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Restauro Suzuki Samurai

24 agosto 2009

Il mio battesimo freeride/downhill.

Ci sono soddisfazioni che bisogna togliersi. Un po' per mettersi alla prova, un po' per il gusto dell'esperienza.

Le discipline gravity come il downhill e il freeride hanno iniziato ad attirarmi qualche mese fa. Ho approfittato di un weekend con la famiglia a Pozza di Fassa provare il freeride. Ma invece di fare le cose improvvisate, ho preferito andare per gradi. Ho contattato il team di Fassabike , ho noleggiato una Stinky e set completo di protezioni e ho prenotato un'escursione freeride guidata.

Kona Stinky (noleggiata) all'arrivo della cabinovia Buffaure (Pozza di Fassa), dove partono i percorsi downhill appena inaugurati.

Stefano, la guida che mi ha pazientemente accompagnato, mi ha fatto esercitare con i movimenti più comuni per affrontare discese e curve, prima su un tracciato downhill, abbastanza scorrevole e non troppo impegnativo, e poi in una pista freeride, tutta in mezzo al bosco, con una prima parte molto ripida con un sacco di curve a gomito, decisamente più difficile, soprattutto a causa della mia inesperienza.

E' stata un'esperienza divertentissima. Ho faticato come una bestia: ci vogliono gambe, braccia, fiato e concentrazione, e ho pochissimo di ciascuno di questi elementi. La tecnica delle curve sembra facile quando la fa un altro, ma poi metterla in pratica non è immediato.

Ciononostante, quando imbroccavo più o meno bene una curva stretta e uscivo sul successivo rettilineo la soddisfazione era grande, come si evince dal sorriso idiota che sfoggio nella foto sotto.

Sudato ma felice come un bambino a Natale sulla cabinovia Buffaure dopo la prima discesa.

Lapalissiano ma sia detto: per chi viene da una front con tutti i suoi pregi e difetti, affrontare una discesa seria con una bici da DH è una bella sensazione, difficile da descrivere. Tiene la strada anche quando pensi "Non potrò mai superare questa radice alta 30 cm!". Le salite invece sono durissime senza la tecnica necessaria. Una bici così pesa un sacco e non è facile da pedalare.

Qui sotto, la mappa dei tracciati che ho o credo di aver fatto con la guida.

mappa canazei
La mappa dei tracciati Freeride e Downhill di Buffaure (clicca per allargare)


Ero un po' preso per badare alla cartografia. Ma dal punto di vista paesaggistico, questi tracciati sono sensazionali: si scende in mezzo ad un bosco di conifere, si costeggia un torrente, ci sono ponti in legno. Meraviglioso, davvero. Da rifare.

4 commenti:

  1. Ciao Pippo! Azzo, ma Robocop ti fa una s... ehm... ;)

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  2. sai, giunti ad una certa età bisogna fare il possibile per riportare la pellaccia a casa :-)

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  3. AndreaD11:17 AM

    Due sogni: dopo aver visto E.T.: la BMX.
    In seguito, improponibile (ed in ricordo di artigianali e pericolosissime discese in bici da cross giù dai sentieri del monregalese): il downhill.
    Invidia.
    Benevola, ma invidia.
    :)

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  4. Anonimo7:41 PM

    devo provarli anche io questi percorsi non li conoscevo!!

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