Da qualche anno Grillo non mi piace più. L'ho già detto. Grillo si è fatto promotore, solo o per conto di qualche principe, di un'iniziativa contro i partiti che ha battezzatto V-Day. Cominciamo male: un evento che si chiama VAFFANCULO (epiteto grossolano che riporta al linguaggio da stadio) si squalifica da solo. Perché si può anche essere d'accordo con la sostanza (pochina) ma la forma lascia piuttosto a desiderare. Transeat.
Grillo non propone nulla. Raccoglie firme, suda, sbraita, elenca nomi e cognomi, accusa e grida con il solo dichiarato scopo di distruggere il sistema partitico. Nessun programma, nessuna idea, solo distruzione del presente. Che farà pure schifo, ma se non altro è in primo luogo, il portato della nostra storia che va dal Risorgimento alla Seconda Guerra e, in secondo luogo, l'espressione (magari male interpretata) della Costituzione repubblicana che tutela e garantisce i partiti nonché il diritto dei cittadini ad associarsi negli stessi.
Si può obiettare che, oggigiorno, il sistema partitico soffre una forte e profonda crisi; che i partiti non sono più l'espressione dei valori e dei desideri del popolo; che molte forme partitiche, dal comitato di notabili alla cinghia di trasmissione con i sindacati dei lavoratori, possono dirsi obsolete; che sono inefficienti e corrotti.
Ma vorrei che si ricordasse, cosa che non mi pare sia stata ancora fatta, che se il qualunquismo auspicava la soppressione dei partiti, solo qualche anno prima un altro movimento aveva raggiunto questo stesso scopo: il regime fascista. Che, ricordiamolo, come consenso non era certo inferiore al comico genovese.
Una democrazia parlamentare è fatta di regole: se Grillo vuole esprimere la propria opinione o farsi rappresentante dell'opinione altrui, rispetti le regole del gioco e proponga il proprio programma. Ma in questi giorni, forte del proprio potere mediatico di comico e uomo di spettacolo, mi pare che stia radunando i suoi fans con l'obiettivo e lo scopo di sopprimere le organizzazioni partitiche e mettere a tacere la stampa rea di contare balle. Quale sarebbe la prossima mossa? L'instaurazione di un nuovo ordine di cose? La soppressione dei partiti in favore di un unico movimento, il suo? Quali sono le proposte, le alternative, i rimedi?
Di Grillo non temo certo le idee bislacche e gridate, ma il grande seguito e il forte consenso raccolto in rete e per le piazze: una forza difficilmente coercibile allorquando aiutato da qualche principino, come dicevo, si decidesse a fare un passo un po' più lungo.
I comici facciano i comici.
Non sento il bisogno di un nuovo fascismo.
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