Malgrado la tua assenza io ti amo.
Il titolo di quest'opera potrebbe riassumere efficacemente il mio stato d'animo all'uscita di Artissima: malgrado di arte ne abbia vista proprio poca, continuo ad amarla. Il sottotitolo della mostra sembra un appello disperato: cerchiamo qualcosa di nuovo, a tutti i costi. Ed ecco allora le immancabili e volgari provocazioni, le installazioni tanto simboliche ed evocative da non evocare nulla, i dilettantismi. Non mancano, a ragion del vero, opere piacevoli che testimoniano un impegno e una qualche illuminazione
A conti fatti, salvo i lavori che hanno molto rigore formale ma poca arte nel senso della creazione geniale e sregolata: ottime le fotografie di Basilico, Botto e Bruno, Gilbert & George. C'era anche il prezzemolo della Cibachrome, Vanessa Beecroft, che mi sembra aver raschiato un po' troppo il fondo del barile delle modelle algide in posa perfetta.
E si va avanti a seprentone, tra i corridoi illuminati, le strette di mano dei galleristi, gli artisti maledetti che, molto compresi nel loro ruolo di diointerra, sgranocchiano panini ai piedi delle loro creazioni con le auricolari dell'iPod in bella vista.
L'arte, malgrado la sua assenza, è anche questa.