Sono passati quasi dieci anni da quando una serie di colpi di pistola esplosi in un club hanno messo fine alla vita spensierata, geniale, produttiva e positiva di Darrell Abbott, uno dei migliori e più completi chitarristi rock, un ragazzo che, tra uno shot di whisky e una birra, ha cambiato le regole dell'heavy metal e ha contribuito a creare non solo i Pantera, uno dei gruppi più innovativi e dirompenti della scena rock degli anni 90, ma ha scritto alcuni tra i più veloci, aggressivi ed incisivi brani che si siano mai ascoltati.
Zac Crain ripercorre in questa biografia, scritta con l'immancabile registro delle biografie rock (il giusto equilibrio tra crescita musicale, vicissitudini professionali e aneddottica colorita), la vita di Darrell "Dimebag" Abbott, del fratello Vince e dei Pantera, dagli esordi nel più classico garage alla fine, una delle pagine più drammatiche ed insensate del grande circo del rock.
Darrell è sempre stato noto per il carattere buono, estroverso, generoso e positivo: anche all'apice della carriera, quando era finalmente riconosciuto come uno dei migliori chitarristi del mondo, non si è mai preso troppo sul serio né ha assunto atteggiamenti odiosi da rockstar: Crain ricostruisce moltissimi episodi della vita personale, della musica, dei rapporti con gli sponsor (Dean, Washburn ecc.) e con le migliaia di fan, amici, conoscenti che hanno avuto la fortuna di incorociare la strada di questo straordinario musicista.
Questa biografia ha il pregio, tra l'altro, di non affidare al lettore una visione semplicistica e manichea della vita dei Pantera, con i suoi buoni (gli Abbott, i fan ecc) e i suoi cattivi (per molti: Phil Anselmo); un quadro obiettivo e preciso, insomma e una lettura completa, scorrevole, accuratamente documentata.
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