A 19 anni, ad un concerto dei genovesi Detestor, ho fatto stage diving, e mi sono procurato un trauma distorsivo tibio-tarsico. Pronto soccorso, lastre, fasciatura.
Potevo, con queste premesse non andare al Gods of Metal 2005? Forse sì, ma ci sono andato. Con il chiodo e le scarpe da ginnastica alte.
Cosa mi è piaciuto:
- Le ritmiche degli Obituary. Precise, compatte, piene, veloci. I 5 ragazzi hanno dimostrato stoffa ed energia. Anche i suoni non mi sono dispiaciuti. ESP, Charvel e EMG marchi obbligatori, a quanto pare...
- La rabbia cieca di Kerry King degli Slayer. Tatuato come Tyson, ha tirato riff velocissimi e precisi per più di un'ora. E' sempre lui.
- Gli Iron Maiden. Per forza: hanno 50 anni e saltano come matti per due ore filate. E la musica: potenti da paura, suoni aggressivi ma nitidissimi, mai impastati. Bruce è Bruce, mica cotiche. Fender rules, alla faccia dei legnacci modaioli :-)
- Il suono della chitarra di Hanneman degli Slayer: un crunch che non c'entrava nulla con il suono degli Slayer.
- I Lacuna Coil. Un copia degli Evanescence con un grosso complesso di inferiorità. Tra una canzone e l'altra il cantante continuava a ripetere: "Lo so che volete i Maiden, ma abbiamo quasi finito". Si può?
- I soli di Obituary e Slayer. Andiamo, ragazzi: le sestine tutto in alternata a 200 bpm vi riescono in studio, ma dal vivo non si capiva niente. Le ritmiche bastano e avanzano.
- Il volume del concerto. Troppo basso. Si poteva parlare a voce normale a pochi metri dallo stage. Ehi, era Heavy Metal, mica Buble!