Da ieri si vedono lunghe file di automobili all'entrata dei distributori e malinconici cartelli che dicono GASOLIO ESAURITO.
Si tratta di una mancanza temporanea. Credo che nei prossimi giorni i trasportatori torneranno a guidare e a riempire le pompe dei distributori forse la prima volta che abbiamo la grande opportunità di riflettere su un fenomeno che, prima o poi, affronteremo: la fine dei combustibili fossili.
Dapprima non sarà una vera e propria fine, ma quando il prezzo del greggio supererà le soglie di sopportabilità (150-200 $ al barile), l'acquisto del carburante per trasporti diventerà impraticabile per i redditi medio bassi.
In mancanza di carburanti o vettori energetici alternativi e largamente disponibili, quello appena descritto è un trend difficilmente scarsamente controvertibile.
Mi resta difficile spiegare a me (e in queste righe) la percezione di un fenomeno parallelo: aumentano le pubblicità di automobili. A me pare che, a differenza di qualche anno fa, i car maker siano diventati i più grandi buyer di spazi pubblicitari in TV e sul web. Mi sembra che in prima serata su reti pubbliche e private ci siano solo automobili. Sono cambiate, ovviamente, le parole chiave: è tutto un ecologia, economia, garanzia, efficienza nei consumi, sicurezza attiva e passiva.
La potenza in cavalli (termine ormai desueto ma appartenente all'immaginario simbolico popolare) campeggia in scritte più o meno piccole, ma le potenze specifiche - grazie anche agli investimenti nei motori diesel, sono sempre più alte: per me, con i miei rudimenti di termodinamica, è difficile persuadersi che un motore da 200 CV consumi poco e inquini di meno. Parimenti mi sembra che i veicoli ZEV o LEV rimangano belle fotografie sulla stampa specializzata e che le soluzioni ibride o alternative siano a metà strada tra la concept car e il lusso per pochissimi, come la Toyota Prius (che, a vedere l'indicatore del consumo istantaneo, pare aver bisogno di un bel po' di carburante per muovere quelle 2 tonnellate di stazza).
Fra qualche ora o giorno, precettati i camionisti, troveremo di nuovo benzina e gasolio alla pompa. Probabilmente con prezzi ancora maggiorati: già oggi per 15 litri di super non bastano 20 euro. Ma la coperta diventa ogni giorno sempre più corta e prima o poi dovremo affrontare seriamente il fatto che è vicina l'ora in cui resteremo tutti, o quasi tutti, al freddo. Nel vero senso della parola.