Negli scorsi mesi, come sempre di premura, sono passato un paio di volte in Piazza Paolo da Novi a Genova, e ho notato che la ditta Costa, officina Piaggio da piu' di quarant'anni, non era aperta come al solito.
Non ho dato piu' di tanto peso a questo fatto ne' ho effettivamente realizzato che sopra la porta grigia mancava qualcosa: l'insegna di colore blu con scritto COSTA.
Fino a che ho ricevuto una email in cui mi si chiedeva se conveniva portare ai fratelli Costa una vecchia Vespa che si rifiutava di partire. Ma certo, ho risposto d'istinto. Cosi' ci ho pensato su, e nella mia mente si e' materializzata quell'immagine di Piazza Paolo da Novi in cui qualcosa non va: una porta chiusa, un elemento che manca.
Cerco per un po' sul web, senza trovare alcuna notizia. Apro Google Maps. Visto che StreetView e' disponibile, mi faccio un giro sul controviale della Piazza, avanti e indietro. Tra il salumiere ed il negozio di forniture per sarte, si vede la porta chiusa dell'officina Costa e l'ombra indelebile lasciata dall'insegna rimossa.
A bordo strada, come un cane che aspetta il padrone, c'e' una vecchia Primavera parcheggiata, il parabrezza rivolto verso la porta chiusa. Attende.
Un paio di telefonate ai commercianti vicini, e trovo la conferma. La ditta Costa ha chiuso, da qualche mese. I motivi ve li lascio immaginare. A me hanno molto rattristato.
Sono stato cliente dei fratelli Costa per quindici anni. Tra le loro mani sono passati le mie Vespe e i miei Si', quei buffi motorini con i pedali.
Alla ditta Costa avevo dedicato qualche riga, con affetto. Avevo chiamato quel pezzo Certezze perche' dentro di me avevo bisogno di pensare che i burberi fratelli ci sarebbero sempre stati, sempre pronti ad accogliere la mia Vespa tossicchiante e a mostrarmi i ricambi sostituiti.
Oggi, al posto di quelle certezze, rimane solo una porticina chiusa, del colore del cielo d'inverno.
1 commento:
Che tristezza insanabile...
Posta un commento