02 novembre 2005

Fuoriposto.

I miei amici guadagnano più di me. E guadagneranno molto più di me.
I miei amici hanno studiato duro mentre io facevo naufragio. Una volta tornato a riva, loro erano già lontani.
I miei amici bevono Martini e Rhum e Vodka e parlano di Treseghé; non so come si scrive ma loro dicono proprio così, Treseghé. E io non ho nulla da dire su Treseghé.
I miei amici comprano immobili, mobili ed automobili, poi li riempiono di libri, bottiglie, quadri e valigie ed altri amici che hanno un sacco di cose.
I miei amici giocano a fare il padre e la madre, e non sanno quanto io li vorrei qui, mio padre e mia madre.
I miei amici fotografano i bambini dall'alto e io vorrei dire loro che occorre essere alla stessa altezza del soggetto ma lascio perdere: io sono quello dei parcheggi di periferia.
Io sto lì, girando lo sguardo da una parte all'altra. C'è ben poco che io possa fare o aggiungere a questa nebbia fitta di discorsi.
Appoggio la testa ad un divano costoso.
Là sotto, in strada, non passa nessuno.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Pippo... a volte incroci a volte mi precedi in quei pensieri che sono un pò anche miei... un sorriso

Anonimo ha detto...

Ehi Pippo, begli amici che hai, magari dovresti fare come i presidenti di squadre dove giocano i tipi come Treseghe' e ampliare la rosa, non credi?
A presto

Anonimo ha detto...

ciao Pippo, proprio ieri pensavo lo stesso dei cd "amici": non mi ritrovo nulla in comune con loro. la loro facilità nell'arrivare a tutto ciò che poi é status o la superficialità nel formarsi una famiglia o ciò che pensano lo sia. rifletto e provo un pò di disagio perché so che non vorrei essere come loro, mimetizzarmi come un camaleonte - non ci riuscirei per natura - ma apparentemente il mondo gira così..sembra appaghi sempre solo loro. però...(e forse penserai che lo dico con la "mia" solita punta di snobismo)finché sono così, sento i discorsi su trezeguet ringraziando il milan e sono orgoglioso di essere "io". prova a crederci anche tu,
;-)L

Giuseppe ha detto...

MAPI: grazie per il sorriso e per i tuoi commenti che leggo sempre molt volentieri.

ANONYMOUS1: i miei amici non sono cattivi e so che mi vogliono bene. loro non fanno proprio nulla di male, sono io che mi sento sempre fupri tempo e fuori posto. E' un mondo libero: hanno il sacrosanto diritto di fare e dire quello che vogliono

ANONYMOUS1 o L: ciao, non credo di conoscerti, ma apprezzo quello che scrivi. io posso anche essere orgoglioso di essere "io" ma è così difficile manifestarlo in questo rumoroso silenzio...

Anonimo ha detto...

Chi l'ha detto che sei tu fuoriposto? Ciascuno ha un posto, come la notte e il giorno, il sole e la luna, la luce e l'ombra, l'acqua e la terra, il silenzio e il rumore. Ogni "posto" è importante e prezioso e soprattutto necessario all'armonia del vivere umano.

Anonimo ha detto...

Pippo,
spesso le amicizie forti si formano ai tempi del liceo, ed in quel momento nessuno sa se nel suo futuro guadagnera' un fracco si soldi facendo lavori noiosi come il commercialista o l'idraulico, oppure se guadagnera' un normale stipendio divertendosi a studiare nuovi servizi in rete... quindi direi che non e' il caso ne' di sentirsi superiori ai propri amici perche' essi si interessano (solo?) di calcio ne' di sentirsi inferiori perche' si hanno meno soldi di loro.

In fondo, noi siamo quello che pensiamo, e non quello che possediamo... o no?

Ciao!

Giorgio

Anonimo ha detto...

Sono la solita Elisabetta Robert Castagnola di Genova e dico
Amici: a volte ho avuto amici ma poi amici non erano. Preferisco gli affetti "casalinghi" mio marito, il mio bassotto e tanta gente che conosco. L'amicizia esiste? Non lo so. A 45 anni suonati non conosco la risposta.
E continuo a scivere poesie....
Tu Pippo sei l'Amico che tanti vorrebbero avere vicino. Forse non lo sanno.

Anonimo ha detto...

un po' in ritardo, ma tant'è...un sorriso-ridente mi è scappato leggendo dei tuoi soggetti fotografici, una sensazione di vicinanza, come se sentissi la quotidianità di una vita, è venuta fuori con la chiusa.
è da stamattina che mi sto leggendo i tuoi post del 2005, spinta dalla curiosità verso le tue foto ( a dire il vero e proprio così che ho scoperto il tuo blog, facendo una ricerca d'immagini su google ), che riesco a sentire così bene.
vabbè, continuo con la lettura.