Per me, che da anni scrivo sul web (dal '98, per l'esattezza) pur senza essere diventato una celebrità, il post di Mantellini sulle sedicenti, autonominate o elette blogstar è come una birra fresca in una sera d'estate: non mi salva la vita, ma me la migliora di un bel po'. Grazie, Massimo. Brindo a te.
Blogstar ne ho incontrate tante. Mai capito di checcazzo scrivessero. Ho cercato a lungo di capire la dinamica delle loro interazioni. Chiamato a parlare di blog ad un convegno, ho sostenuto che in Italia i blogger che contano, contano perché si comportano con le stesse dinamiche relazioni dei comuni mortali che contano: si frequentano, si citano l'un l'altro, gridano quando basterebbe parlare o quando non hanno nulla da dire, usano una parola di più quando ne basterebbe una di meno hanno un'enorme e incrollabile fiducia nelle proprie capacità e, soprattutto, non rivolgono la parola ai comuni mortali che non contano.
Altro che autorevolezza e ranking di certi blogger americani; da noi, molte delle cosiddette blogstar sono come le soubrette: la loro fama ha dubbia origine e, spesso, si spengono in fretta.
31 maggio 2007
30 maggio 2007
Speech a Visiongain Mobile Content.
Se tutto va per il verso giusto, il 20 giugno sarò key speaker alla conferenza Visiongain Mobile Content organizzata a Londra.
25 maggio 2007
Tornato dal FMC & QuadPlay World Congress.
Nonostante Alitalia ce l'abbia messa tutta, ma proprio tutta, per non farmi andare ad Amsterdam né tornare a casa, sono riuscito a fare il mio speech, a rispondere diplomaticamente alle domande dal floor e, più di tutto, a gustare gli ipercalorici dolci che non mancano mai in Olanda.
Dopo aver assistito alla presentazione di Steven Van Zanen ho capito che devo investire nelle mie capacità analitiche. Aspettavo il direttore marketing di Playboy Channel, ma per la seconda volta (dopo Mobile TV USA) non si è visto. Peccato: già immaginavo lo stuolo di conigliette.
Dopo aver assistito alla presentazione di Steven Van Zanen ho capito che devo investire nelle mie capacità analitiche. Aspettavo il direttore marketing di Playboy Channel, ma per la seconda volta (dopo Mobile TV USA) non si è visto. Peccato: già immaginavo lo stuolo di conigliette.
23 maggio 2007
Alpignano esterno notte.
Ponte Vecchio, prima del crepuscolo. Iso: 50, f: 5,6, t: 6 sec.
Vicinanze stazione Enel. Iso: 50, f: 3,6, t: 16 sec.
Verso il borgo vecchio. Iso: 50, f: 3,5, t: 16 sec.
Campanile della Parrocchia. Iso: 50, f: 3,6, t: 6 sec.
Piazza della Parrocchia. Iso: 50, f: 4, t: 8 sec.
Vicinanze Piazza della Parrocchia. Iso: 50, f: 6,3, t: 16 sec.
Vicinanze stazione Enel. Iso: 50, f: 3,6, t: 16 sec.
Verso il borgo vecchio. Iso: 50, f: 3,5, t: 16 sec.
Campanile della Parrocchia. Iso: 50, f: 3,6, t: 6 sec.
Piazza della Parrocchia. Iso: 50, f: 4, t: 8 sec.
Vicinanze Piazza della Parrocchia. Iso: 50, f: 6,3, t: 16 sec.
21 maggio 2007
Tornati dal raduno!
Sabato sera al raduno dei primi 100 eroi della Reiss Romoli eravamo una ventina... dei superstiti! Ma a parte il numero esiguo, è stato fantastico incontrare gli amici con cui si è trascorso tre mesi tra corsi di marketing, vino Antico Blasone e notti a chiacchierare nei corridoi del campus.
I tre mesi all'Aquila (febbraio-maggio 2001) sono stati uno dei periodi migliori della mia vita, per le cose che ho imparato, le persone che ho conosciuto, il nuovo lavoro (fotocopiatrici, addio!) a Torino, il distacco definitivo da Genova. E' stata anche l'ultima occasione in cui ho scritto qualcosa di decente che mi ha aiutato a liberarmi (almeno in parte) del mio passato.
