01 marzo 2006
[Cantine.org] Suburban Base - EP 2004
Sto ascoltando il primo EP (datato marzo 2004) dei Suburban Base. E' un ascolto retrospettivo, perché nel frattempo la band milanese, formatasi nel 2003, ha continuato per la propria strada, con il CD "Sublimation" del 2006 (per la Full stroke records) e una nutrita serie di date nel nord Italia.
Com'erano i Suburban Base due anni fa? Bravi, compatti e potenti, e anche con qualcosa da dire (in inglese). L'EP è confezionato con cura: arrangiamenti solidi e articolati, chitarre belle grosse, cori e piatti che volano da tutte le parti. Un rock duro, che mi ha ricordato i GBH dei primissimi '90: ma loro, a rff pesanti e veloci, aggiungono raffinatezza compositiva e testi non banali.
"Puoi sentire le mie ferite?", chiede il vocalist Abele "Vecchio" Sangiorgio. Sì, le sento e sembrano vere, e sincere. Perché questo EP è suonato con il cuore e con il cervello. Ogni cosa è a suo posto, un progetto maturo; ma i Suburban Base fanno di più: nella bellissima "My last new day" inseriscono un quartetto d'archi e un pianoforte acustico. Il risultato è intenso, dolce e malinconico: mai lezioso, mai ruffiano. E' solo una pausa. Il rock, quello duro, riprende con "Clean plash" che chiude in bellezza l'EP.
La curiosità, adesso, è grande: come saranno i Suburban Base oggi, a due anni dal loro debutto? Azzardo un'ipotesi: più bravi, più compatti e più potenti.
www.suburbanbase.it
TRACKLIST:
1 Stolen lies
2 Run of the world
3 Taste
4 New last day
5 Clean plash
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