Due scatti prima della pausa estiva.
Dettagli tecnici: pellicola negativa Fuji Superia 100, Sigma 28-105 f2.8, esposizione automatica con Nikon F601AF, acquisizione con scanner Epson Perfection 1670.
08 agosto 2006
04 agosto 2006
Altri strumenti di lavoro online.
Dopo i tool collaborativi, il foglio di calcolo e il word processor di Google, ecco altri interessanti tool on line:
- Snipshot permette di effettuare qualche operazione di fotoritocco e ridimensionamento a immagini presenti sul web o sul proprio computer; tra le opzioni di slavataggio ci sono il .pdf e la pubblicazione su Flickr
- Zoho (che forse gioca con il termine So-Ho), Goffice e ThinkFree: tre suite Office basate su web.
03 agosto 2006
Microsoft Zune cavalcherà l'onda del social network?
Su Wikipedia si trova una lista abbastanza completa e aggiornata dei principali social networks su web. Non può sfuggire il dato di MySpace: quasi 100 milioni di utenti di utenti, più o meno gli stessi che MSN Spaces ha racimolato in tempi più lunghi.
E proprio in questi giorni, Punto Informatico riporta un'affermazione di Chris Stephenson, responsabile marketing di MSN, secondo il quale i prodotti Zune sfrutteranno l'interfaccia Wi-Fi per fornire servizi di social network per fare comunicare gli utenti e un sistema peer-to-peer per lo scambio (superdistribution?) di contenuti multimediali.
Microsoft ha e ha sempre avuto questa caratteristica: arriva seconda in tutto (sistema operativo a finistre, web browser, servizi di community, VoIP) eppure riesce a sfruttare le proprie dimensioni per guadagnarci più di tutti gli altri.
Sarà così anche questa volta? Riuscirà nell'intento di sorpassare, per il user experience e appetibilità, il successo pittoresco e disordinato di MySpace?
Nel frattempo spunta il blog di un dipendente Microsoft ( Zune Insider) e ne parlano lo stesso giorno e con dovuto ritardo Corriere e Repubblica.
Il quadro è completo? Ne dubito. C'è ancora qualcosa da vedere e da capire.
E proprio in questi giorni, Punto Informatico riporta un'affermazione di Chris Stephenson, responsabile marketing di MSN, secondo il quale i prodotti Zune sfrutteranno l'interfaccia Wi-Fi per fornire servizi di social network per fare comunicare gli utenti e un sistema peer-to-peer per lo scambio (superdistribution?) di contenuti multimediali.
Microsoft ha e ha sempre avuto questa caratteristica: arriva seconda in tutto (sistema operativo a finistre, web browser, servizi di community, VoIP) eppure riesce a sfruttare le proprie dimensioni per guadagnarci più di tutti gli altri.
Sarà così anche questa volta? Riuscirà nell'intento di sorpassare, per il user experience e appetibilità, il successo pittoresco e disordinato di MySpace?
Nel frattempo spunta il blog di un dipendente Microsoft ( Zune Insider) e ne parlano lo stesso giorno e con dovuto ritardo Corriere e Repubblica.
Il quadro è completo? Ne dubito. C'è ancora qualcosa da vedere e da capire.
02 agosto 2006
Comunicazione di servizio
Per motivi a me ignoti, l'azienda per cui presto servizio ha messo in blacklist il sito blogger.com, perciò non posso più prendere i miei "appunti tecnologici in forma di blog" dalla postazione di lavoro.
Obbedisco, ci mancherebbe.
Obbedisco, ci mancherebbe.
Nei giorni scorsi ho provato anche l'opzione post per email di Blogger, ma sembra essersi sbloccata solo ora.
Morale della favola. Questo blog sarà aggiornato la sera da casa quando non sono troppo stanco, oppure in forma ridotta senza immagini e link nelle altre ore del giorno, sempre se l'opzione "post via email" continua a funzionare almeno da Gmail (nelle scorse settimane ha fatto i capricci e ha sputato i miei messaggi di tes solo ora).