Sabato sera è stato un amarcord divertente e senza malinconia. Si è parlato di lavoro (con gli inevitabili confronti sulle carriere), dei colleghi assenti che hanno cambiato azienda, di chi ha messo su famiglia e figli. Si è parlato del passato e del futuro, che era la parola chiave di tutto il corso. Ma più di tutto, facendo un po' di coaching come ai bei vecchi tempi della new economy, ci siamo detti che in fondo eravamo tutti speciali, con le nostre 100 (e dai, 500) faccette.
Un grazie particolare a Lorena Macarena per non essersi fermata di fronte a difficoltà, ritardi e sòle dell'ultimo minuto e aver organizzato il raduno alla perfezione. Recordmen e recordwomen per la distanza: Nicoletta da Trieste, Antonio da Olbia, Pippo e Luisa da Torino.
Le foto
Vabbe', ora basta parole e ciance, andiamo sulle cose serie. Ad esempio: le foto. Qui uno dei fotoalbum della serata (richiede plugin Flash). Facendo playslideshow le foto vanno avanti da sole. Facendo download si possono pure scaricare (forse). Di più che volete??
Chi ha altre foto, per favore le mandi al mio indirizzo email: è vero, saremo ricattabili, ma mettiamo su un bell'archivio.
Commenti, insulti, minacce, proposte oscene: si accetta di tutto e di più.
Arrivederci al prossimo raduno!
I tre mesi all'Aquila (febbraio-maggio 2001) sono stati uno dei periodi migliori della mia vita, per le cose che ho imparato, le persone che ho conosciuto, il nuovo lavoro (fotocopiatrici, addio!) a Torino, il distacco definitivo da Genova. E' stata anche l'ultima occasione in cui ho scritto qualcosa di decente che mi ha aiutato a liberarmi (almeno in parte) del mio passato.
Sabato sera è stato un amarcord divertente e senza malinconia. Si è parlato di lavoro (con gli inevitabili confronti sulle carriere), dei colleghi assenti che hanno cambiato azienda, di chi ha messo su famiglia e figli. Si è parlato del passato e del futuro, che era la parola chiave di tutto il corso. Ma più di tutto, facendo un po' di coaching come ai bei vecchi tempi della new economy, ci siamo detti che in fondo eravamo tutti speciali, con le nostre 100 (e dai, 500) faccette.
Un grazie particolare a Lorena Macarena per non essersi fermata di fronte a difficoltà, ritardi e sòle dell'ultimo minuto e aver organizzato il raduno alla perfezione. Recordmen e recordwomen per la distanza: Nicoletta da Trieste, Antonio da Olbia, Pippo e Luisa da Torino.
Le foto
Vabbe', ora basta parole e ciance, andiamo sulle cose serie. Ad esempio: le foto. Qui uno dei fotoalbum della serata (richiede plugin Flash). Facendo playslideshow le foto vanno avanti da sole. Facendo download si possono pure scaricare (forse). Di più che volete??
Chi ha altre foto, per favore le mandi al mio indirizzo email: è vero, saremo ricattabili, ma mettiamo su un bell'archivio.
Commenti, insulti, minacce, proposte oscene: si accetta di tutto e di più.
Arrivederci al prossimo raduno!
18 maggio 2007
Il raduno dei primi 100.
A 6 anni dall'inserimento nel gruppo Telecom Italia, questo weekend i superstiti dei primi 100 assunti con il progetto Internet si incontrano a Roma per festeggiare e confrontarsi.
Su YouTube ci sono gli spot della campagnia pubblicitaria di quel periodo e qui l'annuncio di lavoro. Purtroppo non trovo non trovo i cartelloni con le faccine.
Su YouTube ci sono gli spot della campagnia pubblicitaria di quel periodo e qui l'annuncio di lavoro. Purtroppo non trovo non trovo i cartelloni con le faccine.
17 maggio 2007
Più selvaggio di così.
Sì, sì, certo. Più forte dentro, più cattivo fuori. Più diretto verso il bersaglio. Magari senza prendere la mira, magari senza fare centro: l'importante è arrivare con il colpo in canna e sparare.
La mia vita, di alterne fortune, è fatta di continue, faticose, solitarie e delicate costruzioni e di continue richieste di distruzione.
Più forte dentro, più cattivo fuori.
È un mondo libero, o quasi.
La mia vita, di alterne fortune, è fatta di continue, faticose, solitarie e delicate costruzioni e di continue richieste di distruzione.
Più forte dentro, più cattivo fuori.
È un mondo libero, o quasi.
16 maggio 2007
Megadeth - United Abominations [2007].
