Io ho sempre utilizzato l'attacco adesivo per casco sia integrale che aperto. Se il primo consente un fissaggio stabile alla mentoniera con un'inquadratura all'altezza degli occhi, quindi un punto di vista naturale, l'attacco per casco aperto si fissa sulla sommita' del casco: le vibrazioni sono avvertibili e il punto di vista e' troppo alto rispetto agli occhi.
Per questo molti biker preferiscono l'attacco al torace detto chestmount, una fascia elastica che si fissa intorno al torace e si assicura con due bretelle alle spalle, come si vede nelle foto qui sotto.
Questo accessorio ha due vantaggi: consente riprese molto stabili grazie alla superficie di appoggio ampia e ai larghi punti di ancoraggio, e inoltre offre un punto di ripresa interessante per la bici in quanto l'inquadratura
e' un po' piu' bassa rispetto agli occhi e comprende il cockpit nonche' la prospettiva del sentiro che si sta percorrendo.
Purtroppo questo accessorio ha il difetto di costare una cifra un po' alta, intorno ai 40 euro.
In rete ci sono molti tutorial in inglese per realizzare artigianalmente un chest mount ma, a mio giudizio, sono incomplete rispetto all'originale. In comune hanno tutti una buona intuizione: l'utilizzo della base della confezione in plastica con cui viene venduta la GoPro: la base, un quadrato in plastica di circa 12 cm di lato, ha al centro un attacco a slitta per la GoPro.
Per questo motivo mi sono deciso a costruire un attacco chest mount e di condividere questo tutorial, sperando sia utile a chi legge.
Iniziamo con la lista della spesa. Per questo progetto abbiamo bisogno di:
- Base in plastica della confezione GoPro
- 1 foglio di sughero sintetico o gomma semirigida, lungo 30 cm, largo15 e spesso 0,5 cm, reperibile in un negozio di pellami o articoli per calzature
- 1,5 metri circa di fettuccia elastica robusta, altezza 50 mm
- 1 fibbia a sgancio rapido da 50 mm
- 2 metri circa di cinghia in cordura, altezza 25 mm
- 2 fibbie a sgancio rapido da 25 mm
- 4 bulloni passo 4mm, lunghezza 15 mm piu' 8 rondelle e 4 dadi
Il costo totale di queste parti, considerando che la base in plastica GoPro e' fornita con la videocamera, e' inferiore ai 10 euro. Il tempo di realizzazione del progetto e' di circa mezz'ora.
Vediamo come procedere.
Per prima cosa disegniamo sul foglio di sughero due sagome: la prima servira' come supporto frontale della base della GoPro, il secondo per il supporto posteriore a cui si congiungono le bretelle per le spalle.
La prima sagoma sara' lunga 18 cm e alta 12 cm, con tre intagli per far passare le cinghie.
La seconda sara' lunga 12 cm e alta 7 cm, con tre fessure, due laterali per far passare la cinghia toracica e una in alto per l'attacco delle bretelle.
Quindi posizioniamo saldamente la base di plastica GoPro al centro del primo supporto in sughero e con trapano e una punta da legno da 4 mm pratichiamo 4 fori come nell'immagine.
Prendiamo le viti e fissiamo la base di plastica alla sagoma di sughero con le viti, avendo l'accortezza di disporre una rondella sia sulla parte anteriore che su quella posteriore. La testa del bullone deve stare all'interno della base di sugero, la punta verso l'esterno (per ovvi motivi, visto che la base sara' a contatto con il torace).
A questo punto possiamo cominciare a far passare le cinghie elastiche e in cordura nelle fessure che abbiamo predisposto, per cucirle e assicurarle alle relative fibbie.
Iniziamo con la cinghia elastica per il torace: facciamola passare per il supporto frontale e poi per quello posteriore, come in foto (in alto a sinistra nell'immagine). Quindi possiamo fissare la fibbia da 50 mm cucendola all'estremità con ago e filo, se possibile con una macchina per cucire. Inseriamo l'altro capo della fascia elastica nella parte scorrevole della fibbia e regoliamone la lunghezza in base alla circonferenza toracica.
Successivamente assicuriamo le due parti fisse delle fibbie a sgancio rapido piccole alle due fessure praticate nella parte alta della sagoma frontale.