27 luglio 2006
Come perdere e guadagnare un cliente al tempo dell'e-commerce.
Come perdere un cliente.
Da internauta e ebayer sono un sostenitore dell'e-commerce, ma di quello che funziona. Di quello che se compri una cosa poi ti arriva e se mandi una mail qualcuno ti risponde.
Meno bene mi è andata con il primo (e ultimo) tentativo di e-commerce con Aginform, storico negozio di informatica di Torino, dove peraltro sono già stato cliente brick and mortar (nel senso che ci sono andato di persona) spendendo cifre non irrisorie.
Ne parlo quindi a ragion veduta e certo non per compromettere gli affari di questa azienda. Vorrei solo che avessero un modo diverso di gestire i propri clienti.
Che è successo?
Verso il 20 giugno ho comprato on-line una CPU e un alimentatore da 400W, verificando che la disponibilità (di magazzino) fosse buona e pagando con bonifico bancario anticipato comprensivo di spese di spedizione, dietro la promessa di:
Di fronte alle mie rimostranze per i tempi non rispettati e per le mie email senza risposta vengo a sapere che le email non vengono lette perché ne arrivano troppe e che forse gli indirizzi non funzionano più perché si stanno migrando i sistemi.
La settimana successiva, in assenza di novità, ho richiamato il call center chiedendo, come da condizioni di vendita, il rimborso. Un altro operatore mi ha comunicato che lo avrebbe effettuato immediatamente e automaticamente e che avrei ricevuto nel giro di poche ore una email con un pdf allegato quale prova del bonifico a mio favore.
Ovviamente ad oggi non ho ricevuto un bel niente. Così ho chiamato ancora una volta per chiedere spiegazioni e sono stato informato che il titolare era appena andato in banca ad effettuare i bonifici di rimborso, che sa tanto di bugia detta per nascondere l'imbarazzo.
Peccato che alla mia domanda: Ma almeno avete da qualche parte le mie coordinate bancarie per farmi 'sto binifico?, l'operatore sia caduto dal pero, abbia farfugliato qualcosa per chiedermi infine contocorrentebancaabicabecin.
Buonanotte, se non gli avessi ricordato questo insignificante dettaglio, a chi avrebbe fatto il rimborso? Mistero.
Sta di fatto che ad oggi non ho ricevuto né merce né rimborso, e sto qui a controllare l'email e il conto on line sperando di riavere i miei soldi. Ma si può affidare gli affari alla speranza? Non è un metodo un po' superato?
Aginform ha perso un cliente. Ma il vero interrogativo, ahiloro è questo: gliene importarà qualcosa? Ne dubito.
Come guadagnare un cliente.
Questa storia, però, ha un lieto fine, che forse meritava di essere il titolo di una storia a sé. Vediamolo.
Anni fa all'aeroporto di Fiumicino lessi una pubblicità di un'azienda IT che diceva:
Dopo la delusione Aginform, per puro caso sono entrato in un negozio di informatica zona Crocetta. Par condicio: si chiama Orbita Informatica, ma se lo cercate con Google avrete il vostro bel daffare!
Ho esposto il mio problema al titolare (o chi mi ha assistito): una CPU e un alimentatore da 400W, niente roba esoterica, solo per navigare e scrivere le mie sciocchezze. Non essendoci disponibilità in negozio, mi ha lasciato il suo indirizzo email per scrivere la richiesta precisa, cosa che ho fatto arrivato a casa.
Nel giro di poche ore ho ricevuto una prima risposta, molto dettagliata; quindi abbiamo inziato uno scambio di email che mi ha lasciato a bocca aperta, perché questa persona si è data da fare con scrupolo eprfessionalità per trovare la soluzione migliore che soddisfacesse le mie esigenze, e ha raggiunto lo scopo nei tempi più brevi.