Ieri è uscito Under Abominations, l'undicesimo album in studio dei Megadeth. Ancora non ce l'ho. Malissimo, sto perdendo la fede. Devo rimediare al più presto.
A quanto leggo, sono 12 tracce, c'è una cover dei Led Zeppelin e Cristina Scabbia dei Lacuna Coil è la background vocalist di A tout le monde - Set me free.
A quanto leggo, sono 12 tracce, c'è una cover dei Led Zeppelin e Cristina Scabbia dei Lacuna Coil è la background vocalist di A tout le monde - Set me free.
15 maggio 2007
Farsi la macchina (con carta, forbici e colla).
Trovato per caso, questo sito scritto in una lingua a me ignota raccoglie una serie di modellini di auto che possono essere stampati, ritagliati e assemblati. Questa è una Porsche 911, ma ci sono anche la Delorean Type 1, le Fiat 500 e Uno, il furgone Citroën H della polizia.
Ecco l'elenco completo. Se riuscite a trovarne altre, mettete nei commenti, please.
Via semacode.
Ecco l'elenco completo. Se riuscite a trovarne altre, mettete nei commenti, please.
Via semacode.
Dalle 10 a mezzanotte.
Verso l'una del mattino mi guardo allo specchio mentre mi lavo i denti. La tracolla mia ha lasciato un segno rosso sulla spalla sinistra.
Sono due ore soltanto, mica tutta una vita. Ma è una di quelle cose che fanno bene dentro.
Non c'è bisogno di spiegarlo.
Sono due ore soltanto, mica tutta una vita. Ma è una di quelle cose che fanno bene dentro.
Non c'è bisogno di spiegarlo.
12 maggio 2007
.it's saturaday.è sabato.
Sto stirando le mie camicie e ogni tanto butto un occhio su Journey to the center of Rock trasmesso da Joost. Da fuori entrano l'estate e i rumori del piccolo luna park allestito in piazza.
Non per vantarmi, ma stiro meglio di molte donne.
Fra poco verranno a trovarmi una coppia di amici con il loro neonato.
Ogni tanto penso che anch'io, arrivato ai 32 anni, dovrei appendere in ufficio i disegni dei miei bambini o le loro foto al mare invece del ritratto di Zakk Wylde.
Ma sto sempre collegato a iamsc, si parla di effetti, di chitarre e dei Dream Theater.
E' sabato anche qui, nella periferia della periferia di Torino, lontano da tutti, fondamentalmente solo. C'è uno video degli SmackGod o GodSmack, chiunque essi siano: riffoni in drop D, tracolle bassissime, molto cross over.
E' sabato anche qui.
Non per vantarmi, ma stiro meglio di molte donne.
Fra poco verranno a trovarmi una coppia di amici con il loro neonato.
Ogni tanto penso che anch'io, arrivato ai 32 anni, dovrei appendere in ufficio i disegni dei miei bambini o le loro foto al mare invece del ritratto di Zakk Wylde.
Ma sto sempre collegato a iamsc, si parla di effetti, di chitarre e dei Dream Theater.
E' sabato anche qui, nella periferia della periferia di Torino, lontano da tutti, fondamentalmente solo. C'è uno video degli SmackGod o GodSmack, chiunque essi siano: riffoni in drop D, tracolle bassissime, molto cross over.
E' sabato anche qui.
09 maggio 2007
Malta, la discarica del Mediterraneo.
Sono stato 4 giorni a Malta per lavoro, trattato con tutti i riguardi. Nel tempo libero ho girato in lungo e in largo l'isola (anzi, le isole: Malta e Comino) facendomi un'idea generale del luogo.
Mi sono sempre chiesto perché Malta non fosse rinomata come località turisitica - nonostante il mare, la posizione, la storia ecc. - e visitandola ho avuto la risposta: purtroppo Malta è la quintessenza della sporcizia, dell'abusivismo, dell'inquinamento e del pressapochismo. Ed è un vero peccato perché - con un po' di fatica - si riesce ad immaginare ancora l'isola priva di condomini giganteschi costruiti (ma più spesso lasciati a metà) direttamente sul mare e con un po' meno delle 280.000 automobili (2 veicoli ogni 3 abitanti) che formano ingorghi degni di Los Angeles. Peggiorano la situazione la guida a sinistra (ma gli abitanti sanno guidare a sinistra?), le strade strettissime, un parco auto vecchio come il cucco, uno stile di guida più arabo che inglese. Insomma, ogni due per tre c'è un incidente.
