luglio 2006

Come perdere e guadagnare un cliente al tempo dell'e-commerce.

Come perdere un cliente.
Da internauta e ebayer sono un sostenitore dell'e-commerce, ma di quello che funziona. Di quello che se compri una cosa poi ti arriva e se mandi una mail qualcuno ti risponde.
Meno bene mi è andata con il primo (e ultimo) tentativo di e-commerce con Aginform, storico negozio di informatica di Torino, dove peraltro sono già stato cliente brick and mortar (nel senso che ci sono andato di persona) spendendo cifre non irrisorie.
Ne parlo quindi a ragion veduta e certo non per compromettere gli affari di questa azienda. Vorrei solo che avessero un modo diverso di gestire i propri clienti.
Che è successo?
Verso il 20 giugno ho comprato on-line una CPU e un alimentatore da 400W, verificando che la disponibilità (di magazzino) fosse buona e pagando con bonifico bancario anticipato comprensivo di spese di spedizione, dietro la promessa di:
  • essere contattato da un operatore entro breve
  • ricevere la merce in 2/3 giorni lavorativi.
Due settimane dopo non avevo ricevuto nulla, così ho iniziato a chiamare il loro call center, con attese non proprio brevi, che mi ha comunicato che la CPU non era disponibile, anzi forse non era più in produzione e che la disponibilità visibile sul sito andava presa con le pinze.
Di fronte alle mie rimostranze per i tempi non rispettati e per le mie email senza risposta vengo a sapere che le email non vengono lette perché ne arrivano troppe e che forse gli indirizzi non funzionano più perché si stanno migrando i sistemi.
La settimana successiva, in assenza di novità, ho richiamato il call center chiedendo, come da condizioni di vendita, il rimborso. Un altro operatore mi ha comunicato che lo avrebbe effettuato immediatamente e automaticamente e che avrei ricevuto nel giro di poche ore una email con un pdf allegato quale prova del bonifico a mio favore.
Ovviamente ad oggi non ho ricevuto un bel niente. Così ho chiamato ancora una volta per chiedere spiegazioni e sono stato informato che il titolare era appena andato in banca ad effettuare i bonifici di rimborso, che sa tanto di bugia detta per nascondere l'imbarazzo.
Peccato che alla mia domanda: Ma almeno avete da qualche parte le mie coordinate bancarie per farmi 'sto binifico?, l'operatore sia caduto dal pero, abbia farfugliato qualcosa per chiedermi infine contocorrentebancaabicabecin.
Buonanotte, se non gli avessi ricordato questo insignificante dettaglio, a chi avrebbe fatto il rimborso? Mistero.
Sta di fatto che ad oggi non ho ricevuto né merce né rimborso, e sto qui a controllare l'email e il conto on line sperando di riavere i miei soldi. Ma si può affidare gli affari alla speranza? Non è un metodo un po' superato?
Aginform ha perso un cliente. Ma il vero interrogativo, ahiloro è questo: gliene importarà qualcosa? Ne dubito.

Come guadagnare un cliente.
Questa storia, però, ha un lieto fine, che forse meritava di essere il titolo di una storia a sé. Vediamolo.
Anni fa all'aeroporto di Fiumicino lessi una pubblicità di un'azienda IT che diceva:
Ieri avevi mille clienti. Oggi hai mille clienti. Quanti clienti hai perso?
Perso. Sagge parole. La forza del business, che sia on line o off line, è creare nuovi clienti e curare quelli consolidati. C'è chi non sa fare nessuna delle due cose, e chi le fa bene entrambe.
Dopo la delusione Aginform, per puro caso sono entrato in un negozio di informatica zona Crocetta. Par condicio: si chiama Orbita Informatica, ma se lo cercate con Google avrete il vostro bel daffare!
Ho esposto il mio problema al titolare (o chi mi ha assistito): una CPU e un alimentatore da 400W, niente roba esoterica, solo per navigare e scrivere le mie sciocchezze. Non essendoci disponibilità in negozio, mi ha lasciato il suo indirizzo email per scrivere la richiesta precisa, cosa che ho fatto arrivato a casa.
Nel giro di poche ore ho ricevuto una prima risposta, molto dettagliata; quindi abbiamo inziato uno scambio di email che mi ha lasciato a bocca aperta, perché questa persona si è data da fare con scrupolo eprfessionalità per trovare la soluzione migliore che soddisfacesse le mie esigenze, e ha raggiunto lo scopo nei tempi più brevi.
La merce è arrivata prima ancora che io fossi disponibile ad andare a ritirarla, e quando mi sono recato nel negozio, ho ricevuto assistenza e un trattamento davvero cordiale e professionale.
Possiamo parlare di e-commerce? Senza dubbio: il "contratto" si chiuso per email.

Morale della favola.
Io sono uscito con un sorriso e Orbita Informatica ha guadagnato un cliente, magari non altospendente, ma fedele (chi me lo fa fare di cercare un altro fornitore dopo queste esperienze?). Un gioco a somma zero: win-win. E vissero tutti felici e contenti (ancora di più quando riceverò il bonifico).

Disclaimer.
Credo di essere stato obiettivo nei limiti del possibile. Non ho starnazzato accuse né emesso sentenze. Aginform è un'azienda che lavora da anni con profitto e successo. Spero che questa segnalazione, se mai verrà letta, sia accolta come una critica costruttiva.


Aggiornamento del 30/07.
Ho ricevuto una email da parte di Aginform che mi comunica di avermi rimborsato i soldi.

23 luglio 2006

Zune, ecco il nome dell'iPod killer di Microsoft.



Mentre negli scorsi post mi arrovellavo a mettere insieme informazioni su Microsoft Argo, ecco che saltano fuori i siti Zuneinfo e Coming Zune che parlano - più il primo che il secondo - della nuova famiglia di portable media player di casa Microsoft.
Non ho avuto tempo di leggere tutti gli articoli, ma se si vuole sapere le ultime news di quello che fino a pochi giorni fa si chiamava Microsoft Argo e oggi pare chiamarsi Microsoft Zune (la solita mania di Microsoft di confendere le acque), Zuneinfo la sa lunga, e lo dice senza timori: Zune è confermato.
Su Zune non si sono fatti attendere anche i prontissimi Engadget e Gizmodo.