La merce è arrivata prima ancora che io fossi disponibile ad andare a ritirarla, e quando mi sono recato nel negozio, ho ricevuto assistenza e un trattamento davvero cordiale e professionale.
Possiamo parlare di e-commerce? Senza dubbio: il "contratto" si chiuso per email.
Morale della favola.
Io sono uscito con un sorriso e Orbita Informatica ha guadagnato un cliente, magari non altospendente, ma fedele (chi me lo fa fare di cercare un altro fornitore dopo queste esperienze?). Un gioco a somma zero: win-win. E vissero tutti felici e contenti (ancora di più quando riceverò il bonifico).
Disclaimer.
Credo di essere stato obiettivo nei limiti del possibile. Non ho starnazzato accuse né emesso sentenze. Aginform è un'azienda che lavora da anni con profitto e successo. Spero che questa segnalazione, se mai verrà letta, sia accolta come una critica costruttiva.
Aggiornamento del 30/07.
Ho ricevuto una email da parte di Aginform che mi comunica di avermi rimborsato i soldi.
Da internauta e ebayer sono un sostenitore dell'e-commerce, ma di quello che funziona. Di quello che se compri una cosa poi ti arriva e se mandi una mail qualcuno ti risponde.
Meno bene mi è andata con il primo (e ultimo) tentativo di e-commerce con Aginform, storico negozio di informatica di Torino, dove peraltro sono già stato cliente brick and mortar (nel senso che ci sono andato di persona) spendendo cifre non irrisorie.
Ne parlo quindi a ragion veduta e certo non per compromettere gli affari di questa azienda. Vorrei solo che avessero un modo diverso di gestire i propri clienti.
Che è successo?
Verso il 20 giugno ho comprato on-line una CPU e un alimentatore da 400W, verificando che la disponibilità (di magazzino) fosse buona e pagando con bonifico bancario anticipato comprensivo di spese di spedizione, dietro la promessa di:
- essere contattato da un operatore entro breve
- ricevere la merce in 2/3 giorni lavorativi.
Di fronte alle mie rimostranze per i tempi non rispettati e per le mie email senza risposta vengo a sapere che le email non vengono lette perché ne arrivano troppe e che forse gli indirizzi non funzionano più perché si stanno migrando i sistemi.
La settimana successiva, in assenza di novità, ho richiamato il call center chiedendo, come da condizioni di vendita, il rimborso. Un altro operatore mi ha comunicato che lo avrebbe effettuato immediatamente e automaticamente e che avrei ricevuto nel giro di poche ore una email con un pdf allegato quale prova del bonifico a mio favore.
Ovviamente ad oggi non ho ricevuto un bel niente. Così ho chiamato ancora una volta per chiedere spiegazioni e sono stato informato che il titolare era appena andato in banca ad effettuare i bonifici di rimborso, che sa tanto di bugia detta per nascondere l'imbarazzo.
Peccato che alla mia domanda: Ma almeno avete da qualche parte le mie coordinate bancarie per farmi 'sto binifico?, l'operatore sia caduto dal pero, abbia farfugliato qualcosa per chiedermi infine contocorrentebancaabicabecin.
Buonanotte, se non gli avessi ricordato questo insignificante dettaglio, a chi avrebbe fatto il rimborso? Mistero.
Sta di fatto che ad oggi non ho ricevuto né merce né rimborso, e sto qui a controllare l'email e il conto on line sperando di riavere i miei soldi. Ma si può affidare gli affari alla speranza? Non è un metodo un po' superato?
Aginform ha perso un cliente. Ma il vero interrogativo, ahiloro è questo: gliene importarà qualcosa? Ne dubito.
Come guadagnare un cliente.
Questa storia, però, ha un lieto fine, che forse meritava di essere il titolo di una storia a sé. Vediamolo.
Anni fa all'aeroporto di Fiumicino lessi una pubblicità di un'azienda IT che diceva:
Ieri avevi mille clienti. Oggi hai mille clienti. Quanti clienti hai perso?
