03 aprile 2009
Grillo parlante e codardo, 2.
Ho gia' detto la mia sull'inqualificabile comportamento di Grillo ospite di Exit: Per contro Ilaria D'Amico si e' confermata una serissima professionista e una vera signora, chiedendo pubblicamente scusa all'editore e ai telespettatori per aver invitato quel personaggio in studio.
Ho scorso velocemente i commenti pubblicati su Repubblica di ieri in calce alla notizia della fuga di Grillo dalla trasmissione. E' stato molto triste vedere che, nonostante il gesto vergognoso, i suoi miopi fan continuavano a sostenerlo con frasi degne piu' delle gradinate di uno stadio (Bravo Beppe, fagli un c*** cosi'!) che di un forum per la societa' civile. E cio' nonostante anche i giornali stiano criticando la vigliaccheria del comico ligure.
Per quanto ancora i suoi sostenitori continueranno ad accordargli fiducia e consenso? Quando capiranno che Grillo rappresenta un pericolo per la democrazia e una deriva per la societa' civile?
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5 commenti:
ciao Pippo, come va? Leggo che sei sempre in gamba, arrabbiato al punto giusto! Premetto che non seguo Grillo, ho un amica cosiddetta "grillina", ma quando ci vediamo fortunatamente preferiamo parlare di altro. Come tutti i grilli che si rispettino, Beppe saltella da una parte all'altra, scappa di qua e di là,passa le sue giornate a fare casino emettendo suoni parecchio striduli ma, se continua così, ne avrà davvero per poco.... ricordi la fine che fa il grillo parlante nella favola di Pinocchio? Un saluto da Anonima Sfigata.
un peccato, le idee di base delle sue battaglie sono giuste ma il metodo è sbagliato ed alla fine ottiene l'effetto opposto. chissà se a s. ilario c'è un meetup...
Ciao Pippo,
sulla questione Grillo sono profondamente combattuto. Diffido da sempre di chi abusa dei pulpiti, sia quando lo fa per raggiungere uno scopo personale, sia e soprattutto quando lo fa senza prendere responsabilità.
Io non credo in quello che viene definito troppo facilmente anti-politica come se "fare politica" sia una cosa sbagliata (anti politica eè un modo nuovo per definire il qualunquismo).
Grillo approfitta di una grande pulpito (la rete e il suo pubblico) per sostenere ottime battaglie, ma alla fine - ascoltandolo - sembra uno che non è affatto aperto al dialogo, al confronto ma solo ad imporre il suo punto di vista come se la sua fosse la sola verità ed sta in questo il problema Grillo come "pericoloso".
Detto questo (e qui arriva il mio essere combattuto) trovo che molte delle campagne che sostiene abbiamo per lo meno il merito di mettere nella gente le pulci che nessuno vuole.
Energie pulite, parlamento senza condannati, legge elettorale con preferenza e maggiore trasparenza nell'informazione sono tutte cose di cui credo che ogni democrazia equilibrata abbia bisogno; perché il problema di democrazia che tu identifichi in Grillo, io lo vedo in molte azioni che avvengono su un piano strettamente più istituzionale (gestione dell'informazione, delegittimazione delle istutuzioni, abuso di uffici) ben più pericolose alla già cagionevole salute della nostra democrazia.
A presto
francesco, mi trovi d'accordo.
tempo fa apprezzavo grillo proprio perche' cercava di divulgare notizie poco conosciute e anche scomode.
poi ha preso una strana piega, autonominandosi tribuno, pubblica accusa, voce dell'antipolitica.
il linguaggio si e' fatto greve, i toni esasperati, la retorica quasi mussoliniana.
no, abbiamo gia' fatto questo errore, e per lungo tempo.
marco, nessun meetup a san ilario.
quella e' casa sua, lui il rumore lo va a fare a casa di altri
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