A fine luglio, tanto per cambiare, ho subìto un incidente. Fermo allo STOP in Vespa sono stato tamponato da una Peugeot. Sleale, se ci pensate. Un'esperienza simile consente di verificare che il poggiatesta del sedile dell'auto serve davvero a qualcosa. Infatti la botta mi ha fatto un male cane. Ad un mese dall'incidente ho ancora mal di testa. Che si fa in questi casi? Procedura standard: visita al pronto soccorso e poi visita del medico della mutua per il decorso e le scartoffie.
A quanto pare, un decreto recente ha stabilito che è il medico del pronto soccorso, in base alla triage o all'umore del giorno, a stabilire se il paziente deve pagare o meno i 36 euro di ticket. Io devo essergli stato antipatico, perché me li ha fatti pagare tutti e 36 nonostante fossi vittima di un incidente stradale. Pazienza.
Il bello viene dopo. Viene col medico della mutua.
Mio padre, che è un medico all'antica, una volta mi ha detto che ci sono tre tipi di dottori in base al metodo con cui diagnosticano le malattie: i primi chiedono, i secondi toccano con mano mentre ai terzi è sufficiente osservare.
Evidentemente non conosceva il mio dottore della mutua, che è davvero formidabile. Lo chiameremo dottore del quarto tipo.
Il dottore del quarto tipo (di seguito d4t) è un incrocio tra un uomo e una scrivania disordinata, e non può stare in posizione eretta né deambulare senza una BMW serie 3.
Il d4p tipo esercita la medicina in presenza del paziente ma esclusivamente dal proprio computer.
Quando il paziente gli si para di fronte, il d4t non proferisce parola né interrompe la partita a Tetris, segno di grande capacità di concentrazione e distaccamento emotivo.
Dev'essere il paziente a rompere il silenzio per palesare la propria presenza ed avanzare una richiesta di aiuto, meglio se corredata da una diagnosi del pronto soccorso.
Non ci si faccia trarre in inganno dal continuo cliccare sul sito di Penthouse e gli occhi rivolti al cielo. Sebbene la prima impressione sia che il paziente gli sta rompendo i coglioni, in realtà il d4t sta dimostrando la sua superiorità scientifica e metodologica.
Laddove i suoi colleghi si abbassano a chiedere, tastare, auscultare o financo osservare, lui no: lui clicca.
Grazie all'intuito straordinario e a numerosi modelli precompilati in Word, dopo circa 20 secondi dal d4t si apre una prima fessura, da cui escono alcuni certificati che confermano la correttezza della diagnosi del pronto soccorso, e una seconda fessura, più piccola, in cui occorre inserire euro 30 (25 + IVA) ad uso interno. Il d4t rilascia ricevuta a fini fiscali quindi sigilla i certificati testè emessi.
E' il segnale convenuto. Il paziente, con un inchino e parole di gratitudine, deve intascare i certificati ed allontanarsi al fine di nn abusare oltre della paziente professionalità del d4t, nuovamente assorto nello schermo piatto da 21 pollici a matrice attiva e Dolby Surround, e non può sentire oltre. Pertanto, se il paziente ha omesso di dire che in quel momento accusa forti dolori al petto e al braccio sinistro, il d4t non vorrà elaborare i dati. Pazienza, sarà per il prossimo consulto.
Nessun commento:
Posta un commento