Prendiamo la fettuccia da 25 mm e facciamola passare nella feritoia della sagoma posteriore, poi infiliamo due le estremità della fettuccia nella parte scorrevole delle due fibbie a sgancio piccole. La loro funzione è quella di bretelle e i punti di ancoraggio sono tre: uno, scorrevole, nella parte posteriore, e due nella parte anteriore, con le fibbie a sgancio rapido, come nell'accessorio originale GoPro; il nostro chest mount artigianale avrà però due fibbie frontali anziché una per maggiore comodità. La foto mostra il retro delle sagome.
Nella foto seguente, è già stata agganciata la custodia in policarbonato trasparente della videocamera. Come noto, tra le parti accoppiate dell'attacco rapido GoPro c'è sempre un po' di gioco che possiamo ridurre incollando due strati di nastro adesivo per carrozzieri in modo da formare un piccolo spessore che eliminerà le vibrazioni.
L'accessorio originale GoPro è fornito anche di un aggancio a J per fissare la videocamera, ma possiamo farne a meno utilizzando i 3 agganci forniti con la confezione standard e opportunamente, come evidenziato nelle seguenti foto.
E con questo è terminato il progetto. Non resta che indossare il nostro chest mount artigianale avendo cura di regolare opportunamente la tensione della cinghia toracica e delle bretelle (la sagoma deve aderire al corpo senza toglierci il respiro) e salire sulla bici per le prove di inquadratura.
Una prima regolazione dell'inclinazione della videocamera la possiamo fare da soli o facendoci aiutare da un amico: una volta posizionati sulla bici con le mani sul manubrio, cerchiamo di valutare se l'inclinazione sia corretta ad occhio, e facciamo qualche registrazione. Se l'inquadratura punterà troppo in basso, regoleremo la GoPro più in alto e viceversa. Per fortuna, il grandangolo spinto ci aiuta con un'inquadratura sempre molto generosa.
La prima prova di registrazione mi ha lasciato tutto sommato soddisfatto: l'inclinazione era un po' troppo verso il basso, un errore veniale che si correggerà al prossimo video. Ma l'obiettivo principale è stato raggiunto al 100%: punto di ripresa più naturale e immagini molto più stabili rispetto al montaggio su casco.
Se volessimo perfezionare il nostro progetto, potremmo incollare uno strato di gommapiuma molto morbida nella parte interna della sagoma frontale al fine di aumentare ulteriormente l'aderenza, ed eventualmente verniciare di nero le sagome di sughero (io preferisco lasciarle naturali).
Ed ecco il video registrato durante un breve giro sulle alture di Genova: buona visione!
11 commenti:
grazie per la tua guida molto accurata.
ho appena finito di fabbricare il mio chest mount artigianale....adesso vado subito a provarlo! :)
manda una foto!
ottimo report...fatto anche io seguendo le tue info..facile..funzionale...economico...perfetto.
Grazie
Ottima guida. Prenderò spunto :)
Stupendo. Dammi tempo 2-3 giorni e lo costruisco. Avveo provato in MTB sia sul casco che sul manubrio. Nel primo caso bisogna stringerlo molto bene ed è sempre molto complicato, sul manubrio sono perfette per l'avvicinamento al tracciato su andiamo su strada. Grazie per questa guida!
fantastico,come fai a distanziare la go pro dal suo supporto?
C?è qualcuno che può costruirne una anche per me e poi gliela pago (con spese di spedizione). Non ho voglia di costruire un chest mount :)
Mi sapete dire dove trovare la fettuccia elastica e la cinghia robusta? Magari su internet...
Io non riesco a trovare nulla!
ottimo lavoro, domani provo a costruirmelo anche io. :)
Ciao, io ho preso spunto dal tuo post per poi effettuarne alcune modifiche, per esempio modificando la base in plastica di serie senza dover utilizzare i supporti in sughero e utilizzando fibbie,tiranti e quant'altro vero e proprio presi da vecchi zaini e tracolle. Risultato.. perfetto! Addirittura gli ho impresso con la bomboletta il logo della GoPro. Grazie mille!
Giacomo, potresti condividere le foto della tua creazione! Grazie
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