Perso. Sagge parole. La forza del business, che sia on line o off line, è creare nuovi clienti e curare quelli consolidati. C'è chi non sa fare nessuna delle due cose, e chi le fa bene entrambe.Dopo la delusione Aginform, per puro caso sono entrato in un negozio di informatica zona Crocetta. Par condicio: si chiama Orbita Informatica, ma se lo cercate con Google avrete il vostro bel daffare!
Ho esposto il mio problema al titolare (o chi mi ha assistito): una CPU e un alimentatore da 400W, niente roba esoterica, solo per navigare e scrivere le mie sciocchezze. Non essendoci disponibilità in negozio, mi ha lasciato il suo indirizzo email per scrivere la richiesta precisa, cosa che ho fatto arrivato a casa.
Nel giro di poche ore ho ricevuto una prima risposta, molto dettagliata; quindi abbiamo inziato uno scambio di email che mi ha lasciato a bocca aperta, perché questa persona si è data da fare con scrupolo eprfessionalità per trovare la soluzione migliore che soddisfacesse le mie esigenze, e ha raggiunto lo scopo nei tempi più brevi.
La merce è arrivata prima ancora che io fossi disponibile ad andare a ritirarla, e quando mi sono recato nel negozio, ho ricevuto assistenza e un trattamento davvero cordiale e professionale.
Possiamo parlare di e-commerce? Senza dubbio: il "contratto" si chiuso per email.
Morale della favola.
Io sono uscito con un sorriso e Orbita Informatica ha guadagnato un cliente, magari non altospendente, ma fedele (chi me lo fa fare di cercare un altro fornitore dopo queste esperienze?). Un gioco a somma zero: win-win. E vissero tutti felici e contenti (ancora di più quando riceverò il bonifico).
Disclaimer.
Credo di essere stato obiettivo nei limiti del possibile. Non ho starnazzato accuse né emesso sentenze. Aginform è un'azienda che lavora da anni con profitto e successo. Spero che questa segnalazione, se mai verrà letta, sia accolta come una critica costruttiva.
Aggiornamento del 30/07.
Ho ricevuto una email da parte di Aginform che mi comunica di avermi rimborsato i soldi.
23 luglio 2006
Zune, ecco il nome dell'iPod killer di Microsoft.
Mentre negli scorsi post mi arrovellavo a mettere insieme informazioni su Microsoft Argo, ecco che saltano fuori i siti Zuneinfo e Coming Zune che parlano - più il primo che il secondo - della nuova famiglia di portable media player di casa Microsoft.
Non ho avuto tempo di leggere tutti gli articoli, ma se si vuole sapere le ultime news di quello che fino a pochi giorni fa si chiamava Microsoft Argo e oggi pare chiamarsi Microsoft Zune (la solita mania di Microsoft di confendere le acque), Zuneinfo la sa lunga, e lo dice senza timori: Zune è confermato.
Su Zune non si sono fatti attendere anche i prontissimi Engadget e Gizmodo.
18 luglio 2006
Microsoft Argo: ultime notizie.
I siti italiani cominciano ad interessarsi della portable game console di Microsoft. Io ne avevo scritto qui e qui.
Ultime notizie, quindi, da:
Che dicono gli articoli? Qualcosa quello del Sole, che avanza ipotesi interessanti sul gaming online e su un servizio alla Tivo to Go (XBox To Go?); poco e niente gli altri due. Ma quel che conta, soprattutto a Redmond, è che se ne parli, nel bene e nel male. Perché la posta in gioco è alta, e Microsoft ha dalla sua parte elementi importanti, come il grandissimo bacino di utenza Windows/WindowsMediaPlayer, l'alleanza PlaysForSure, le community e i servizi web di MSN e Live.
Mi piacerebbe che dicesse la sua (e spero che risponda all'appello), l'amico Tomi Ahonen, che di queste cose ne capisce più di me: Tomi, what's your opinion about Microsoft's strategy in portable game console market? Will Argo -- a Wi-Fi enabled portable media player -- succeed in overtaking Apple's leadership and contrastin the role of the multimedia 3G mobile phones?
