La mia fida Dawg mi ha tenuto compagnia per i sentieri delle montagne svizzere. E basta un occhio un po' allenato per trovarne sempre di nuovi e divertenti, a pochi metri dai track del bikepark (comincio a sentirmi vecchio quando vedo ragazzini scendere a bomba e provare nuovi trick sui drop).
Meteo superfavorevole, anche troppo secco (il park è polvere come il far west), pochissimi compagni di viaggio ma va anche bene così, per meditare nella solitudine del bosco, scendendo lentamente, copiando con delicatezza e rispetto ogni pietra e ogni radice.
Perché se si corre si perde l'odore intenso della resina che sgocciola piano dagli abeti.
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