Mentre il mio Luxman LV-11 è in assistenza per un nuovo intervento di disossidazione (sempre che non si sia rotto qualche componente), nella pausa estiva ho cercato di riaggiornarmi un po' sui trend del budget (o entry level) Hi-Fi.
Da tempo coltivavo il mito del NAD3020, integrato di scuola inglese che è diventato un riferimento nell'Hi-Fi low end. La sua fama ha fatto sì che, nonostante la vetustà, le sue quotazioni nell'usato siano ancora abbastanza alte.
Dopo qualche lettura (ormai ho una certa dimestichezza ad uscire illeso dalle feroci battaglie dei forum) mi sono orientato su un Cambridge Audio A1, semplice e pulito integrato di suola inglese che, soprattutto nella sua versione Special Edition, è riconosciuto sovente come l'unico erede del NAD3020.
Le ricerche su ebay sono state fruttuose e relativamente brevi. Ovviamente, trattandosi più di uno sfizio che di una necessità, ero alla ricerca di un'occasione a poco prezzo.
Ho trovato un esemplare in UK (la maggior parte sono in quel mercato) abbastanza ben messo di estetica, a parte qualche graffio; il venditore assicurava il corretto funzionamento. E' la versione 3, la più recente e valida, ma purtroppo non la Special Edition abbastanza difficile da trovare; peccato, perché ha componenti più pregiati, come il trasformatore toroidale.
Difetto noto e comunicato: la mancanza di uno dei connettori/terminali per un canale dei diffusori.
Considerando il prezzo mite, l'ho acquistato senza troppe remore.
Ecco come si presenta dopo l'unboxing.
Chassis e pannello frontale tutto sommato in ordine; tutti i potenziometri e pulsanti al loro posto. Bellissime le manopole ellittiche.
L'interno è pulito, ordinato ed essenziale. All'apertura ho notato due cose: un connettore scollegato dalla board, subito ricollegato,
Ed ecco il difetto. Manca un terminale per collegare uno dei cavi degli speaker.
La cosa stupefacente di Cambridge Audio è che ho aperto un ticket su un amplificatore fuori produzione da anni e comprato usato, ed ho ricevuto subito assistenza.
Come si vede dalla foto, i 4 connettori non sono componenti individuali avvitati ad un pannello ma un unico elemento in plastica a cui sono collegati i 4 terminali. Alla fine mi hanno consigliato di compare semplicemente un connettore da pannello femmina a vite.
Detto fatto. Con 80 cent ho risolto il problema.
Sto usando questo amplificatore integrato sia con le mitiche Grundig Mini Box che con le mie vecchie Acoustic Research Red-Box II appena riconate.
Il piccolo A1 mantiene tutte le promesse e soddisfa le aspettative create nelle letture su forum specializzati. Intanto perché funziona perfettamente, senza alcun rumore o fruscio da ossidazione. Ha un numero più che sufficiente di ingressi. Non ha l'uscita cuffie ma non ne sento la mancanza (mai usate in un amplificatore). L'unica mancanza che ho un po' sentito è una sola uscita speaker che costringe a uno switch fisico dei diffusori (se si hanno 2 coppie).
E' in grado di pilotare senza alcuna difficoltà entrambi i diffusori Grundig e AR (diversissimi tra di loro) e mostra più potenza effettiva dei 30 watt specificati. Ha un suono sempre dolcissimo, molto dettagliato e limpido; rispetto al mio Luxman, non eccelle nelle basse frequenze ma nella musicalità e nell'incredibile dettaglio della riproduzione di ogni genere, dal jazz al pop al rock, consentendo di apprezzare le sfumature di tutti gli strumenti e le caratteristiche delle voci. Ne sono contentissimo.
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