Ieri mattina Luca Sofri ha citato un articolo di Darren Barefoot il quale esprime il proprio scetticismo sul podcasting (vedi ad esempio qui e qui)
Darren, nel suo blog, sostiene che il podcasting non avrà successo perché:
- è già tardi, è già passato di moda, non è rivoluzionario
- i file audio sono troppo pesanti rispetto a quelli testuali e compromettono la syndication
- solo il 40% degli americani ha la banda larga
- chiunque sappia scrivere può scrivere un blog, ma non tutti possono diventare pocaster (servono equipaggiamento e conoscenze)
- il pubblico della radio sta diminuendo
Tutte motivazioni valide. Ma, almeno in Italia, vogliamo dargli una chance a questo podcasting o ci fidiamo degli americani per dichiararlo nato morto?
9 commenti:
Mah, io ho provato a utilizzarlo nelle lunghe tappe di trasferimento in treno... da vecchio appassionato di radio a onde corte lo trovo abbastanza interessante nell'idea di shift spazio-temporale di programmi radiofonici (anche se per ora non mi pare ci sia una gran scelta). Carini i raccontini erotici di Violetblue :-)
ciao.
grazie del commento.
ti va di postare l'URL di violet blue? nn conosco questo sito.
grazie
Ciao!
E' facilmente rintracciabile andando su ipodder.org
ok grazie per la segnalazione!
se parliamo di erotismo non può mancare la segnalazione dell'inchiesta eros e fantasia:
www.librialice.it/news/primo/inchiesta_eros.htm
ma come si è finiti a parlare di ciò?
colpa dell'olocausto di conigli?
qui si parla di sesso ogni due per tre
benvengano commenti e segnalazioni pruriginosi.
questo poi è anche colto. tanto meglio!
;-)
non so se può interessare un punto di vista del tutto parziale, quello di un podcaster entusiasta...
in ogni caso, mi sembra che l'articolo in questione dica cose sacrosante...
...se si sta parlando dell'hula hoop!
>"è passato di moda?"
io non vedo l'ora che smetta di essere una moda (e ancora lo è, purtroppo - basta fare la conta degli "hit" su google), per diventare uno strumento "normale"...
>"è già tardi"
certo! mentre le compact cassette, i fax, e la fiera di milano sono il futuro dell'umanità! :-)
>"non è rivoluzionario"
sarebbe meglio! ma la reazione delle major e dei media tradizionali, purtroppo, lascia credere il contrario
>i file audio sono troppo pesanti rispetto a quelli testuali e compromettono la syndication
questa poi! con lo stesso argomento saremmo ancora al telegrafo rispetto alla radio
> solo il 40% degli americani ha la banda larga
come sarebbe a dire "solo"? sky è "solo" in una casa su 5 eppure non mi sembra destinata all'estinzione!
> chiunque sappia scrivere può scrivere un blog, ma non tutti possono diventare pocaster (servono equipaggiamento e conoscenze)
infatti...propongo di arrestare tutti i dentisti e i chirurghi...
> il pubblico della radio sta diminuendo
certo che le radio negli USA stanno perdendo ascoltatori...perchè ora ci sono altri modi di ascoltare la radio...come il sistema satellitare sirius XM (già 3 milioni di abbonati negli states) e come...il podcast (un proprietario di lettore MP3 su tre ne ha già sentito uno...)
scusate il tono provocatorio, ma quest'articolo non mi convince proprio...
P
ciao pendodeliri
sfondi una porta aperta: ai tempi dell'articolo ero incurisito dal podcasting. oggi podcasto.
i contenuti disponibli in italian sono ancora molto pochi se raffromtati con quelli in inglese.
grazieanche per i dati che citi sull'uso e sul consumo dei podcast, sono molto interessanti.
saty tuned: qui si podcasta per quelli entusiasti :-)
beh, è interessante l'applicazione text-to-speech...però potresti anche imbracciare il microfono, una tantum!
anche se - va detto - forse la cosa più interessante da fare in questo momento è trovare sulla rete i contenuti audio di pubblico dominio che sono già pubblicati (e sono un'infinità) e aggiugervi la funzionalità del podcast...
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