Il governo ha tutta l'intenzione di riformare in senso decisamente illiberale la legge sull'editoria, imponendo obblighi, tasse e vincoli burocratici a tutti i prodotti editoriali, per cui anche i blog personali. Qui il testo.
La scusa ufficiale sarebbe il maggiore controllo della diffamazione a mezzo web. In realtà si tratta di un bavaglio per tutti coloro che esprimono e condividono la propria opinione sulla rete, una vera e propria censura.
Il risultato di questa legge potrebbe essere la fine del web conversazionale.
Lo spiega bene Punto Informatico e ne scrive oggi Repubblica.
Ho una recondita, minutissima speranza che questo indegno provvedimento sia radicalmente modificato e non sia lesivo della libertà di espressione garantita dalla Costituzione; ma, al contempo, temo di aver perso anche l'ultima briciola di fiducia in una classe politica che non mi rappresenta né mi tutela.
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