La temperatura è quasi primaverile, e il cielo di un blu profondo, privo di nuvole e foschia. Alzando lo sguardo , si vedono solo blu e il profilo nitido delle montagne.
Sono condizioni ideali. La meta è il lago e la diga di Rochemolles, e per raggiungerli scelgo quella che sarà la via meno agevole.
Superati Gleise e Cianfuran, raggiungo i bacini Enel di Fregiusa: la salita è abbastanza lunga, con pendenze sempre tra il 9 e il 12%, ma il fondo è un asfalto nuovo e liscissimo.
Dallo spiazzo dei bacini imbocco la Decauville, un percorso di alcuni kilometri quasi pianeggiante. La neve è battuta e compatta perché d'inverno è una meta molto popolare per camminate con le ciaspole. Si pedala bene, senza fatica.
Poi la neve battuta finisce. Si vede che hanno deciso che la pista di allenamento doveva finire ad un certo punto, e da lì la neve è fresca, morbida e profonda.
Le tracce diminuiscono: pochi i segni di piedi e ciaspole. Si intravede il segno di un copertone largo , da fat bike o moto da trial.
Pedalare è impossibile perché le ruote affondano e si coprono di neve che indurisce sotto il parafango, bloccando il movimento. Non ci sono alternative: si deve spingere. Sono quasi 3 km, che mi mettono a dura prova.
3 km per incrociare sulla sinistra, finalmente, la carrareccia innevata. E' la strada di servizio che porta alla diga e il fondo è compatto e liscio. Si ricomincia a pedalare senza troppa fatica anche se la pendenza torna sopra il 9%. 2La strada è quasi sempre all'ombra e il fondo è duro, compatto, con qualche tratto di ghiaccio. Gli ultimi km e si arriva alla stradina che porta alla diga e alla casa dei custodi.
Sono quasi le 15, il sole è ancora caldo ma si sta abbassando, e bisogna tornare indietro.
Scartata l'idea di scendere dalla Gran Bea, che avevo intravisto durante la salita ed è poco più di una traccia coperta di neve fresca, l'opzione migliore è scendere dalla carrareccia fino al paese di Rochemolles. Una discesa veloce sul fondo di neve compatta, fino ad una piccola deviazione sul sentiero pedonale per Bardonecchia.
Non lo avevo mai percorso. Il fondo ha un leggero strato di neve immacolato, solcato solo da impronte di un animale. Mi sembra un lupo. Lo percorro tutto, fino alle cascate di ghiaccio. Poi si rientra sulla strada asfaltata fino a Bardonecchia.
Galleria foto
Salita verso i bacini
Salita verso i bacini
Bacini Enel
Inizio della Decauville
L'incrocio con le piste Jaffreau, e la telecabina
Decauville. Qui ancora si pedala.
La parte non battuta della Decouville.
L'incrocio con la strada di servizio
L'arrivo alla diga
Il lago di Rochemolles, parzialmente ghiacciato.
La casa dei custodi della diga
Da qui inizia il sentiero pedonale per Bardonecchia
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