La struttura urbanistica dell'isola è militare: fortezze, mura, fortificazioni. Questo non contribuisce certo ad aggraziare la città. Tuttavia, specie tra i vicoli di Mdina, sembra di tornare indietro nel tempo, ai tempi delle crociate. E Mdina, ripulita e ristrutturata, è l'unica parte abitata acconcia dell'isola.
La Valletta, progettata in soli tre giorni, è il trionfo dell'immondizia e ai primi tepori il puzzo di latrina si sente un po' ovunque.
Sul litorale di St. Julian si osserva una regolare alternanza tra edifici abitati e edifici abbandonati a metà costruzione, cosicché dal mare si scorge una serie di scheletri vuoti che si affacciano su uno specchio d'acqua invaso da rifiuti, barche colorate e bottiglie di plastica.
Comino, invece, è un grosso scoglio a poche miglia di navigazione da Malta: le uniche presenze umane sono una stazione di polizia, un villaggio, i turisti scaricati dai traghetti ogni mezz'ora e i venditori ambulanti che vendono panini e bibite dai loro furgoni. Comino è quasi pulita (ad eccezione di qualche cartaccia) e si affaccia su uno scorcio reso famoso dal film Laguna Blu.
Il bilancio della visita non quindi è esattamente positivo anche se certi aspetti e certi luoghi dell'isola (dai grossi e vecchi autobus colorati alla baia di Comino a certi scorci di Mdina) sono abbastanza affascinanti.
Vai al fotoalbum.
Mi sono sempre chiesto perché Malta non fosse rinomata come località turisitica - nonostante il mare, la posizione, la storia ecc. - e visitandola ho avuto la risposta: purtroppo Malta è la quintessenza della sporcizia, dell'abusivismo, dell'inquinamento e del pressapochismo. Ed è un vero peccato perché - con un po' di fatica - si riesce ad immaginare ancora l'isola priva di condomini giganteschi costruiti (ma più spesso lasciati a metà) direttamente sul mare e con un po' meno delle 280.000 automobili (2 veicoli ogni 3 abitanti) che formano ingorghi degni di Los Angeles. Peggiorano la situazione la guida a sinistra (ma gli abitanti sanno guidare a sinistra?), le strade strettissime, un parco auto vecchio come il cucco, uno stile di guida più arabo che inglese. Insomma, ogni due per tre c'è un incidente.
La struttura urbanistica dell'isola è militare: fortezze, mura, fortificazioni. Questo non contribuisce certo ad aggraziare la città. Tuttavia, specie tra i vicoli di Mdina, sembra di tornare indietro nel tempo, ai tempi delle crociate. E Mdina, ripulita e ristrutturata, è l'unica parte abitata acconcia dell'isola.
La Valletta, progettata in soli tre giorni, è il trionfo dell'immondizia e ai primi tepori il puzzo di latrina si sente un po' ovunque.
Sul litorale di St. Julian si osserva una regolare alternanza tra edifici abitati e edifici abbandonati a metà costruzione, cosicché dal mare si scorge una serie di scheletri vuoti che si affacciano su uno specchio d'acqua invaso da rifiuti, barche colorate e bottiglie di plastica.
Comino, invece, è un grosso scoglio a poche miglia di navigazione da Malta: le uniche presenze umane sono una stazione di polizia, un villaggio, i turisti scaricati dai traghetti ogni mezz'ora e i venditori ambulanti che vendono panini e bibite dai loro furgoni. Comino è quasi pulita (ad eccezione di qualche cartaccia) e si affaccia su uno scorcio reso famoso dal film Laguna Blu.
Il bilancio della visita non quindi è esattamente positivo anche se certi aspetti e certi luoghi dell'isola (dai grossi e vecchi autobus colorati alla baia di Comino a certi scorci di Mdina) sono abbastanza affascinanti.
Vai al fotoalbum.
07 maggio 2007
Parlando di convergenza...
Il prossimo 24 maggio parlerò ad Amsterdam in tema di convergenza fisso mobile). E questa mattina nella posta ho trovato un'email di Informa che si fa pubblicità con una mia intervista rilasciata forse a Barcellona o forse a New York. Fatevi due risate.
Giuseppe Piersantelli Technical Specialist, Broadcast Solutions Innovation, Telecom Italia, Italy |
Iscriviti a:
Post (Atom)