28 febbraio 2005
Snow, monday morning.
Quando questa mattina il mio vicino di casa Antonio M., di professione carpentiere in ferro, ha spinto la mia automobile bloccata dalla neve caduta in abbondanza nella notte dell'hinterland torinese, ho avuto una breve illuminazione.
Non sono riuscito a fare altro che chiedergli: "Lo prende un caffè?" e andargli incontro per stringergli la mano.
Temo di non essere stato all'altezza della situazione.
L'ho seguito allontanarsi verso il suo autocarro Nissan. Una chiave inglese sporgeva dalla tasca posteriore dei suoi blue jeans.
Ho acceso il motore. La mia automobile era di nuovo in strada.
24 febbraio 2005
Consigli per gli acquisti.
Che fate quando dovete comprare un Hi-Fi, un frigorifero o un CD?
Se avete tempo e voglia, entrate nei negozi e chiedete al personale, che spesso non sa nulla di quanto state chiedendo, vi invita a leggere le caratteristiche sulla scatola o vi dà informazioni errate.
In alternativa, andate su Kelkoo.it, CDnow.com e qualche newsgroup per leggere le opinioni dei consumatori, scoprire qual è il prezzo da pagare e verificare dove potete comprare l'articolo.
Facciamo un esempio più difficile. Dovete comprare una bambola gonfiabile o un altro gadget per la vostra intimità di coppia o solitaria.
Già che nei s e x y shop si entra sempre un po' di soppiatto e con gli occhiali da sole, perché farsi prendere dalla vergogna e dalla fretta di uscire con il rischio di sbagliare acquisto?
Niente paura. Qui troverete pareri competenti, descrizioni e link su decine e decine di articoli del settore, per lui e per lei.
E non dovrete più inventare scuse barbine del tipo: "Credevo che fosse un canotto". Provare per credere.
23 febbraio 2005
La rivincita degli occhiali a raggi X.
Che fine ha fatto questo prezioso gadget, comprato in migliaia di esemplari, dopo avere infranto i sogni di altrettanti adolescenti degli anni 70 e 80?
Quale segreto, quale meraviglia tecnologica consentiva ai fortunati possessori di "spogliare con lo sguardo" tutte le donne del mondo e scoprirne le carni nascoste dalle vesti?
E soprattutto, può la tecnologia di oggi esaudire il sogno di ieri di vedere attraverso i vestiti con un semplice paio di occhiali?
O è ancora roba da ultime pagine di Diabolik?
Neanche per sogno. A renderci felici ci ha pensato un'azienda americana che, per circa 2500 $, vende The X-Reflect Goggles TM, un discreto paio di occhiali a raggi X.
Le donne, finalmente, non avranno più segreti.
21 febbraio 2005
Ci vuole un fisico bestiale.
Zapping su TV locali. Trasmettono in loop televendite di attrezzi per fare ginnastica, ingrossare i muscoli, perdere peso e pancia.
Su Telecupole la panca per addominali, su ReteCanavese un elettrostimolatore da 150 euro. I modelli sono tutti palestratissimi, le ragazze hanno addomi asciutti e seni prosperosi.
Ma a me è venuto in mente un rimedio più antico e di sicura efficacia, se non altro perché non ho mai conosciuto nessuno che abbia ammesso candidamente: "Sì, l'ho compato e lo sto usando".
La ricordate? Era nelle ultime pagine dei fumetti, specie quelli "neri" come Diabolik e Satanik.
Era la famosa pomata Muscol, che con poche applicazioni garantiva muscoli d'acciaio per fare colpo sulle ragazze e difendersi dai malintenzionati. Meraviglioso.
In fondo alla pagina c'è ancora il coupon. Da sempre piuttosto esile, stasera sono fortemente tentato di scrivere all'Istituto Scientifico Max Magic per chiedere se in qualche umido magazzino della periferia di Milano sono rimasti un paio di tubetti del miracolo prodotto.
Anche se fuori nevica e fa freddo, l'estate si avvicina a grandi passi. E anch'io voglio muscoli d'acciaio.
O forse no.
20 febbraio 2005
Una giornata particolare.
Ieri sono successe due cose.
La prima è abbastanza seccante: si è rotta la marmitta della mia Ka. Adesso la fedele Pippomobile rossa fa il rumore di una Subaru Impreza e va come un Ciao. Se non porrò rimedio entro breve, al posto del bollino blu mi rilasceranno una targa del Pakistan.
La seconda è stimolante. Mi scrivono: "Un mondo senza innocenza (il titolo di questo blog, nda) lo vedrei bene come insegna di un negozio di intimo".
Fantastico. Se è vero che un libro si acquista spesso per il titolo, io ho già il nome per un negozio di successo. Neanche a dirlo, una delle mie categorie merceologiche preferite.