---
Aggiornamento delle 20.00. Phil Leigh di Inside Digital Media averte che sul suo sito è presente un'intervista audio (27 minuti, formato MP3) a Steve Lang, fondatore di MadMaxMedia proprio in tema di Microsoft Argo Per scaricare l'intervista si deve selezionare la data 19 luglio (ma al momento mi sembra ci sia qualche difficoltà sul sito di Phil...)
Ultime notizie, quindi, da:
Che dicono gli articoli? Qualcosa quello del Sole, che avanza ipotesi interessanti sul gaming online e su un servizio alla Tivo to Go (XBox To Go?); poco e niente gli altri due. Ma quel che conta, soprattutto a Redmond, è che se ne parli, nel bene e nel male. Perché la posta in gioco è alta, e Microsoft ha dalla sua parte elementi importanti, come il grandissimo bacino di utenza Windows/WindowsMediaPlayer, l'alleanza PlaysForSure, le community e i servizi web di MSN e Live.
Mi piacerebbe che dicesse la sua (e spero che risponda all'appello), l'amico Tomi Ahonen, che di queste cose ne capisce più di me: Tomi, what's your opinion about Microsoft's strategy in portable game console market? Will Argo -- a Wi-Fi enabled portable media player -- succeed in overtaking Apple's leadership and contrastin the role of the multimedia 3G mobile phones?
---
Aggiornamento delle 20.00. Phil Leigh di Inside Digital Media averte che sul suo sito è presente un'intervista audio (27 minuti, formato MP3) a Steve Lang, fondatore di MadMaxMedia proprio in tema di Microsoft Argo Per scaricare l'intervista si deve selezionare la data 19 luglio (ma al momento mi sembra ci sia qualche difficoltà sul sito di Phil...)
ShortText.com: scrivere e condividere appunti.
Via iamsc segnalo ShortText, un'applicazione web che consente di creare appunti in stile Post-it fino a 30000 caratteri, condividerli mediante URL temporanee (disponibili per un anno) e accettare commenti da altri utenti. E' anche possibile creare appunti privati e, dietro il pagamento di $2 con Paypal, comprare una URL permanente del tipo shorttext.com/mionome. Infine è possibile aggiungere gli shorttext creati al proprio social bookmarking con del.icio.us .
14 luglio 2006
Lulu.com: pubblicare, vendere e comprare contenuti digitali.
Sinceramente non ne ero a conoscenza, nonostante sia online dal 2002 e sia stata fondata dal fondatore di Red Hat. Lulu si definisce un partner tecnologico per pubblicare e vendere on line qualunque contenuto digitale, e specifica di non essere un editore: in questo modo chiunque (pagando) può essere un autore senza il rischio di vedere modificata la propria idea.
Per sapere come funziona ci si può affidare all'esperienza di Philipp Lenssen. Qui invece ci sono i prezzi per la stampa di libri e per la loro spedizione.
Via Jorn Barger.
Per sapere come funziona ci si può affidare all'esperienza di Philipp Lenssen. Qui invece ci sono i prezzi per la stampa di libri e per la loro spedizione.
Via Jorn Barger.
13 luglio 2006
Due tool per i diagrammi.
Ecco due strumenti per creare e gestire diagrammi di flusso, diagrammi ad albero, pianificazioni e anche ragionamenti mentali.
Il primo è Gliffy.com: è online e permette anche di condividere i diagrammi creati. Via GoogleSystem.
Il secondo si chiama FreeMind ed è un software di mind map per rappresentare idee, parole, attività. L'ho visto usare a J.C.De Martin di Creative Commons.
Il primo è Gliffy.com: è online e permette anche di condividere i diagrammi creati. Via GoogleSystem.
Il secondo si chiama FreeMind ed è un software di mind map per rappresentare idee, parole, attività. L'ho visto usare a J.C.De Martin di Creative Commons.
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