Le Alpi piemontesi regalano percorsi mozzafiato per gli amanti della mountain bike, e l'anello Salbertrand – Eclause – Rifugio Guido Rey Viberti – Moncellier – Salbertrand non fa eccezione. Un itinerario che combina natura incontaminata, salite impegnative e panorami spettacolari.
Dati tecnici del percorso
📍 Partenza/Arrivo: Salbertrand
📏 Distanza: circa 18 km
📈 Dislivello positivo: 785 m
⏳ Durata media: 3-4 ore
🟢 Difficoltà: Medio-Alta
🛤 Fondo: sterrato, sentieri alpini, neve, tratti tecnici
Il percorso nel dettaglio
Da Salbertrand a Eclause
Partendo da Salbertrand, il percorso inizia su una strada sterrata che si addentra nei boschi dell'Alta Valle di Susa. La salita è costante ma pedalabile, con pendenze moderate che permettono di scaldare le gambe senza affaticarsi troppo.
Verso il Rifugio Viberti: fatica e panorami
Superata Eclause, la traccia diventa più impegnativa: il fondo si fa più sconnesso, con ampi tratti coperti di neve, e le pendenze aumentano, mettendo alla prova la resistenza. L'ultimo chilometro, a causa della neve, è più faticoso e richiede alcuni passaggi a spinta, ma la fatica è stata ripagata dalla vista di due caprioli che correvano nel bosco. Il Rifugio Guido Rey Viberti, a quota 1737 m, rappresenta un'ottima occasione per una pausa , immersi nel silenzio delle montagne innevate. Da qui, la vista sulle vette circostanti ripaga di ogni sforzo. Da qui si percorre la medesima strada dell'andata in quanto il sentiero che corre parallelo sulla destra orografica era coperto da neve alta e quindi non percorribile.
Da Eclause a Moncellier: discesa tecnica e adrenalina
All'altezza di Pra Rion, in prossimità di un basso fabbricato, si imbocca un sentiero che porta al cento di Eclause. E qui si prosegue con una serie di saliscendi prima di affrontare la discesa verso Moncellier. Il sentiero è molto pulito e tutto percorribile ad eccezione di un albero caduto che lo interrompe e costringe a scavalcarlo. Questo tratto è tecnico e richiede attenzione, con sezioni più ripide e fondo a tratti smosso.
Ritorno a Salbertrand
L'ultimo tratto del giro si sviluppa su una mulattiera abbastanza impegnativa e con pendenze importanti; il percorso è pulito, asciutto perché esposto a sud e perfettamente segnalato, e offre una magnifica vista sulla valle prima di rientrare a Salbertrand.
Consigli per affrontare il percorso
✅ Bici consigliata: MTB full o hardtail con buona escursione
✅ Periodo ideale: fatto in pieno inverno, ma meglio primavera, estate e inizio autunno
✅ Attrezzatura indispensabile: casco, guanti, protezioni leggere, kit di riparazione e una buona scorta d’acqua - ci sono però fonti a Eclause e al rifugio Viberti
✅ Preparazione fisica: il dislivello e la lunghezza richiedono una buona resistenza
Conclusione
Questo itinerario è un vero e proprio viaggio tra natura selvaggia e panorami da cartolina. Perfetto per chi cerca una sfida impegnativa ma gratificante, lontano dal caos e immerso nell’aria pura delle montagne. Se ami la MTB, questo giro non può mancare nel tuo repertorio!
Galleria foto
![]() |
L'arrivo ad Eclause |
![]() |
L'arrivo a Grange della Valle 1769 mslm |
![]() |
L'arrivo a Grange della Valle 1769 mslm |
![]() |
Il ponte per il rifugio Viberti. |
![]() |
Proseguendo si va al rifugio Levi Molinari, raggiungibile solo con ciaspole e sci |
![]() |
Cascata di ghiaccio alla Grange della Valle |
![]() |
Il rifugio Viberti |
![]() |
Da qui si imbocca il sentiero che riporta a Eclause. |
Nessun commento:
Posta un commento