Radio Nostalgia sta trasmettendo quella canzone di Concato che dice tucheseinatadovec'èsempreilsole. Ecco, ha rovinato tutto.
Buonanotte.
18 febbraio 2005
Sulla lavatrice/3.
E infine, chi era quel piccolo robot che in un carosello blaterava "Or che bravo sono stato posso fare anche il bucato"?
Uno euro a tutti quelli che risponderanno.
16 febbraio 2005
Sulla lavatrice/2.
Perché gli attori delle pubblicità di detersivo, quando entrano nelle fibre del bucato sporco, cominciano a parlare con l'eco, come se fossero in una grossa stanza vuota?
Dovrebbe essere il contrario: la voce dovrebbe uscire ovattata, attutita.
15 febbraio 2005
Sulla lavatrice/1.
Ieri stavo facendo il bucato con il sapone liquido che, a differenza di quello in polvere, fa schiuma.
Guardavo rapito il cestello riempirsi di quella morbida, bianca ed effimera materia, dove i miei vestimenti fluttuavano leggeri, sordi.
Però -- pensavo -- per rendere pulite le mie camicie sto sporcando il mare, che è di tutti.
Grazie al cielo è iniziata la centrifuga.
14 febbraio 2005
Buon San Valentino a tutti.
Quello che vedete sopra è un CUORE UMANO.
Più vero di tutti quelli che state disegnando o mandando via email alla vostra rubrica.
Allora, a forza di baci, abbracci, regali, auguri e altre smancerie, vi è già venuto il diabete?
10 febbraio 2005
La vita sessuale di Catherine M.
Domenica pomeriggio, interregionale per Chivasso. Piuttosto affollato, surriscaldato.
Trovo posto vicino a due ragazze che stanno leggendo.
La ragazza di fronte a me ha il libro sulle ginocchia, quindi non posso leggerne il titolo. Allora tiro ad indovinare: "Il codice Da Vinci, di Dan Brown".
Solleva il libro, scoprendone la copertina. Bingo! Risposta esatta.
Come ho fatto? Statistica. In questi giorni un italiano su tre sta leggendo il Codice, e l'altra viaggiatrice sta leggendo qualche porcheria di Coelho. Rimango io; quindi per esclusione, rimane il malloppo di Dan Brown.
Rimango io, appunto. Con il mio libro da iniziare: Vita sessuale di Catherine M., di Catherine Millet, oggi tranquilla signora dell'élite culturale parigina, ieri agitata e affamatissima paladina del sesso di gruppo.
In un libro dichiaratamente sessuale già dal titolo, il rischio di crogiolarsi in noiose e ripetitive descrizioni pornografiche è alto. Ma la Millet, che nella vita fa il critico d'arte e la fotografa e non la *p o r n o star*, sceglie uno stile asciutto, mai coinvolto.
Le quattro parti che compongono il libro (Il numero, Lo spazio, Lo spazio raccolto, Particolari) sono la dichiarazione di un rigoroso intento analitico volto a scomporre il corpo nelle sue componenti rilevanti che coincidono con altrettante zone erogene, orifizi, dettagli.
L'autrice ci offre inquadrature da film hard, primissimi piani su pezzi di sé funzionali al conseguimento del piacere non di sé ma degli infiniti ed anonimi amanti che si avvicendano sul suo corpo, complice la penombra del Bois o di qualche monolocale in Saint Germain.
Anche quando le descrizioni scendono nel dettaglio, non scade mai nella manualistica o nell'autocompiacimento. L'autrice si dice brava ad eseguire certe pratiche perché così le è stato detto: questo distacco le offre l'opportunità di osservare quasi al microscopio l'etologia dei suoi molti amanti, creando gustose gallerie di personaggi molto veri, molto umani.
In queste pagine, il lettore maschio può sorridere di errori e goffaggini in cui è certamente incappato; le donne possono trovarvi forse alcune risposte -- ma il mio punto di vista non mi consente ulteriori ipotesi.
Grazie al cielo, in oltre 150 pagine mai si accenna ad amore e sentimenti, liberando i lettori da inutili fardelli e scomodi sensi di colpa per la descrizione di attività probabilmente non comuni a tutti e forse legate ad anni passati, quelli della liberazione sessuale e della coppia aperta.
E infatti gli anni passano, e passano per tutti. Tanto che anche la scrittrice si converte infine ad una vita di coppia quasi regolare, senza tuttavia rinnegare il passato, chiedere scusa né aspirare al perdono di una società riscopertasi moralista.
Sull'argomento, un libro piacevole e abbastanza onesto. Migliore di altri e più recenti (aggiungo: goffi e innocui) tentativi, minore rispetto ai capolavori del passato (per tutti Le 120 giornate di Sodoma e Histoire d'O).
Vale la pena leggerlo in un luogo pubblico: il grande piacere di questa lettura sono le espressioni scandalizzate dei miei vicini.
Certe cose non hanno prezzo.
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